Tutti quanti, credo, abbiamo avuto modo di assistere al grande caos che si è sviluppato in parlamento nella settimana precedente.
A parte l’ormai consueto slogan usato da tutti “di mettere le mani nelle tasche degli italiani” Sapete tutti di cosa si tratta?
Oltre slogan, accuse, insulti beceri, deprecabili e irripetibili, NESSUNO!!, nel vero senso della parola, per pura convenienza di parte, si è veramente preoccupato di spiegare, per bene, nei dettagli, quali provvedimenti si andavano a convertire in legge.
Un valido contributo, a confondere la situazione, lo ha dato il 5 stelle, che ha trasformato il tutto in caciara e propaganda politica, in vista della imminente consultazione elettorale europea.
Ormai anche i “cittadini pentastellati” hanno capito come funziona la giostra, conoscono l’umore della piazza nei confronti del palazzo, e si adeguano di conseguenza.
Per di capirne di più, con un po’ di pazienza, potete leggervi questo articolo del POST:
Il decreto approvato mercoledì è davvero “un regalo alle banche”, come dice il M5S?
La minoranza parlamentare, e in particolare il Movimento 5 Stelle, si è opposta molto duramente alle novità sulla Banca d’Italia. Secondo alcuni si tratta del regalo di un sacco di soldi per le banche private; secondo altri si apre alla possibilità che la Banca d’Italia venga comprata da qualche società straniera: come vedremo al momento non è possibile dire quanto e se ci guadagneranno le banche, mentre la seconda paura è del tutto ingiustificata. Secondo molti commentatori, comunque, la rivalutazione delle quote è stata in effetti quantomeno avventata, se non proprio sbagliata: compiuta solamente per trovare in fretta i soldi per abolire l’IMU e con possibili conseguenze difficili da gestire. Com’era ieri
Dell’ipotesi di rivalutare le quote della Banca d’Italia si è parlato con una certa insistenza a partire dai primi di novembre 2013, quando è cominciato a diventare pressante il problema di trovare i soldi per l’abolizione della seconda rata dell’IMU.
Alla base di tutto c’è il fatto che il capitale nominale della Banca d’Italia era fino a ieri di soli 156 mila euro: 300 milioni delle vecchie lire che furono versati nel 1936 dagli istituti di credito italiani, allora pubblici. Quegli istituti di credito sono oggi le banche private italiane e una sessantina di loro, insieme a qualche assicurazione e a INAIL e INPS, sono ancora oggi formalmente i proprietari della banc. A causa di una serie di acquisizioni e cessioni, oltre il 50 per cento delle quote è in mano ai grandi gruppi Intesa e Unicredit.
Nonostante la proprietà formale da parte di banche e assicurazioni – che periodicamente genera diverse teorie complottiste – più il 5,66 per cento ciascuno per INAIL e INPS, la Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico, in cui le banche private non hanno alcun controllo di gestione, che rimane interamente al Tesoro e al Parlamento. Non possono neppure vendere le proprie quote. Le banche private hanno, in concreto, solo qualche carica di controllo in organismi di vigilanza come il Consiglio superiore. Anche se la formazione storica delle banche centrali da parte di diverse banche private è comune ad altri paesi del mondo, la situazione è comunque anomala e nel 2005 si stabilì che, entro tre anni, le quote sarebbero dovute essere trasferite allo Stato (scadenza che poi, in concreto, venne ignorata).
La Banca d’Italia guadagna?
Sì, la Banca d’Italia ogni anno ha dei guadagni, che in parte gira al Ministero del Tesoro e in parte accantona nelle riserve. Una delle fonti di guadagno – anche se non l’unica – è un aspetto tecnico dell’emissione della moneta che si chiama “signoraggio” ed è al centro di una delle più famose teorie del complotto mondiali. Anche se sarà difficile convincervi del contrario, il signoraggio non è alla base di tutti i mali del mondo, ma ugualmente porta dei soldi alle banche centrali.
Per dare una cifra, la media dei trasferimenti di Bankitalia al Tesoro negli anni 2001-2011 – che comprende i proventi da signoraggio, ma anche molto altro – è stata di 370 milioni di euro l’anno, mentre cifre ancora superiori sono state accantonate. L’euro non ha modificato molto queste quantità, anche se c’è stata una riduzione.
Qualcuno potrebbe pensare – e c’è chi lo ha fatto – che, dato che la proprietà formale della Banca d’Italia è degli istituti privati, questi traggano da decenni grandi guadagni dal signoraggio e dalle altre attività economiche della banca centrale. Non è così, al momento, ed è un punto molto importante: secondo lo statuto della Banca d’Italia i guadagni sono ripartiti tra i proprietari fino a un massimo del 10 per cento circa del capitale nominale, che, lo ricordiamo, è di soli 156.000 euro.
