Celebrazione Festa della Liberazione 2013

MONTESCAGLIOSO (MT)  – CELEBRAZIONE  FESTA DELLA LIBERAZIONE 2013

 

La celebrazione del 25 aprile, 68° anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazi-Fascismo, ha fatto registrare l’ampia presenza della cittadinanza di Montescaglioso, sempre sensibile e partecipe alle iniziative di commemorazione. La manifestazione ha avuto inizio con la partenza del corteo dalla Casa Comunale, con la coordinazione del presidente provinciale e locale dell’ANCR (Associazione Combattenti e Reduci) Vito Salluce: alla testa la corona d’alloro, sulla quale era riportata la scritta “Il Comune”, l’insegna della Città di Montescaglioso e delle associazioni combattentistiche locali: A.N.C.R, A.N.F.C.D.G. (Ass. Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra), A.N.R.P.G.L. (Ass. Nazionale Reduci Prigionia e Guerra di Liberazione). Erano presenti il Senatore della Repubblica Filippo Bubbico, il vice presidente della Provincia di Matera Angelo Garbellano, il Sindaco di Montescaglioso Giuseppe Silvaggi con i componenti la Giunta comunale, i consiglieri comunali, rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, della Protezione Civile “Croce Amica” di Montescaglioso, il consigliere nazionale dell’ANFCDG Rocco Mianulli, il Sindaco del Consiglio Comunale dei ragazzi Pasquale Di Cuia con alcuni assessori. Il corteo, accompagnato dalla musica della AGML – Città di Montescaglioso, dopo aver attraversato Corso della Repubblica, Via Cavour, Via Sott.te Carriero e Via Garibaldi, ha fatto ritorno in Corso della Repubblica, imbandierata da numerosi vessilli tricolori, sino a giungere alla Chiesa Madre SS. Apostoli Pietro e Paolo. Ad attendere il corteo il cappellano militare e arciprete don Vittorio Martinelli, insieme a don Domenico Monaciello (Parroco della Chiesa di S. Lucia) e Padre Andrea Viscardi (Ordine dei Frati Minori Cappuccini, vicario parrocchiale della Parrocchia dei SS. Pietro e Paolo), con i quali ha concelebrato la Santa Messa. Don Vittorio, nella sua omelia, ha invocato la protezione di S. Marco, la cui festività coincide con la celebrazione della Liberazione; ha quindi fatto riferimento alla pace e alla libertà, valori per i quali tanti hanno sacrificato la loro esistenza, la cui presenza è richiesta, ogni giorno, in tutti gli ambiti del vivere sociale e civile. Ha salutato e ringraziato il Senatore Bubbico per l’importante lavoro svolto, in qualità di saggio nominato dal rieletto Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; anche verso il Capo dello Stato don Vittorio ha espresso apprezzamento per l’impegno e l’alto senso dello Stato dimostrati negli anni. Il combattente Giuseppe Panico ha rievocato alcuni momenti vissuti dopo l’8 settembre 1943, giorno nel quale si trovava sul fronte greco ed i tragici momenti vissuti nella prigionia in Polonia, oltre al difficoltoso e tragico ritorno alle proprie case; Vito Salluce ha chiesto ai presenti un minuto di silenzio per le Forze Armate italiane impegnate in missioni di pace all’estero, oltre al rispetto nei confronti delle Forze dell’Ordine. Ha quindi invitato “a volersi bene tutti” in questo momento di grande difficoltà per l’Italia, ringraziando il Signore per la possibilità di poter raccontare alle nuove generazioni la sua esperienza di combattente e partigiano. 

Pasquale Di Cuia, primo cittadino del consiglio comunale dei giovani, nel suo intervento ha ricordato il valore della giornata del 25 aprile, mentre il Sindaco Giuseppe Silvaggi ha sottolineato la forte similitudine tra la situazione economica attuale e quella vissuta nell’immediato Secondo Dopoguerra. Ha invitato a seguire l’esempio dei padri che hanno saputo ricostruire l’Italia agendo tutti insieme verso il comune obiettivo della ripresa, impegno verso il quale tutti sono chiamati a dare il loro contributo. Al termine degli interventi il corteo ha ripreso il suo percorso, sino al Monumento ai Caduti di Piazza del Popolo, dove è stata deposta la corona d’alloro, momento suggellato dall’esecuzione dell’inno nazionale, del “Piave” e del “Silenzio”. Tra le musiche eseguite anche “Bella Ciao”, canzone simbolo della Resistenza.  

 

26. 04. 2013                 Michele Marchitelli


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