Smentita categorica su accuse di razzismo mosse alla comunità montese.
COMUNICATO STAMPA 16. 01. 2014
L’Assessore comunale allo Sport, Pietro Avena, a nome dell’intera Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Giuseppe Silvaggi, ha negato, in maniera categorica, la validità delle presunte accuse di razzismo mosse alla comunità montese dalla giocatrice italo – nigeriana Nneka Karen Arinze. Questi i fatti: al termine della gara di pallavolo femminile di serie B2 Girone H, disputatasi domenica scorsa presso il Palauditorium Karol Wojtyla di Montescaglioso tra la squadra di casa della Vis Severiana Ingest Montescaglioso e la Off Occhiali Mesagne, la giocatrice ospite, capitano della sua formazione, ha inserito sul proprio profilo Facebook una frase nella quale si affermava che sul terreno di gioco di Montescaglioso era stata oggetto di atteggiamenti discriminatori da parte della tifoseria locale. Tale messaggio, apparso sul famoso social network, è stato immediatamente recepito dagli organi di informazione che ne hanno dato ampio risalto tanto da trasformarlo in un vero e proprio caso nazionale. L’assessore Avena, presente alla gara insieme agli assessori comunali Maddalena Ditaranto (Cultura e Pubblica Istruzione) e Antonio Lorusso (Bilancio), in caso di atteggiamenti razzistici nei confronti della squadra ospite, non avrebbero certamente esitato ad intervenire ed impedire che tale situazione proseguisse. Tale esigenza non si è mai verificata e per questo è grande lo sconcerto e la meraviglia, da parte degli amministratori locali, nel sentire accusare di gravi comportamenti, mai avvenuti, parte della comunità. L’accusa mossa verso i nostri concittadini non è giustificata né tantomeno ammissibile: questo il pensiero dell’assessore Avena, il quale ha sottolineato come sia avvenuta una vera e propria strumentalizzazione delle “intemperanze rumorose” dei tifosi locali, le quali sono state trasformate in accuse di atteggiamenti discriminatori che ritiene totalmente inesistenti. Avena ha inoltre evidenziato quanto sia infondata tale accusa di razzismo mossa verso la Città di Montescaglioso, la quale non merita e non ha mai mostrato tali atteggiamenti: a tal proposito ha ricordato come nella comunità montese siano presenti, da numerosi anni, tante comunità estere che si sono perfettamente integrate socialmente e professionalmente nel tessuto locale. Allo stesso tempo evidenzia come la comunità montese, con numerosi suoi cittadini, abbia conosciuto direttamente la via dell’emigrazione e, pertanto, conosca sulla sua pelle quanto sia difficile vivere lontano dalle proprie radici familiari. Il Sindaco della Città di Montescaglioso Giuseppe Silvaggi ha espresso grande meraviglia in merito alle dichiarazioni rilasciate dal Governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola. A tal proposito ha affermato quanto sia grave che un esponente delle Istituzioni accusi un’intera comunità senza aver prima interpellato e consultato le Forze dell’Ordine e gli amministratori locali presenti all’avvenimento, i quali non hanno riscontrato la validità di tali, pesanti, accuse. Il primo cittadino si è detto amareggiato ed offeso da “dichiarazioni gratuite, prive di alcun fondamento, offensive nei confronti dell’intera comunità di Montescaglioso”. L’assessore Avena, a nome dell’Amministrazione comunale, invita l’atleta del Mesagne Nneka Karen Arinze, con i suoi familiari, a trascorrere una giornata a Montescaglioso, in maniera da poter conoscere e apprezzare la cordialità e l’ospitalità che ha sempre contraddistinto la comunità montese.
dott. Michele Marchitelli
Caro Assessore e carissimi amministratori, il vostro comunicato mi sembra un misero tentativo di arrampicamento sugli specchi.
Ho letto in lungo e in largo le varie notizie apparse sulla vicenda e in nessuna di esse mi è parso di leggere accuse di razzismo verso la comunità montese, in quanto in tutte le dichiarazioni si parla esclusivamente di un “gruppetto di tifosi” che ha insultato con parole pesanti la giocatrice del Mesagne, specificando altresi che l’intero palazzetto non si è lasciato coinvolgere.
