Divagazioni d’estate: Gioiello d’Italia o pisciatoio pubblico?
Rieccomi, appena tornato da Monte, alle prese con il pc, come ogni estate a cercare di mettere nero su bianco le impressioni avute durante i miei pochi giorni di permanenza al paesello.
Naturalmente si rischia sempre di essere ripetitivo dal momento che ogni anno ci si imbatte negli annosi problemi che ormai fanno parte della quotidianità insita nel dna di noi montesi; inutile ripetere le tante frasi dette sui parcheggi selvaggi, sui parcheggi davanti ai negozi (quest’anno addirittura si assisteva anche alla spesa direttamente dalla macchina davanti a qualche negozio), sull’imbarazzo dei poveri vigili urbani che in qualche modo cercano con il fischietto di rimettere ordine senza per altro riuscirci e spesso si allontanano delusi e mortificati per il risultato non raggiunto.
Una cosa però mi ha colpito profondamente e che voglio sottolineare.
Se fate un giro sotto ai loggioni del cortile esterno dell’Abbazia vi accorgerete che non solo sono diventati meta di imbecilli che si divertono a scribacchiare su tutte le pareti le solite frasi cretine di chi non ha coraggio di dire direttamente in faccia “ti amo” alla propria ragazza, ma si sono trasformati anche in un pisciatoio pubblico a cielo aperto. Possibile che nessuno noti queste cose? Se proprio non è possibile una vigilanza continua della zona ma perché non si mettono in funzione le telecamere di sorveglianza?
Naturalmente non è un appunto all’Amministrazione visto che questi fatti vanno imputati esclusivamente all’inciviltà di imbecilli che hanno scambiato i nostri monumenti e le nostre stradine per un immondezzaio pubblico, ma ritengo comunque che un tantino di rigore anche da parte del comune nel prevenire e reprimere se necessario questi atteggiamenti non guasterebbe.
Dicevo di non voler essere ripetitivo ma alla fine mi accorgo di esserlo stato.
Veniamo alla politica.
Campeggiava in piazza un manifesto dell’opposizione con le solite critiche sterili verso ‘Amministrazione comunale; naturalmente rivolte all’immobilismo. Per certi aspetti io stesso ritengo che possano avere ragione dal momento che personalmente ho la sensazione che questa amministrazione non solo non sia mai decollata ma che addirittura, a mio avviso, non ha manco girato la chiave per fare l’avviamento. Quello che è strano però è che certe accuse vengono da coloro che sono i principali fautori del disastro montese e del conseguente immobilizzo per mancanza totale di liquidità da parte del comune.
Questi signori piuttosto spiegassero ai cittadini la necessità in una situazione di grande crisi economica che attraversano i comuni di spendere 400 mila euro, diventati 800 mila in ragione di un mutuo trentennale per la posa della statua della Madonna su Monte Vetere; Non avrebbe per caso gradito di più la Madonna se quei soldi fossero stati spesi per ristrutturare il monastero in suo nome di Santa Maria del Vetrano lasciato cadere a pezzi? Ci spiegassero anche la necessità di spendere 400 mila euro per lo spostamento di qualche decina di metri di quattro pietre (antiche fornaci, non tanto antiche per altro) trovate durante gli scavi della scuola media e per il quale solo di consulenza archeologica ad un archeologo di fiducia dell’allora amministrazione sono stati pagati 150 mila euro.
Un’ultima considerazione la voglio dedicare alla situazione molto imbarazzante del malcostume politico diffuso non solo a Monte ma su tutto il territorio della nostra Lucania. Ho avuto modo di assistere di sfuggita al dibattito interno al PD circa le candidature delle prossime regionali; se da una parte Folino e Bubbico si stanno adoperando per ridare una verginità al PD cercando di evitare la ricandidatura degli impresentabili, dall’altra la banda dei “pidocchiosi raccattatori di scontrini” cercano in tutti i modi di rimanere a galla come se nulla fosse successo; a questi signori, come a coloro che gestiscono i fondi pubblici lucani in una sorta di parentopoli allargata mi viene solo da chiedere: MA NON VI VERGOGNATE?
Una malalingua mi ha riferito che alle USL di Matera si sta confezionando ad oc un concorso pubblico per architetto su misura per uno molto vicino ad un partito politico Montese; naturalmente non ci ho creduto e lo ho apostrofato in tutte le maniere, spero solo di non dovermi ricredere ed essere costretto a chiedere scusa alla malalingua in questione.
Tonino Ditaranto