Dopo San Siro , la Doble Visiera di Buenos Aires e l’Olimpico di Roma, la leggendaria foglia morta sbalordirà anche il pubblico dell’Inter Club “A&M Moratti” di Montescaglioso.
Si , è proprio vero il Mariolino nerazzuro, all’anagrafe Mario Corso , mirabile artista del gioco più bello del mondo farà felici gli interisti della città dei tre colli.
È la prima volta che i montesi toccano con mano uno dei pilastri del calcio europeo, infatti il “piede sinistro di Dio” è stato uno dei maggiori artefici di 4 scudetti (1962-1963, 1964-1965, 1965-1966, 1970-1971) , 2 coppe dei campioni consecutive (1963-1964, 1964-1965) e 2 coppe intercontinentali (1964, 1965).
Esordì giovanissimo nell’inter ,pupillo di Angelo Moratti , il gol più pesante della carriera lo segnò,probabilmente, nei supplementari della finale di coppa intercontinentale 1964 contro l’Indipendiente ,al Bernabeu . Nonostante l’addio di Herrera e la fine del suo ciclo , continuò la carriera nell’Inter di Invernizzi, nella quale vinse il suo ultimo scudetto (1971), insieme ad altri senatori quali Facchetti, Mazzola e Burgnich, anchessi con i colori nerazzurri nel cuore .
Disputò in totale 502 partite, segnando 94 gol. In quegli anni mise a punto la cosiddetta punizione a “foglia morta”, calcio di punizione diretto calciato sopra la barriera facendo compiere al pallone una traiettoria pressoché lineare in fase ascendente, e ad effetto in fase discendente .
La sua ultima partita con l’Inter fu Inter – Juventus 1-1, del 17 giugno 1973. L’anno successivo giocò nel Genoa, dove concluse la carriera nel 1975.
Quella di Montescaglioso è la Penultima tappa del tour lucano di Mario Corso , accompagnato dal Dott. Sergio Spairani (presidente nazionale centro coordinamento Inter Club), i quali saluteranno la nostra terra a Matera dopo averla abbracciata sotto le pendici del Vulture.
La dirigenza tutta, del presidio nerazzurro Montese invita tutti gli sportivi che, avendo sentito parlare o visto questo campione sul grande schermo, vogliono abbracciarlo dal vivo.