martedì 19 Novembre 2024

Quanti fantasmi?

Vi siete mai chiesti paseggiando nel deserto di via Indipendenza nelle fredde serate invernali o in piaza Mianulli nei caldi e affollati giorni di agosto come potrebbe essere il nostro amato paesello se tutti i montesi effettivi vivessero a Monte tutto l’anno?
La nostra economia, la qualità della vita, qualità e quantità di eventi organizzati e mille altre cose sarebbero le stesse?
In teoria all’anagrafe siamo diecimila residenti? Ma quanti fantasmi dovremmo aggiungere a questo numero? Quanti sono fuori ormai da anni? Quanti non torneranno mai più?

Oggi per caso mi sono ritrovato per le mani la foto di classe della mia terza media, la mitica (almeno per me) IIIa F dell’anno 1988-89. Faccio mente locale, cerco di realizzare dove sono finiti tutti e cosa scopro….
 

IIIa F 1988-89IIIa F 1988-89

 
Togliendo i prof (in grigio) e contando i reali residenti (in verde) e quelli che ormai vivono Montescaglioso solo pochi giorni all’anno (in rosso) si fa presto un triste calcolo: 8 persone su 19 di quella classe non vivono a Montescaglioso, non portano ricchezza a Montescagliosco, non contribuiscono alla crescita di Montescaglioso, non godono di una famiglia vicina a Montescaglioso.
8/19 ben il 42%, quasi la metà!!!!

Invito tutti a fare un lavoro simile…. realizziamo una statistica parziale! Parliamone.


Commenti da Facebook

38 Commenti

  1. Cinzia

    Bella gatta da pelare, Ciffo! Complimenti!
    Dunque, risalire alle mie foto delle scuole medie è un po’ difficile. Perciò la mia statistica veloce veloce riguarda i numeri in rubrica sul mio cellulare!
    Su 45 montesi DOC, 19 vivono fuori Monte per motivi di lavoro e/o perchè hanno deciso di cambiare “aria”. Non sono inclusi gli studenti universitari che mi auguro un giorno decideranno di rimanere qui.
    La domanda che mi pongo, adesso, visto che il sito è frequentato anche da tanta gente che risiede fuori Montescaglioso, è questa: se si escludono i famigerati motivi di lavoro (causa di forza maggiore), perchè si sceglie di vivere lontano da Monte? E’ davvero un paese che sta così stretto? Perchè?

  2. Willianpoe

    A mio avviso è una conseguenza inevitabile dell’offerta striminzita di stimoli che il micromondo montescaglioso offre. Ovviamente quello che c’è fuori affascina i ragazzi, li affascina soprattutto l’immagine di se stessi proiettati in diverse realtà molto più stimolanti…Realtà che possiamo chiamare Bologna, Roma, Parma , Milano. Realtà. La Realtà dei fatti qui a Montescaglioso è ben definita, festività=movimento,lieve crescita economica,stimoli. Non festività=appiattimento,ridondanza di situazioni,assenza di stimoli. Molti di voi diranno che bisogna crearseli gli stimoli, anziche piangersi addosso, sono daccordo

    solo in parte. Per creare degli stimoli abbiamo bisogno di strumenti!!! Il vero problema sono gli strumenti. Questo sito è un ottimo strumento, ma da solo non basta.

    1. titus

      Ricordo che nella mia classe delle medie eravamo in 16..
      un terzo della mia classe è andato via…
      non risiede più a monte.
      Credo che ha determinato ciò la mancanza di lavoro o le scarse opportunità, per gli studi fatti quindi hanno deciso trasferirsi dove hanno fatto l’università alcuni.
      Ma oltre la mia classe, anche moltissimi miei amici, oramai non risiedono più a monte.

    2. falco

      Anch’ io, “qualche” anno prima ho frequentato la mitica III F ( allora era III F mista).

      Penso sia stato il primo anno del corso F, dove si sperimentava la classe mista.

