Attenta a te Lucania, riguardati!!
Chi ti darà ristoro e laverà le ferite
dolce mia terra dilaniata,
deturpata e da metastasi aggredita.
La cancrena ti avvolge, l’alezzo ammorba,
dal tuo denudato suolo s’alza l’acre nebbia
delle acide piogge intrise dell’olio di pietra.
Le limpide acque d’un tempo
saporano di lercio.
Nulla è cambiato, tutto è cambiato,
gli sciacalli son gli stessi d’allora,
non riconosco il tuo volto,
da velenosi denti di serpenti trafitto.
Chi allevierà le tue sofferenze
o culla di dolce poesia?
chi con coraggio la fionda di Davide
oserà mostrare a Golia
e scagliare la pietra
della tua liberazione?
Con mendaci spoglie
da te verranno spacciandosi Davide
con inganno e sirenea melodia
a carpirti la fede
e pasteggiare da vermi i resti lasciati
da iene e sciacalli.
Attenta a te Lucania, riguardati,
tu terra di lupi
di lupi ne conoscesti già tanti.
Chi veste il vello d’agnello
non cuore ma bramosia nasconde
e la candida benda che la sua mano ti porge
del tuo ultimo sospiro il cappio ti tende.
E’ Tua?
Si, sono le stravaganze che di tanto in tanto mi passano per la testa
Credo di avertelo già detto ma te lo ripeto: “EBBRAV TONIN”