Muoversi per i vicoli di Montescaglioso, entrare nelle case, conoscere la gente, permette di guardare da un altro punto di vista le cose che possono sembrare più banali e quotidiane. In estate sulla porta di casa, soprattutto nel centro storico, si montano le cosiddette tendine contro le mosche e zanzare. Le attuali, sono in plastica e rappresentano l’evoluzione di un tipo ben più naturale ed antico realizzato con pezzi di canne collegati da fil di ferro.
La funzione è sempre la stessa e quelle in plastica permettono di realizzare un manufatto anche colorato. Ognuno può realizzare in casa quel che gli serve e con un po’ di pazienza montare anche simpatici disegni e strani cromatismi. E’quanto hanno notato un gruppo di ragazze inglesi e slovacche in un progetto del 2002. Un’attenta verifica nel paese ha evidenziato la diffusione di questo apparentemente strano manufatto ed i mille colori che assume e presenta. La ” tendina ” costituisce anche un limite, un varco, il segno di un di qua e di un di là ed è anche mobile perché facilmente smontabile e rimontabile un po’ dappertutto. E voià il progetto – azione. Si realizza una grande tenda bianca sulla quale è dipinta con colori acrilici una grande scritta Che cosa? E’la domanda che potrebbe porsi chiunque di fronte ad un oggetto apparentemente fuori dal proprio contesto quotidiano. La tendina è montata dalle ragazze in vari luoghi del centro storico a segnare una varco diverso dal consueto. Non più lo spazio casa, ma altro, Cosa? Ognuno risponde come gli pare e le ragazze si sforzano di documentare quando possibile la reazione della gente. La tenda è montata in mezzo ad un vicoletto; sulla finestra del convento delle monache ed il montaggio potrebbe continuare all’infinito. Si può attraversare normalmente la tenda o bloccarsi perplessi o aggirarla. Certo è che induce a riflettere e non passa inosservata.
L’indirizzo web dell’associazione inglese che ha ideato il progetto con alcune pagine dedicate a Montescaglioso:
http://www.welcomebb.org.uk/projects/oreste.html
Testo Francesco Caputo (CEA Montescaglioso); foto Sophie Hope (Associazione B+B London).