      Anch’io posseggo ancora  la foto di gruppo, se ben qualche decennio prima, scattata allo stesso posto di quella di admin.

      Anch’io ho cercato di contare il numero dei miei compagni di scuola, ma è passato troppo tempo e di molti, ormai, ho perso completamente le tracce e sinceramente non saprei se questi risiedono o meno a monte.

      Guardandola, Qualcuno, addirittura oimè, è passato ad altra vita.

      Però sono certo di una cosa, che il fenomeno sia naturale ed inevitabile, perchè man mano che si cresce, non solo di anni e di volume, i confini del paesello diventano sempre più stretti.

      Oggi, fortunatamente, Voi giovani siete sempre di più ad intraprendere e a completare gli studi, avete la fortuna di andare a studiare fuori, allargate gli orizzonti oltre alla mente e quindi, direi, diventa fondamentale rimanere oppure andare a cercare posti  più consoni alle vostre esigenze e che il paesello in maniera naturale non può più offrire.

      Poi vi fidanzate pure e fate tombola. Il pesello solo per:

      Natale = cartagghiat e p:rcidd;

      Pasqua= c:lomm;

      Sandroucc= Past u furn e mar.

      E COME DISSE QUELLO ” ci s’è vist s’è vist”.

       

       

       

       

       

         

       

  3. michela

    He!Caro Ciffo, tocchi un argomento che mi sta dilaniando in questo periodo… restare o andare? Stare tra i verdi o tra i rossi?
    Cominciare ad impegnarsi qui o pensare a qualcosa di nuovo in qualche altra città?
    Bel dilemma.
    In realtà io vorrei rimanere e probabilmente molti di quelli che vanno via vorrebbero farlo, ma tutto sarebbe più semplice se il paese fosse come possiamo solo immaginarlo, cioè sempre come se fosse vacanza, ma non è così. tu stesso l’ultima volta che ci sei stato avrai avvertito il gelo delle serate invernali sul corso… il fatto è che le piccole realtà ci sono, ci sono nuovi entusiasmi, ma è come se non riuscissimo a comunicarceli l’un l’altro, c’è qualcosa che non funziona bene e in questi giorni mi sto chiedendo seriamente dove sia il problema.
    Bhà!
    Natale è vicino la gente ritornerà e ci illuderemo che le cose si possano cambiare.. bhò!oggi sono troppo pessimista..
    topobiche_81

  4. lazarum

    se nn si prendono provvedimenti…tra poco a monte ci saranno solo panchine vuote ed anziani in piazza roma.è sconfortante ma è la realtà…
    i nostri politici dicono a parole di “spendere e spandere” per la popolazione ma in realtà si occupano di sistemare i pripri fedelissimi, parenti e consociati, con la terribile faccia tosta di parlare di un momento di austerità di crisi diffusa,quando gli conviene e di mercato in ripresa quando ne hanno convenienza, se i prezzi nn fossero impazziti al rialzo ci si potrebbe arrangiare con poco ma allo stato attuale delle cose se non si hanno genitori che finanziano ed intevengono a compensare gli esigui stipendi starsene fuori casa è molto difficle, ci risiamo siamo ancora qui a parlare della crisi delle cose che nn vanno ma nessuno muove un dito dunque come buona tradizone non sappia la destra quello che fa la sinistra, non la smetterò mai di puntare il dito contro i nostri governanti ed alzerò la voce verso ha la faccia tosta di parlare di progresso e gozzoviglia attingendo e rubando risorse dal nostro fututro. questo è un muro di gomma che nn si riesce a sfondare. passeggiare nel corso di monte? solo ragazzini la fascia 30-40 scomparsa-emigrata. non tutti possono contare sugli intrallazzi e gli ammanicamenti non tutti posso cpnatre su grasse pensioni come dicevano gli antichi “chi vuole va chi non vuole manda”.Ricordatevi del voto l’unica arma della nostra democrazia, ultimo baluardo della libertà civile, un classe politica non va premiata in base ad un credo ideologico ma in base alle cose realizzate, come direbbe palmiro cangini “fatti non pugnette”
    insisto e non la smetto anzi sottolineo la logica clientelare del lavoro a montescaglioso ed in basilicata…facciamo la guerra degli straccioni
    mentre i forti continuano a comprare. Il mio J’accuse nn si limita
    ad uno sterile piagnisteo è lo sdegno nei confronti di chi ci vuole pracari a vita. che fine hanno fatto i montesi? chi poteva con dignità si trovato lavoro fuori dal porcile. un nota di merito va a chi nostante tutto riesce a farsi strada nella nostra triste e strerile realtà locale…ma si devono avere qualità che rasentano il sublime…stendiamo un “vello” pietoso magari d’oro
    mi rendo conto che questo post è utile come un brufolo sul fondoschiena
    ciaoz a tutti

