Itinerari rupestri del Bradano.

Titolo: Itinerari rupestri del Bradano.

Pagine 34, con 48 foto a colori, 7 grafici. Distribuzione gratuita a cura del GAL Bradanica.

 

Una pubblicazione realizzata per il GAL Bradanica, nell’ambito del programma comunitario LEDEAR Plus. Lo stampato presenta i circuiti rupestri dei sei comuni del consorzio GAL Bradanica: Grassano, Grottole, Irsina, Miglionico, Montescaglioso, Pomarico. La finalità è articolare ed arricchire l’offerta turistica dell’area collinare del materano, collegando la possibilità di fruizione del territorio ai flussi turistici che interessano i Sassi e la città capoluogo. La pubblicazione è stata preceduta da un’attenta ricognizione del territorio che ha permesso di segnalare una serie di siti anche sconosciuti. Per ogni paese è presentata un’ampia scheda con testi, foto e grafici che illustrano gli insediamenti rupestri dei singoli comuni. A Grassano i cosiddetti “ Cinti “, l’imponente sistema rupestre urbano che si sviluppa ai margini del centro storico e che trova menzione nel “ Cristo si è fermato “ ad Eboli di Levi oltre che in un dipinto dell’artista piemontese. Grottole conserva il vasto sistema di cantine – grotte scavato ai piedi della collina su cui sorge il centro storico e che ha finito per dare lo stesso toponimo al paese. Sempre nei pressi di Grottole alcuni insediamenti agropastorali in grotta e soprattutto l’inedita chiesa di S. Tommaso affiancato da grotte con all’interno una sorgente d’acqua. Per Irsina la pubblicazione presenta l’itinerario delle cantine scavate nei palazzi nobiliari del paese; la chiesa rupestre inedita di S. Lucia con due affreschi databili al secolo XV ed infine l’imponente “ bottino “, ovvero acquedotto scavato nella roccia ( circa 150 metri) sulla via per Gravina che già attira numerosi visitatori. Montescaglioso è il paese del GAL che conserva gli insediamenti rupestri più vasti: il circuito rupestre scavato intorno all’abbazia di S. Angelo, le tufare di Murgia S. Andrea e ben sei chiese rupestri nell’area della Madonna della Murgia. Gli insediamenti rupestri di Pomarico si concentrano nel rione Castello, ove numerose grotte scavate nei pendii del centro storico conservano strutture ipogee per il vino ma anche per la molitura delle olive e la produzione di olio.


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