venerdì 22 Novembre 2024

Il Parco della Murgia Materana

 

Il patrimonio rupestre di Matera è costituito dai Sassi  e  dagli insediamenti in grotta sull’altopiano calcareo della Murgia. Il territorio è prevalentemente formato da grandi affioramenti calcarei, la Murgia (nome di origine araba), ove lo strato più superficiale ( circa 30 / 50 metri di spessore) è costituito da rocce tenere ( calcareniti ) emerse dal mare 5 / 2 milioni di anni fa. Tutto il sistema è profondamente inciso da canali e torrenti ( le Gravine ) formate dall’erosione dell’acqua e del vento. L’ambiente geomorfologico, in una condizione climatica caratterizzata da una scarsa piovosità, ha prodotto un habitat naturale ( macchia mediterranea ) nel quale prevalgono elementi botanici tipici di ambienti aridi. L’asprezza del territorio e l’inaccessibilità di alcune aree hanno permesso la conservazione di endemismi botanici di notevole importanza. Nella Murgia si rintracciano ben 923 specie botaniche, numerose specie di insetti, fauna ed avifauna di notevole importanza. La Murgia è essenziale per la sopravvivenza del Falco Grillaio (Falco Naumanni) il più piccolo tra i rapaci, che concentra in questo territorio gran parte degli individui presenti in Europa.

Gufo  Falco grillaio (femmina)  Capovaccaio

In un’ambiente così complesso l’uomo ha sviluppato una notevole capacità di adattamento che ha prodotto gli insediamenti rupestri. La Murgia, in Italia, costituisce una delle testimonianze più significative della relazione uomo / ambiente e documenta ininterrottamente l’evoluzione di tale rapporto dal neolitico al novecento. Per tali ragioni il riconoscimento UNESCO quale “ Patrimonio dell’Umanità “ riguarda i Sassi ma anche la Murgia.

Per tutelare l’insieme dei valori storici e naturalistici del territorio nel 1990 la Regione Basilicata ha istituito il “ Parco della Murgia Materana “, che nel 1998 è diventato operativo con la costituzione dell’ “ Ente di Gestione del Parco “. L’estensione del Parco è pari a oltre 8.000 ettari. I Comuni membri del Parco sono Matera ( 5.000 ettari) e Montescaglioso ( 3.000 ettari). Nella Comunità del Parco è presente anche la Provincia di Matera.

Il Parco ha la responsabilità delle politiche di tutela, valorizzazione e promozione del territorio e per raggiungere le proprie finalità istituzionali è dotato di vari strumenti.

Nel 2005 sono stati approvati il “ Piano del Parco “ e le norme tecniche per la gestione del territorio che è stato suddiviso in varie zone sottoposte a diverse tipologie di tutela. Nella prima area è prevista la conservazione integrale degli aspetti naturalistici e storici con un divieto assoluto di sviluppo delle attività produttive ed un sistema di accesso controllato. Nella seconda area è possibile condurre le attività agricole già preesistenti mentre gli aspetti naturalistici e storici sono sottoposti a una forte tutela. Una terza area è finalizzata al recupero e ed alla ricostituzione degli aspetti naturalistici e del paesaggio rurale ed è sottoposta ad un controllo delle attività produttive ed edilizie. L’ultima area ( la quarta) è definita preparco ed ha la finalità di proteggere con un controllo sulle attività e l’ambiente, le zone più importanti del Parco.

Murgia Timone  Matera S. Maria della VAglia 

Nel 2005 il Parco ha ottenuto la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 ed ha avviato le procedure per l’adesione al regolamento di certificazione dell’Unione Europea, EMAS.

Dall’anno 2000 il Parco è dotato di una struttura tecnica addetta alla progettazione di interventi di tutela e valorizzazione e di uffici preposti alla realizzazione delle attività di ricerca, studio e promozione sull’area protetta.

La vigilanza ambientale sull’area protetta è esercitata con l’Ufficio Tecnico del Parco, i Guardia Parco e con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato (polizia dipendente dal Ministero dell’Agricoltura ). La vigilanza riguarda le attività agricole e la pastorizia, la protezione delle aree boscate, verdi e della fauna ed il rischio di incendio che nel periodo estivo è molto alto. E’esercitato il controllo sulle attività edilizie e sulla conservazione del patrimonio storico ed architettonico e archeologico.