    1. falco

      Dissento da lazarum in tutto e per tutto quello che dice, in quanto è un discorso, secondo me, troppo vittimistico e semplicistico.

      Ossia bastonare a destra e a manca.(il famoso lanciatore di giavellotto giapponese a chi cojo cojo)

      Mi sarei aspettato invece sentire(leggere) che i giovani hanno presentato, richieste di qualsiasi genere, con i presenti titoli di studio, curriculum e quant’altro e sono stati cestinati perchè non collusi col potere o non schierato.

      Questo lo accetto e sò che esiste, anche.

      Quando si parla invece nella maniera di lazarum, egli lascia intendere che tutto è a puttane (scusate il termine). Non penso sia tutto così. Quasi quasi mi fate pensare che invece di darvi da fare, con quei discorsi, aspettiate che qualcuno vi venga a prendere per le orecchie dal letto dove dormite.

      Suggerirei, per chi è veramente interessato a guardarsi, ogni tanto, il sito della regione basilicata.

      Con questo non dico che si risolvono i problemi, però porca miseria bisogna anche un pò reagire e non aspettarsi la manna dal cielo. Muoversi, darsi da fare.

      suggerisco:

       http://www.basilicatanet.it/novitahome/patto%20giovani/patto_giovani.htm

       

      1. ciffo

        Falco voglio raccontarti una mia piccola esperienza, tra l’altro molto recente. Saprai che un mese fa è scaduto il bando sui piccoli sussidi. Ottimo bando, ho consigliato a molti miei amici di prendere al volo l’occasione… e ti dirò…. devo darti ragione. Tutti a dire “si, vediamo, mi informo”… ma poi NADA, neanche hanno presentato la domanda! Conclusione mia? Sempre il pieno di chiacchiere ma fatti pochi. Il sogno del posto fisso è forse troppo allettante per essere scambiato con la possibilità di un lavoro duro e senza sicurezze.
        C’è però il rovescio della medaglia!
        Il bando era rivolto anche al terzo settore, cooperative, organizzazioni di volontariato ma anche alle APS (associazioni di promozione sociale). Primo controsenso. A che serve un bando per le APS lucane se in Basilicata le APS di fatto non possono esistere visto che non è mai stato istituito un registro regionale delle APS l’iscrizione al quale è condizione necessaria per accedere ai bandi pubblici?
        Supponendo che l’ostacolo fosse aggirabile in qualche modo e avendo voglia con gli altri di monte.net di mettere su proprio un’APS chiamo il numero verde messo a disposizione per le info. La gentile signorina mi risponde: “Appiesss cheeee????” e io… guardi… se legge là.. vedrà che… ecc., ecc…. E lei: “no guardi… non so risponderle. Provi a chiamare sviluppo italia. Le do il numero ufficiale. Però lì non rispondono mai.” E io: “e che me lo da a fare allora?”. Lei: “Lo so… in tanti richiamano perchè quel numero suona a vuoto e parte la segreteria. Senta faccia così. Provi a quest’altro numero. Sono proprio gli uffici.”
        Inutile dire che per 2gg consecutivi nessuno ha mai risposto ad entrambi i numeri. Mi ricordo allora che sul sito erano indicati centri di assistenza sparsi nei principali paesi della regione. Contatto allora uno dei responsabili del centro di Montescaglioso. A una settimana dalla scadenza del bando non avevano ancora ricevuto neanke un documento ufficiale del bando stesso. Figuriamoci rispondere a domande strane!!!!
        Ora io mi chiedo. Io, che lavoro da anni, ho una piccola esperienza di bandi e simili, ho studiato, credo di avere una cultura minima…. non ci sono riuscito. Un povero cristo con solo la terza media ci sarebbe riuscito?
        Spero proprio di essere io l’inetto e che la conclusione a cui sono arrivato, cioè che sti bandi sono fatti sempre e solo per gli eletti, sia la mia ennesima cantonata.