Ogni anno quindi la sessantina di banche che possiede la Banca d’Italia si deve spartire poche decine di migliaia di euro in base al capitale che detengono (15.600 euro nel 2006, per esempio). A questo si aggiunge però un altro 4 per cento massimo, calcolato però sul totale delle riserve. Questa aggiunta fa arrivare i trasferimenti dalla Banca d’Italia alle banche private a cifre molto più consistenti, anche se quasi irrilevanti per il bilancio di un istituto di credito: negli ultimi tempi è stato intorno ai 67 milioni l’anno, di fronte però a un utile netto della banca centrale di 1,1 miliardi di euro. Con un esempio concreto: Intesa possiede il 30 per cento delle quote della Banca d’Italia e ha ricevuto nel 2012 circa 20 milioni di euro. Nello stesso anno il suo bilancio dichiarava utili per 1,6 miliardi.
Che cosa cambia con il decreto contestato
E veniamo al decreto convertito in legge dalla Camera nella famosa seduta della “tagliola”, mercoledì 29 gennaio. Si parlava almeno dal 2007 – governo Berlusconi, tra i più grandi sostenitori Renato Brunetta – di rivalutare le quote della Banca d’Italia. Secondo una stima della stessa Banca d’Italia, che ha fatto studi per diverso tempo su questa possibilità, il valore poteva essere alzato da 156 mila euro a 5-7 miliardi. Il decreto lo fissa a 7,5 miliardi di euro (nota a margine: Renato Brunetta è contrario, perché da tempo sostiene che il valore debba essere più alto).
Quei 7,5 miliardi di euro non dovranno essere versati concretamente alle banche, e per questo il Ministero dell’Economia ha potuto scrivere una nota negando che sia stato un “regalo”: la sessantina di banche e assicurazioni se li scriveranno nel bilancio, ciascuna secondo la propria quota, e ci avranno guadagnato in solidità patrimoniale davanti alla Banca Centrale Europea. Un guadagno “astratto” che, in questo momento di crisi per il settore bancario, è comunque molto conveniente.
Perché fare tutto questo, e proprio ora? Nonostante l’operazione sia contabile, senza trasferimenti di liquidità o di altre attività alle banche, queste devono pagare tasse sulle cosiddette plusvalenze di questa operazione. Lo Stato ne riceverà quindi un gettito fiscale una tantum di oltre un miliardo di euro: e questi soldi serviranno a pagare parte della seconda rata IMU.
Tutto qui?
Cambiano altre due cose di un certo rilievo. La prima è che le quote diventano trasferibili, cioè teoricamente comprabili e vendibili in base al valore stabilito dal mercato. Per questo motivo alcuni hanno sostenuto che sia possibile dare la proprietà della Banca d’Italia a enti stranieri. In realtà questa possibilità è esplicitamente esclusa dal decreto, che stabilisce la necessità per i proprietari della banca di avere “sede legale e amministrazione centrale in Italia”.
La seconda è che viene fissato un limite del 3 per cento per la partecipazione al capitale. Le banche o le assicurazioni che hanno più del tre per cento dovranno vendere la parte eccedente. Non è ancora del tutto chiaro come verrà venduta questa parte eccedente, ma il decreto stabilisce un periodo di tre anni in cui le quote potranno essere ricomprate dalla Banca d’Italia. Quanto care non si sa, perché la cifra dipenderà dai dividendi che la Banca d’Italia deciderà di pagare: in questa eventualità, che rimane un’eventualità, ci sarebbe un effettivo trasferimento di denaro dalla Banca d’Italia ai proprietari delle quote.
Il tetto massimo dei dividendi, che si ottengono dagli utili netti, è comunque stabilito al 6 per cento del valore del capitale. Dato che questo è diventato di 7,5 miliardi di euro, il massimo teorico che la Banca d’Italia pagherà in dividendi è 450 milioni di euro l’anno, ma anche in questo caso non è chiaro quanti soldi andranno concretamente, in futuro, a banche e azionisti privati.
Quali sono i problemi
Le motivazioni che sono alla base del decreto sembrano in primo luogo legate a migliorare i bilanci delle banche italiane e a ricevere subito i soldi per abolire la seconda rata dell’IMU, senza tenere troppo in conto i problemi che potrebbero venire in futuro dall’operazione, per esempio per quanto riguarda i dividendi. Il provvedimento prende almeno tre piccioni con una fava: le banche si ricapitalizzano semplicemente con un tratto di penna; riceveranno trasferimenti monetari, almeno potenzialmente tramite maggiori dividendi oltretutto immediatamente liquidabili; per un anno il governo riceve in cambio un introito tramite la tassazione delle plusvalenze.
IO non ci ho capito un c……. Forse vuoi dire che possiamo dormire tranquilli?????
