venerdì 22 Novembre 2024

Cosa è per voi la “Crisi”?

E’ ormai parecchio tempo che la parola “CRISI” ha invaso le nostre vite attraverso giornali, TV, dibattiti, talk show, discorsi al bar.

Personalmente sto vivendo indirettamente intorno a me le conseguenze amare di questo periodo per moltissimi italiani, la situazione è davvero nera. Tuttavia, nonostante capisca benissimo (ve lo assicuro) i sentimenti di chi ne è stato travolto, ho una percezione delle cose che mi fa essere “critico” verso alcuni atteggiamenti e schemi mentali che credo contribuiscano a creare vittime, o che comunque non favoriscono soluzioni. Per farla breve il nostro essere bamboccioni, lobbysti, corporativi, choosy, familisti è emerso prepotentemente con la crisi e ci ha messo a nudo, dimostrando quanto il popolo italiano è inadatto alla modernità.

Per rendere meglio il mio pensiero (che è ovviamente uno sguardo cinico e spersonalizzato della tragica situazione) vi riporto il pensiero del grande Einstein, che si riferisce alla crisi degli inizi del Novecento ma le sue parole sembrano, a mio parere, straordinariamente attuali. 

“Non possiamo  pretendere che  le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione  per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla  notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi  supera sé stesso senza essere ‘superato’.

Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle   persone e delle nazioni  è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il  conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che  è la tragedia di non voler lottare per superarla.” Albert Einstein

 

Mi piacerebbe ascoltare il vostro parere.


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