      2. vince_ditaranto

        Caro Falco, voli basso davvero……non capisco perchè continui ad arrampicarti sugli specchi del “….dobbiamo impegnarci in prima persona…..dobbiamo darci da fare…” e cose del genere!!!! Capisco benissimo la tua buona fede, ma sono davvero discorsi populistici…non ci casca più nessuno!!! Ciffo ti ha subito sbattuto sul “tavolo” della discussione dei dati, dei fatti incontrovertibili, a cui puoi davvero aggiungere poco!!!!! E volendo la lista potrebbere davvero essere lunga….!!!
        Quindi l’unica soluzione è “STERMINARE” (politicamente s’intende) la attuale classe politica (tutti, destra e sinistra), sperando che degli uomini nuovi, davvero nuovi, possano ribaltare la situazione! Altre soluzioni, sinceramente, non ne vedo!
        Solo allora ha senso iniziare a parlare di darci da fare, rimboccarci le maniche ecc ecc….
        Buon fine settimana a tutti

      3. lazarum

        la manna dal cielo lasciamola al popolo ebraico in marcia con mosè nel deserto ok? personalmente nn mi ritengo vittima di nessun sopruso tanto meno ritengo di essere stato semplicistico…ritengo che il tuo reply al mio post sia intriso di congetture fatte in case un po tipiche di quella mentalità partitica (ricordi?) la citavo nel mio post semplicistico, le vere vittime a cui dovesti rivolgerti sono i padri di famiglia che sono costretti ad elemosinare il lavoro sottoponendosi all’umiliante trafila del “favore” e dello scambio…
        sai di che parlo? credo di si… francamente l’ottismo lasciamolo a gianni
        (cfr. L’ottimismo è il profumo della vita). In quanto a prendere per le orecchie dal letto…è quanto meno ridicolo che tu lo dica di gente che sa stare in piedi da sola e dal prorpio letto si alza ogni mattina per andare a guadagnarsi da vivere in modo faticoso ma onesto…se mai dovresti rivolgerti a chi si fa bello spendendo i soldi di mammà a papà…non trovi?
        il tuo invito ad alzarsi e darsi da fare è ridicolo, fuori luogo e del tutto decentrato rispetto alla replica che hai creduto di fare al mio post, condividi?
        che facciamo ci invitiamo a vicenda? credo che sia banale e suona un po come armiamoci e partite, ne convieni? concludo dicendo che inquanto falco dovresti tenatre di volare più alto.
        dissentire è democratico, farfugliare è tediante.
        mi aspetto una replica un po più sostanziosa e meno “semplicistica…” bhà.
        ti saluto cordialmente nn ti offendere ma francamente darmi del vittimista
        denota la tua inacapacità nella compresione del testo..consiglio “grammatica italiana” ed “impariamo a leggere” ed. garzanti volume2 e 3
        ok?
        ninete di personale tranne i sillogismi.