Buona notteeeeee!!!!!!
Oppure Svegliaaaaaa????????
Sta a noi decidere.
All you need is LOVE.
I tecnocrati che gestiscono l’unione Europea per conto dei banchieri e della FINANZA INTERNAZIONALE SCELGONO I POLITICI, I CAPI DI GOVERNO, I DIRETTORI DELLE TESTATE GIORNALISTICHE, DEI TELEGIORNALI E GLI ALTI UFFICIALI DELL’ESERCITO.
Hanno imposto misure di tassazione che stanno portando miseria e sfascio ai 17 paesi dell’Eurozona, arricchendo e conferendo un potere smisurato agli enti bancari da loro gestiti, espropriando e SACCHEGGIANDO BENI PRIVATI E PUBBLICI PER MILIARDI DI EURO .
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=445443582222666&set=a.410123605754664.1073741828.366586370108388&type=1&theater
HANNO RESO IL NOSTRO PAESE SERVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA, alla quale, non potendo più battere moneta, LO STATO DEVE CHIEDERE IL DENARO IN PRESTITO, PAGANDO 80 MILIARDI ALL’ANNO SOLO DI INTERESSI.
TUTTO QUESTO GRAZIE AI GOVERNI ITALIANI …
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=425608967539461&set=a.410123605754664.1073741828.366586370108388&type=1&theater
HANNO IMPOSTO il MES, Meccanismo Europeo di Stabilità al quale L’ITALIA DOVRÀ VERSARE 125 MILIARDI DI EURO IN 5 ANNI (25 miliardi all’anno) per far si che in caso di crisi, il MES ce li presti a interesse (!) PRESTITO CHE NON POTREMO RIFIUTARE.
[Qui si trova il testo integrale che regola il MES, approfondire in particolare L’ART.32
http://www.leggioggi.it/allegati/testo-del-trattato-mes-meccanismo-europeo-di-stabilita/
Ci hanno imposto il FISCAL COMPACT, che, tramite altri tagli sanguinosi IMPORRÀ ALL’ITALIA DI RIDURRE IL DEBITO DI 45 MILIARDI ALL’ANNO, per 20 anni.
HANNO RESO FUORI LEGGE TUTTE LE SEMENTI NATURALI E IMPOSTO A TUTTI I COLTIVATORI L’UTILIZZO DELLE SEMENTI BREVETTATE DALLE MULTINAZIONALI, molte della quali OGM.
Questo significa anche che hanno imposto gli OGM di MONSANTO
nei nostri piatti, nei nostri ristoranti, nelle pappe dei nostri figli.
(vedi la recente legge approvata da Obama)
http://www.dionidream.com/obama-ha-firmato-latto-di-protezione-monsanto-hr933-legalizzata-lassenza-di-controlli-sugli-ogm
HANNO IMPOSTO UN REDDITOMETRO MOSTRO CHE SCRUTA OGNI NOSTRO MOVIMENTO, acquisto, spesa o transazione, 24 ore su 24. IL DIRITTO ALLA PRIVACY È FINITO GIÙ DAL CESSO in una notte.
STANNO FACENDO LA GUERRA AL DENARO CONTANTE PER RENDERCI TOTALMENTE SERVI NEI CONFRONTI DEL SISTEMA BANCARIO, con l’intenzione di far scomparire completamente tutte le banconote dalla circolazione nel giro di un paio d’anni.
HANNO ISTITUITO UN SISTEMA IN CUI LA MAGGIOR PARTE DALLE LEGGI VALIDE SUL TERRITORIO ITALIANO VIENE creata, discussa e APPROVATA DALLA COMMISSIONE EUROPEA E NON DAL PARLAMENTO ITALIANO, DA INDIVIDUI TOTALMENTE ESTRANEI, INELETTI e SU CUI NON PUÒ ESISTERE ALCUNA FORMA DI CONTROLLO NÉ DI OPPOSIZIONE DA PARTE DI ALCUN ENTE NAZIONALE .
HANNO APPROVATO UNA SERIE DI LEGGI CHE REGOLAMENTANO la produzione, la lavorazione, la conservazione, l’additivazione e LA DISTRIBUZIONE DEL CIBO E DI ALTRI BENI DI USO COMUNE, stravolgendo e FACENDO CHIUDERE MIGLIAIA DI ANTICHE AZIENDE BASATE SU UNA PRESTIGIOSA TRADIZIONE SECOLARE.
HANNO ATTUATO LO STRAVOLGIMENTO DELLE REGOLE CHE RIGUARDANO OGNI SETTORE: pesca, acquacoltura, produzione delle carni, etichettatura dei prodotti, produzione prodotti agricoli, trasporti pubblici, su strada e ferrovia. Tutto questo viene DECISO A LIVELLO COMUNITARIO E DIVENTA LEGGE SUL TERRITORIO ITALIANO.