Il problema cari amministratori non è se la comunità montese sia o meno razzista; sappiamo tutti che non lo è e lo sanno anche le giocatrici del Mesagne, la loro capitana e lo sa anche Vendola di cui tanto vi meravigliate dell’interessamento sull’episodio; se mai il problema sta nel fatto che mentre la società Severiana giustamente ha preso le dovute distanze dagli imbecilli che si sono macchiati di insulti infamanti, nulla a tal riguardo viene detto nel comunicato degli amministratori montesi. Caro sindaco, non è grave che un rappresentante delle istituzioni accusi di razzismo degli imbecilli (non l’intera comunità come scritto nel comunicato), se mai è grave che un rappresentante delle istituzioni si arrampichi sugli specchi con un comunicato come il vostro senza esprimere una sia pur minima condanna di coloro che infangano il buon nome di tutti i montesi.
Tonino Ditaranto
Caro Tonino Ditaranto non ho alcuna intenzione di arrampicarmi da nessuna parte. QUELLO DI CUI SI STA PARLANDO NON E’ ACCADUTO. Io c’ero e parlo per conoscenza diretta dei fatti.
Tu insieme, e come ad altri esponenti, siano essi dello sport a livello nazionale, siano essi politici, state facendo un processo al NULLA. Quello di cui si parla non è accaduto.
Si sta solo cavalvando un onda facile facile di discriminazione per mettersi in evidenza quali paladini di diritti e di minoranze.
La mia elevatissima sensibilità morale verso le problematiche razziali non mi avrebbe permesso di rimanere immobile e insensibile davanti a qualsiasi, anche piccolo, episodio di discriminazione…..anche solo di un imbecille. Mi sarei affrettato a prendere le distanze in tutti i sensi, come persona e come amministratore di Montescaglioso. Purtroppo PER TE e per fortuna per Monte io di questi imbecilli domenica sera non ne ho sentiti.
I giornali, le dichiarazioni, e tutto quello che ne è nato, hanno evidenziato che queste “presunte offese” sono state fatte nella città di Montescaglioso…il nome identificativo dei fatti è stato Montescaglioso…. Io voglio prendere le distanze da chi (COME TE) parla, commenta, esprime giudizi su di me, sulla amministrazione di cui mi onoro di far parte, e soprattuto sui cittadini della nostra città, senza nessun motivo.
Purtroppo il nome ricorrente è stato quello di Montescaglioso ed io mi sento difenderlo,… come difendo quotidianamente (nel mio piccolo) i diritti di tutti.
Pertanto caro Tonino Ditaranto, anche se ritieni un misero arrampicarsi sugli specchi il mio/nostro comunicato, purtroppo per te, per Vendola, per Berruti, ecc. i fatti non sono stati quelli descritti dalla Nneka Arise. IO C’ERO!!
p.s. ultimo mio intervento in merito a questo argomento data l’inesistenza dei fatti.
Piero Avena
Sarà pure vero che gli assessori presenti all’incontro Mesagne-Montescaglioso non hanno sentito nulla, ma a quanto pare non è dello stesso avviso la società Severiana dal momento che chiede scusa e condanna gli insulti ricevuti dalla capitano del Mesagne. Maddalena e Piero, spero che almeno avete letto il comunicato postato su queste stesse pagine di cui allego una parte:
“La società VIS SEVERIANA MONTESCAGLIOSO intende, in primis, presentare le proprie scuse alla società del Mesagne Volley ed, in particolare, al capitano della squadra destinatario di insulti razziali da parte di alcune persone presenti al palazzetto nel corso dell’incontro disputatosi domenica 12 gennaio.
La società tutta è solidale nei confronti dell’atleta e condanna fermamente quanto accaduto impegnandosi, come già riportato, ad individuare i responsabili affinché mai più prendano parte alle gare interne della propria squadra.”
Piuttosto, qualcuno è in grado di indicarmi l’articolo, o l’intervista o qualunque altra cosa dove si accusa l’intera comunità montese? Per quanto io mi sia sforzato non ho trovato nulla di lontanamente simile, ne nelle dichiarazioni della società interessata ne nelle dichiarazioni di Vendola, invece ho trovato il comunicato della Mesagne Volley che allego e che vi invito a leggere attentamente. è scritto in italiano.
“CI TENEVAMO A CHIARIRE DUE CONCETTI FONDAMENTALI ALLA FINE DI QUESTA MOVIMENTATA GIORNATA:
1) LA SOCIETA’ MESAGNE VOLLEY E LE SUE ATLETE NON HANNO LA MINIMA INTENZIONE DI CAVALCARE LA CRESTA DELL’ONDA PER QUELLO CHE E’ SUCCESSO COSI’ COME INVECE QUALCUNO VUOL FAR APPARIRE! PER NOI CHE CREDIAMO NELLO SPORT E NEI GIOVANI, E’ UNA SCONFITTA, QUALCOSA CHE DOVREBBE FARCI VERGOGNARE! STIAMO SOLO CERCANDO DI DENUNCIARE UN COMPORTAMENTO CHE NON VA BENE, E GRADIREMMO CHE DALL’ALTRA PARTE LO SPIRITO SIA QUELLO DI “ISOLARE DETERMINATI SOGGETTI ” PIUTTOSTO CHE DIFENDERLI COME SI STA FACENDO! NON CI STIAMO INVENTANDO NULLA E PRESTO LO CAPIRETE!!