        1. admin

          Laz mi sa hai un pò esagerato nei toni. Da te proprio non me lo aspettavo! Non credo proprio falco facesse un discorso personale mentre tu si… ne dai la certezza x i toni che usi. E cavolo! non cadiamo tutti ogni volta nelle sterili polemiche. Ti ha scritto che dissente e tu scrivi le tue ragioni! STOP! (Discorso che estendo al guestbook)
          Se non riusciamo a rispettarci su un forum come pretendiamo di che altri lo facciano nella realtà?

          1. lazarum

            accetto la censura ma rileggi il post di falco
            credo che invece sia andato abbastanza sul personale nn trovi?è velato ma diretto per quel che mi riguarda trovo ragionevole aver risposto con toni aspri…dare del vittimista e dire semplicistico, (tirare le orecchie!?…) ho replicato come ritenevo opportuno ho espresso una opinione nn sono stato scurrile, ho argomentato con criterio, usando la logica del paradosso e consigliando letture adeguate, sterile polemica…chi io?il commento sul guest lo potevo risparmiare ok ma il reply al suo post prorpio no. il confronto è aperto.
            forse nn li ho ancora digerito il polpettone…puf..burp!

          2. falco

               SONO SEMPLICEMENTE SCONCERTATO DALLA VIOLENZA CON CUI SI VIENE ATTACCATI PER AVER SEMPLICEMENTE ESPRESSO IL PRPRIO PARERE.

            QUESTO  MI DIMOSTRA SOLO UNA COSA:

            SIAMO POCO ABITUATI A DISCUTERE E A RISPETTARE GLI ALTRI.

            MI APPELLO ED INVITO TUTTI COLORO CHE PASSERANNO PER QUESTA DISCUSSIONE A LEGGERE I MIEI INTERVENTI. SE POSSIBILE VORREI SAPERE SE HO ATTACCATO PERSONALMENTE IL SIGNORE.

             

  5. For Peace

    Ciao Ragazzi,  

    Caro Ciffo metti sul piatto sempre argomenti interessanti, non posso fare a meno di  elogiarti, ebbè quì la faccenda mi tocca anche da vicino e devo dire la mia visto che vivo a Nord-Est Italia per lavoro, intanto sono daccordo sia con Lazzarum che con Falco, e si stranamente si.

    Viviamo in un paese che ha avuto ed ancora ha ricchezze sterminate ed abbandonate a se stesse.

    Scusatemi se sbaglio ma trovatemi altri paessi con 17000 ettari di competenza territoriale circa, una distribuzione della proprietà abbastanza equa, un patrimonio munumentale simile, seconda di due città di un parco regionale, un patrimonio edilizio di portata sconsiderata, paese parte della regione definita “texas d’europa”, il piu’ vicino paese della provincia di Matera, e non finirei, aiutatemi voi, non ci mancano neanche i santi in paradiso.

    Perchè siamo costretti a partire?

    Secondo me è mancato il passaggio generazionale nelle aziende, chi vuole fare impresa non ha alcun aiuto, provate ad andare in banca con un piano d’impresa,

    il lavoro dipendente pubblico è per pochi eletti, di lavoro dipendente nel privato ce n’ è poco oppure il dipendente viene trattato male, le politiche per lo sviluppo: regionali e nazionali per il sud, erano, sono state e sono tuttora sbagliate.

    Conseguenza, siamo come tanti topolini inseguiti che scappano impazziti alla ricerca di una via d’uscita, purtroppo abbiamo anche il difetto della lucidità, a nord oppure all’estero, dove ci insegnano a sentirci liberi riusciamo ad apprezzare quello che abbiamo lasciato, ma non riusciamo a spiegarci perche non ne possiamo godere.

    E’ davvero triste vivere in questa situazione.

    Si potrebbe cambiare? Si io mi sto attivando, ma come ha affermato Lazarum ci vuole  fegato, e spesso a ragione chi è fuori non vuole scontrarsi con questa triste realta, non si può mica far sempre i salvatori della patria altrui visto che se  si è propositivi si è spezzati le gambe.

    Parliamone e a presto ragazzi, n’ vdim a Mond .

