giovedì 26 Dicembre 2024

Masserie

Dagli inizi del secolo XVIII nel territorio di Montescaglioso, come in altre aree analoghe, si sviluppano insediamenti rurali, strettamente legate all’affermarsi di una borghesia urbana sempre più attiva: medici, fiscali, avvocati, notai, massari, ed ecclesiastici secolari.

Il processo si sviluppa ulteriormente dopo la soppressione dei grandi monasteri e le leggi abolitive della feudalità. Il latifondo appartenuto al feudatario, alla chiesa ed ai monasteri, venduto a privati, forma nuove grandi proprietà su base familiare che modificano completamento la struttura produttiva dell’agricoltura.

Masseria Contangelo  Masseria Messina (Murgia)

Al centro di tali complessi patrimoniali sorgono le masserie che qualche volta sono ancora fortificate e quasi sempre non rinunciano a riprodurre in campagna modelli architettonici tipicamente urbani. Tutte la famiglie più abbienti hanno la loro masseria dotata di palazzo residenziale, ovile, cisterne e spesso anche cappella. Gli impianti più imponenti possono ricondursi a quelle famiglie che hanno potuto profittare dello smantellamento del latifondo feudale.

A Isca l’Arena, la masseria della famiglia Galante, originaria del Salento e antichi fittavoli del feudatario di Montescaglioso dal quale hanno comprato terreni e giurisdizioni feudali residue. Sulla Murgia la masseria Messina, una famiglia di origini potentine e la masseria Dalessio erette su terreni appartenuti al feudatario e all’abbazia. Ambedue le strutture, presentano ancora, sia pure con accorgimenti diversi, residui di elementi atti alla difesa attiva e passiva.

A Cannezzano, il grande complesso della famiglia Quinto costruito su terreni appartenuti al Marchese Cattaneo. Contigua alla masseria, una cappella e grandi ovili. Verso Metaponto, masseria Andriulli con caratteri squisitamente urbani: elegante palazzo affiancato dai depositi. Nelle terre di S. Canio, appartenute alla Chiesa Madre, la masseria della famiglia Fini con una chiesa e la masseria Buccico, famiglia originaria del potentino, con un grande ovile. Nella valle del Bradano le masserie dei Salinari con una cappella e dei Castrignano, anche queste erette su proprietà dell’abbazia di S. Angelo.

Testo e foto: Francesco Caputo (CEA Montescaglioso).


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