La valorizzazione delle produzioni  agricole tipiche dell’area protetta è realizzata con eventi che presentano i prodotti ma soprattutto con la promozione delle produzioni più pregiate. Sono stati redatti disciplinari per le produzioni tipiche di carne, uva da vino, olive e olio. Gli operatori agricoli possono utilizzare il marchio dei prodotti tipici del Parco. Nel 2005, il Parco ha sottoscritto con il Ministero dell’Agricoltura un “ Accordo di Programma “ per sostenere le attività agricole ed il turismo all’interno dell’area protetta.

Montescaglioso: prodotti tipici nel Parco  In vino veritas: concerto

Sulle specificità dell’ambiente naturalistico e del patrimonio storico della Murgia, il Parco realizza attività di ricerca che poi producono le informazioni necessarie per le azioni di tutela e valorizzazione. E’ stato realizzato il catalogo della flora del Parco; è in completamento il catalogo relativo all’ entomologia ed è stato avviato il censimento sulla fauna del Parco. E’ stato pubblicato il catalogo delle masserie (antichi insediamenti agricoli) esistenti nell’area protetta ed è in completamento il SITA (Sistema Informatico Territoriale Ambientale) che gestisce la catalogazione del patrimonio rupestre e il collocamento sul territorio delle chiese in grotta realizzato con il GPS, il controllo delle coperture boschive e delle trasformazioni in atto sul territorio.

Per promuovere l’area protetta e diffondere la consapevolezza nelle comunità locali sullo sviluppo sostenibile, il Parco realizza una lunga serie di eventi culturali organizzati in un calendario di iniziative intitolato “ Parco Murgia Festival “. Nel programma sono presenti iniziative organizzate direttamente dal Parco ma anche dalle associazioni locali e da altri enti pubblici. Gli eventi più importanti sono i programmi di escursione nel Parco e nella Regione; convegni e seminari di studi; i riti e le tradizioni religiose e popolari di Matera e Montescaglioso; animazione teatrale e musicale realizzate nelle grotte; iniziative per la conoscenza delle produzioni gastronomiche tipiche.

I servizi di accoglienza dei turisti sono gestiti con le informazione veicolate dal sito web del Parco e con le guide turistiche ed escursionistiche autorizzate per le quali il Parco organizza periodicamente corsi di aggiornamento professionale.

Matera S. Maria della Vaglia   Lungo il sentiero Matera - Montescaglioso

La comunicazione e la informazione del Parco sono attuate con un sito web, uno dei più visitati della Basilicata, news letter, mailing-list ed una serie di pubblicazioni a stampa. Info@Parcomurgia è una rivista distribuita gratuitamente con notizie su eventi ed iniziative. I “ Quaderni del Parco “ sono pubblicazioni dedicate a temi specifici quali il patrimonio demoantropologico, i rapaci del Parco, le emergenze ambientali, la civiltà contadina.   

Il Parco ha la sede operativa nei Sassi di Matera ma gestisce strutture presenti sul territorio quali i Centri Visita ed i Centri di Educazione Ambientale. A Matera sulla Murgia Timone, in un’antico insediamento rurale ha sede il Centro di Educazione Ambientale di Matera. La struttura realizza progetti educativi nell’area del Parco ed a Matera. Accoglie scuole e visitatori sulla Murgia e fornisce servizi e progettazioni all’Ente Parco. A Montescaglioso il Centro di Educazione Ambientale ha sede in un monastero del centro storico. Svolge attività educative per la comunità locale e ricerche sul patrimonio rupestre della Basilicata. I due CEA del Parco Murgia sono gestiti da cooperative e sono inseriti in una rete regionale finalizzata allo sviluppo dell’educazione alla sostenibilità. Nei prossimi anni il Parco realizzerà alcuni Centri Visita collocati nei punti di accesso più importanti all’area protetta.

Cappero  Fioritura del perastro  Fioritura scilla

L’Ente Parco è anche impegnato nella realizzazione di attività transnazionali sul tema della tutela ambientale e del patrimonio culturale. Con università della Grecia e di Cipro ha avviato un progetto sostenuto da risorse dell’Unione Europea dedicato alla conoscenza del patrimonio storico-artistico bizantino del mediterraneo. Sempre con università della Grecia è impegnato in un progetto sul tema della sicurezza del patrimonio rupestre e con altri partner europei ha avviato un’attività di scambi internazionali sul tema delle risorse idriche. Con l’Unione Europea è in corso la realizzazione di un progetto LIFE Natura dedicato al ripristino delle coperture boschive in aree danneggiate da incendi.

 


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