     

     

  6. ciffo

    Aggiungo un altro dato interessante alla mia piccola statistica. Degli 11 su 19 della mia classe rimasti a Montescaglioso solo uno si è laureato. Ora lavora a Monte e dintorni con contratti a progetto. Al contrario degli 8 su 19 emigrati solo uno NON si è laureato e paradossalmente ha da anni un impiego fisso e ben retribuito.
    Da una prima analisi superficiale direi che la terza F del 1988/89 ha contribuito ben poco alla crescita del paese.
    Chi ha seguito un corso di studi e acquisito competenze particolari non le ha portate indietro (io per primo! Anche se sto tardivamente cercando di mettere una pezza). Se la micro-statistica della mia terza F si estendesse a tutto il paese… bhè siamo messi male.
    Chi dovrebbe portare innovazione? Chi intraprendere nuove strade? Chi aprire quelle menti chiuse? Dovremmo contare su quel 5% che decide di rimanere nonostante tutto?
    Insisto nella mia opinione. E’ questa la chiave di volta del “problema” Montescaglioso. L’emigrazione.

    1. Cinzia

      Ciffo,
      a questo punto, date le domande che (ti) poni, io penso che la patata bollente dovrebbe giocarsela chi se ne è andato via, che le risposte non possono che venire da chi ha lasciato Monte (non si sa se per sempre o solo temporaneamente).
      Michela scrive che è ad un punto cruciale della sua vita: decidere se andare a cercare qualcosa di nuovo fuori o restare e cominciare ad impegnarsi qui.
      Il consiglio – egoistico, per il futuro del nostro paese – che mi sento di darle è di rimanere qui e cominciare ad impegnarsi, perchè chi resta o è rimasto può far ben poco, se l’esodo di braccia e cervelli continua a crearci il deserto intorno.
      E’ vero, parlo io che ho uno stipendio fisso e che forse sono l’eccezione a tutte le regole statistiche (ho cominciato a lavorare ad un mese dalla laurea), però è pur vero che se qui rimango solo io e le pochissime mosche bianche come me, la battaglia è persa in partenza…
      Ciffo, io penso che gente in gamba come te e come tanti altri che contribuiscono ad accrescere l’economia settentrionale, potrebbe essere la “chiave di volta” per questa nostra triste realtà.
      Questo non vuole essere un discorso semplicistico (e prego chi legge di non vederci della sufficienza CHE NON C’E’), ma mi fa rabbia pensare che le nostre tante risorse (intellettive e manuali) vadano ad ingrassare i prodotti lordi altrui. La gratificazione economica sarà anche interessante per il soggetto in questione, ma quanto è pesante la controparte, il “prezzo” da pagare in termini di possibilità di sviluppo locale, di innovazione, di cambiamento? Non discuto della scelta di chi in piena libertà, decide di andarsene a cercare una vita diversa. Ognuno è libero di fare quello che vuole.
      Ma il fatto che tu, Ciffo, o chi per te, abbia ripreso in mano quella foto delle scuole medie ed abbia fatto quella triste statistica, mi fa capire che in qualche modo esiste in chi ha deciso di andarsene un senso di “responsabilità”, di legame stretto con la propria terra d’origine.
      A dispetto, spero, di tutti i fatti e misfatti, di tutto il marcio che c’è dietro le facce ammiccanti dai manifesti elettorali.