E’ SEMPRE PIÙ EVIDENTE L’INTENZIONE DI SOTTOPORRE LA POPOLAZIONE ALL’IMPIANTO di microchip RFID con funzione di banca dati, controllo di tutte le operazioni finanziarie, tutti i beni, tutti i possedimenti e insieme sistema di localizzazione [vedi http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/03/il-microchip-rfid-come-strumento-di.html
Questo è un elenco incompleto e numerosi altri punti dell’agenda dei tecnocrati-banchieri sono a vari stadi di avanzamento.
E’ EVIDENTE CHE LA GRANDE MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE NON SI RENDE CONTO DI QUELLO CHE STA ACCADENDO E DELLA REALE PORTATA PERCHÉ, semplicemente, LE INFORMAZIONI CRUCIALI NON VENGONO FORNITE ATTRAVERSO I NORMALI ORGANI DI INFORMAZIONE (TV – Radio – Giornali)
SI RENDE NECESSARIA UNA VASTA OPERAZIONE DI AUTO-INFORMAZIONE DA PARTE DELLA POPOLAZIONE PER EVITARE IL PEGGIO. Questo meccanismo perverso deve essere interrotto O CI ASPETTERANNO GENERAZIONI DI SERVITÙ all’interno di uno stile di vita estremamente limitato e di scarsissima qualità .
USANO una manciata di vocaboli, ripetuti all’infinito fino a conficcarli nei solchi dell’inconscio collettivo come guardiani e custodi delle loro azioni dissennate: SPREAD, MERCATI, DEBITO, “RESPONSABILITÀ”, DEFAULT, INTEGRAZIONE, EURO, EUROPA. PAROLE TRATTATE COME VOCABOLI SACRI, intoccabili, indiscutibili come le mura di una prigione. Queste sono le lame dei coltelli con cui ci minacciano e ci tengono all’interno del labirinto per topi progettato per noi.
SIAMO ARRIVATI, ATTRAVERSO IL PROGRESSIVO INNALZAMENTO DELLE IMPOSTE DIRETTE E INDIRETTE, A VERSARE “AD ALTRI” IL 70% DEL FRUTTO DEL NOSTRO LAVORO. QUESTO È INACCETTABILE.
ATTRAVERSO UN PIANO MOLTO SUBDOLO SONO RIUSCITI A FARCI ASSUEFARE ALLA CONDIZIONE DI SCHIAVI docili e servili, per nulla in grado di mettere in discussione le scelte dei reggenti. Ci hanno resi dei molluschi striscianti capaci solo mettere la mano al portafoglio e versare tutto ai padroni.
E’ ORA DI ORGANIZZARSI e organizzarsi significa DIFFONDERE INFORMAZIONE VERA attraverso la rete e far capire a chi ancora vive di illusioni qual è la realtà e di che pasta sono fatti quelli che tengono le redini dell’Europa.
Occorre capire che questa gente non ha la minima intenzione di agire per il benessere, per la ripresa e il miglioramento, ne per la generazione e spartizione delle ricchezze. Nessuna delle loro leggi porterà prosperità. Nessuna!
Essere Europei sì, ma prima ancora che europei ITALIANI, con le nostre aziende, LA NOSTRA PRODUZIONE ARTIGIANALE RIMASTA FINO A POCHI ANNI FA FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA PRODUZIONE ARTIGIANALE MONDIALE, con i nostri prodotti, la nostra lingua, i nostri gesti, LA NOSTRA SOVRANITA’, INDIVIDUALE, LEGISLATIVA E MONETARIA e non i servi di un’elite psicologicamente disturbata e predatoria.
[vedi http://scienzamarcia.blogspot.com/2013/02/materiale-informativo-sul-signoraggio-e.html]
Padroni delle nostre leggi, del nostro territorio, dei nostri prodotti migliori e del loro frutto, della nostra moneta, della nostra libertà di cittadini, del nostro diritto di nascita alla prosperità .
http://www.altrainformazione.it/wp/2013/04/08/ci-vogliono-docili-schiavi-se-non-ti-sta-bene-diffondi-queste-informazioni/#sthash.U3p5TW00.dpuf
Tu 6 il valore
Tu 6 la banca
Tu 6 il business
Per sconfiggere il male è sufficiente indirizzare la mente verso il bene. Ma per fare questo èindispensabile convincersi , che il male non è come in troppi pensano , l’ altra faccia del bene . E’ verita’che il male è la negazione assoluta del bene . Il male è lo scuro e tenebroso disegno degli artefici , per continuare a possedere l’essenza vitale …… o anima degli uomini . Il corpo non è l’essere .L’essere è anima . Il corpo è solo una macchina e chi conosce il suo funzionamento sa bene di che cosa parlo .
Bruce Lipton