2) IL PUNTO PIU’ IMPORTANTE E’ CHE NESSUNO VUOLE ATTACCARE LA COMUNITA’ DI MONTESCAGLIOSO: STIAMO SEGNALANDO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI SOLTANTO DEI SOGGETTI CHE NON HANNO AVUTO COMPORTAMENTI CIVILI.
QUESTO EQUIVALE COME DIRE CHE TUTTI GLI ABITANTI DI MONTESCAGLIOSO SONO INCIVILI?
PURTROPPO IN OGNI COMUNITA’ ESISTE GENTE MALEDUCATA, SICURAMENTE ANCHE IN QUELLA MESAGNESE: NOI VORREMMO ALMENO TENTARE DI CIVILIZZARLA E NON FAR FINTA DI NULLA PERCHE’ LO SPORT DEVE RIMANERE PULITO! DETTO QUESTO, COMUNICHIAMO CHE NON RISPONDEREMO ALLE PROVOCAZIONI O ALTRO PERCHE’ SIAMO FIDUCIOSI NEL LAVORO DELLA PROCURA FEDERALE.
GRAZIE.”
Detto questo discorso chiuso, credo che alla fine i comunicati delle due società siano molto più seri di quanti, sia da una parte che dall’altra hanno montato una stupida polemica senza puntare il dito invece come sarebbe stato più giusto che fosse sulla imbecillità di taluni elementi che infangano la bellezza dello sport.
Tonino Ditaranto
Chi non era presente abbia quantomeno il buonsenso di tacere.
Libero di farsi una convinzione personale, ma avere il buonsenso di tacere in forma pubblica , quale può essere un forum multimediale.
Questo perché, caro TM, io ti conosco e credo nella tua buona fede, ma chi non ti conosce, potrebbe pensare tu sia in perfetta mala fede e potrebbe tranquillamente ordire che tu compia peccato di mero eccesso di protagonismo, uscendo fuori dal coro, non essendo presente, schierandoti dalla parte di chi a sua volta ha montato ad arte, un caso per il suo protagonismo, a discapito di una intera comunità.
ABBIAMO IL DIRITTO DI GRIDARE ALL’INGIUSTIZIA!!
E chi può (deve) farlo se non un nostro rappresentante?
Il sottoscritto, cittadino di Montescaglioso, appassionato di sport e distante da forme esasperate di tifo e fanatismo sportivo, era presente alla partita e garantisce che NULLA è accaduto di quanto asserito da questa sedicente atleta.
Egregio signore, nel momento in cui si accusa che sarebbero stati minacciati dei genitori presenti sugli spalti, oltre a mentire spudoratamente, coinvolge tutta una collettività. Quindi era doveroso che l’Amministrazione Comunale, nostra rappresentante, sia intervenuta, nel difendere l’onorabilità di tutti, anche la tua.
Videre nostra mala non possumus, alii simul delinquunt, censores sumus Locuzione latina del poeta Fedro.
Significato letterale: “Non possiamo vedere i nostri sbagli ma, appena gli altri fanno errori simili, facciamo la parte dei giudici”. È sempre troppo facile trovare i difetti negli altri e nel loro operato ma, non ci passa neanche per la testa, di fare prima un’analisi di coscienza e vedere se i nostri difetti non siano più grandi o, più numerosi di quelli su cui vogliamo ergerci a giudici.
Del resto – stando ai vangeli – anche Gesù diede come insegnamento la frase: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Concetto che in un’altra forma, ma dall’identico significato, fece suo anche il famoso poeta di Castelvecchio, Giovanni Pascoli, che amava spesso ripetere: “L’uomo, per sua natura, è sempre più contento di criticare gli altri che di essere considerato da essi!”. Lo specchio, secondo l’ottica dei falsi moralisti e degli ipocriti, riflette sempre la nostra immagine migliore, mentre per il prossimo che ci circonda, è sempre il contrario, siamo sempre pronti ad analizzare al microscopio ogni pur piccolo difetto, a volte, anche ingigantendolo esageratamente, per il solo gusto sadico e perverso di voler sembrare (non essere) migliori degli altri.