    2. erredi
      Caro Ciffo devo ancora una volta farti i miei complimenti per l’ennesimo azzeccato e scottante argomento che riesci a toccare.Mi complimento soprattutto per il modo utilizzato ovvero “dati alla mano” per dire una cosa verissima ovvero:si ritorna a Monte solo dopo tanta gavetta oppure perchè fuori di meglio non c’è.
      Come sai conosco abbastanza bene la realtà del nord-est (che lavora,che produce e paga le tasse…come direbbe qualcuno)con cui ho avuto a che fare per diversi motivi in primis quelli sentimentali.A mio parere il problema del nostro meridione e specificatamente della nostra amata Lucania sta nel fatto che il cittadino è ad ogni costo subordinato alla Politica e non viceversa.Mi spiego meglio, sperando di non dare la cattiva impressione di essere nordista o leghista.Vi invito a riflettere tutti, sui motivi per cui nel famoso nord-est sia nata la Lega.La gente che aveva bisogno di lavorare era stanca di bussare alla porta di questo o quel politico e comunque la politica in se non era in grado di assolvere alle richieste concrete della gente comune(strade,servizi, ecc…)Le cose concrete!!!!Come più volte ho sentito dire dalla gente del luogo…le cose che mi servono perchè io possa produrre…Del burocratese loro se ne infischiano. Ora non so se sia riuscita nella missione…sta di fatto che è diventato un partito nato dal popolo per le esigenze del popolo. Tutto questo per dire una sola cosa, cioè che se la “spinta” non nascerà da noi popolo sul modello leghista, se continueremo ad accettare i contentini di questo o quello, se continueremo ad accettare l’assistenzialismo come unica fonte di sviluppo…continuermo solo ad essere quello che siamo da sempre.Tutto ciò si ripercuote ovviamente nello sviluppo e quindi nel lavoro. Poichè purtroppo (o per fortuna) le risposte alla richiesta lavoro continua a darle sempre il nord siamo costretti tutti a fare gli emigranti.In pratica dagli anni 50 ad oggi non è cambiato molto, forse si, prima si andava in treno con la valigia di cartone, oggi invece si va anche in macchina e con le samsonite.Sono oramai esausto di vedere in televisione continui sprechi,sovvenzioni stati che devono servire per la collettività ma che finiscono puntualmente nlle tasche di questo o quel politico…Ma basta…è ora di dare delle risposte alla gente!!!
  7. Raf

    Statistica molto significativa ciffo !!!!!!!
    Vorrei fare però delle osservazioni sulle cause dello spopolamento. Molti di voi stanno insistendo sulla mancanza di lavoro (nei termini discussi), che è sicuramente un elemento determinante.
    Non bisogna però trascurare che monte si svuota gia della fascia di età dai 19-20 anni in su.
    Al momento della scelta universitaria. credo che la maggiorparte dei ragazzi scelga di andare fuori. (escludo Bari)
    Credo di non sbagliarmi se penso che la maggiorparte di loro (liberissimi di farlo) scelga – a parità di facoltà – la città che più li piace. Non certo pensando al lavoro.
    Poi al momento di tornare in patria c’è chi non trova effettivamente lavoro giù e chi dopo essersi ambientato in un certo ambiente “preferisce” non tornare.
    Vi chiedo
    1) Secondo voi questa percentuale di persne è rilevante ?
    2) E’ un effetto circolare: più non si torna più cala la voglia di tornare ?
    3) Quanti di quelli che stanno fuori – a parità di lavoro -tornerebbero a monte realmente ?

    Faccio questa cons. non a caso. Se notate in estate il periodo in cui si ha il picco dei rientri si stringe sempre più verso la settimana d’ sand rocc. mentre prima io ricordo movimento gia a fine luglio.
    Non la leggete come una tendenza a tornare il minimo indispensabile a monte ?
    (per intenderci, personalmente non mi riconosco in questa tendenza)

  8. LomFra

    Il sondaggio di felix ha assunto un trend sempre maggiore negli anni, tant’è che nella mia vecchia classe, la percentuale di quelli che sono partiti supera la metà!

     

    Il discorso è molto complesso, alla mia età è facile scegliere una città, farsi l’esperienza universitaria (o lavorativa), molte volte, alle o sulle spalle dei propri genitori e poi dire, a Monte cosa ci torno a fare? ormai si è vissuto per 5 e più anni fuori, si è passato dei giorni determinanti della propria vita in un certo modo, si è fatto un certo tipo di amcizie, e ritornare alle abitudini montesi è sempre più difficile soprattutto quando si viene viziati dall’università!

