Molte delle attività realizzate dal CEA con le scuole e gli adulti, si basano sulla possibilità di conoscere il territorio utilizzando una rete di antichi sentieri agevoli e sicuri. Lungo tali percorsi è possibile osservare e studiare aspetti significativi della storia geologica del territorio, manufatti caratteristici della cultura materiale, gli elementi tipici della flora locale e, con un po’ di fortuna, effettuare anche avvistamenti di animali e avifauna.
A Difesa S. Biagio le osservazioni sono realizzate lungo un sentiero ad anello di circa due km. E’un percorso nella macchia mediterranea con affacci spettacolari su alcuni dei più grandi calanchi del materano. Al termine del sentiero la cappella di S. Biagio funziona da base di appoggio per le attività.
Nella Murgia S. Andrea la disponibilità di alcuni proprietari, dipendentemente dalle lavorazioni agricole in corso, permette di usare un sentiero di oltre 3 km per osservare gli elementi più significativi della flora del Parco, uliveti centenari, le cisterne per la raccolta dell’acqua, i caciolai per la produzione di formaggi ed alcuni insediamenti rupestri.
Presso Parco dei Monaci a Matera, le esperienze si svolgono lungo un percorso che tocca un’antica grancia dell’abbazia di Montescaglioso e da qui giunge, utilizzando il tracciato della ex Ferrovia Calabro Lucana al guado sulla Gravina della Masseria Passarelli ove è possibile avvicinarsi al torrente in tutta sicurezza per effettuare osservazioni sull’acqua e le aree umide.
In Contrada La Vaglia, nel Parco delle Sculture allestito dallo scultore Antonio Paradiso, un suggestivo percorso all’interno di una tufara dismessa tra gigantesche sculture in pietra calcarea e metallo, ma anche la storia geologica della Murgia e un insediamento neolitico con spettacolari affacci sulla Gravina.
Dalla periferia di Montescaglioso è possibile accedere al sentiero di Pineta Bocche di Mezzo ove trascorrere l’intera mattinata dedicandola allo studio della flora in un’area rimboschita da molti decenni. Da qui si rientra in paese utilizzando l’antico tratturo che conduce a Porta S. Angelo dove la visita prosegue nelle grotte scavate per conservare il vino.
Le attività lungo i sentieri, per l’utenza di Montescaglioso e per l’utenza esterna, sono sempre realizzate con con gli operatori del CEA o con i collaboratori delle strutture collegate.