     

    ‘Accade però che, ciò che di bello c’è fuori si rivela molte volte, e forse troppo tardi, essere effimero e insoddisfacente, accade che poi ad una certa età si vuole tornare, ma ormai, si è messa su famiglia, si ha un lavoro, così si aspetta la pensione e ci si accorge che, il posto dove si è emigrati non è la prorpia terra, allora si vuole tornare davvero, si prende casa a monte, ma anche lì ti accorgi che non è più la tua città, così l’emigrante diventa l’uomo senza patria!’

     E’ una storia un pò esasperata, ma è la realtà di un mio parente, il quale, ha abbandonato monte per FAME! Erano altri tempi!

     Ma oggi non si abbandona di certo monte per fame! Potremmo decidere tutti di restare e le possibilità sarebbero relativamente infinite, la legge italiana tutela e promuove la libertà d’impresa, a questo punto dobbiamo dedurre che manca la mentalità imprenditoriale, questo è (storicamente) in parte vero, coloro che avrebbero le possibilità di investire molte volte sono legati a logiche perverse del “soldo sotto al mattone”, ci si aggiungono una classe politica clientelare e schiavizzatrice, che non ha nessun interesse alla creazione di molti posti di lavoro privati! Perchè appunto vive di clientele! Inoltre la tv ci dà dei modelli, degli stili di vita che non corrispondono per molti aspetti a quelli lucani!

     

    Ora dal punto di vista di un laureato manca l’occupazione adeguata alla propria prospettiva di posizione sociale, questo perchè le univeristà che abbiamo frequentato ci hanno formato in funzione di posti di lavoro che da noi non esistono! Questa serie di eventi sembra convogliare le nostre giovani menti verso il centro e il nord! Siamo sempre noi, però, a decidere! Se ci fosse anche più comunicazione, i ragazzi potrebbero adottare forme cooperative, e mettere a disposizione le proprie forze nella propria attività di certo con notevoli sacrifici, ma sicuramente più liberi! non può venirci sempre e tutto dall’alto, lasciamo da parte la mentalità assistenzialista e soprattutto facciamoci coraggio, le capacità ci sono… Da noi, è vero che gran parte della colpa cè l’ha la politica, ma associazionismo, forme cooperative, tentativi di libera impresa, nuovi politici non asserviti, non sono forse una forma non violenta di reazione a questa condizione? Corvo parla ironicamente di sterminare la classe politica, sostituiamoci ad essi, perchè a noi giovani non và di fare politica? Ci fà così schifo che non vogliamo farne parte? ma la cosa si può migliorare solo dall’interno! Oggi và di moda parlare di Che Guevara, lotta per l’indipendenza di quel paese, riformismo… ma appunto và di moda solo parlare, chi è che decide davvero di fare il “Che” nella propria regione? O anche partire solo dal proprio comune?

     Chi vuole davvero essere rivoluzionario e propositivo? Vivere una vita senza lottare, per me, è una vita che non vale la pena di essere vissuta!

    Di sicuro se oggi, tutto d’un colpo, i montesi tornassero, si avrebbe una marea di idee, proposte e iniziative in più, utili a costruirci non solo una vita migliore in senso egoistico, ma anche e soprattutto una comunità diversa! Fuori siamo solo un ingranaggio della grande e perfetta macchina funzionante che ci paga in contanti, qui potremmo essere attori in prima persona di un qualcosa che supera l’individuo singolo!

    1. Francy Lomonaco

      LomFra hai chiuso il tuo post con una lucidità “spietata”. La domanda è: siamo sicuri di voler essere “attori” protagonisti di un “fare”, “condottieri” e impresari che generano un “futuro” collettivo?? A me sembra di “no”. Ma una spiegazione possibile credo di averla trovata. Si chiama “fallimento delle “Agenzie educative”, totale assenza di Formazione ad intraprendere e mancanza di cultura del “fare gruppo”.

      La nuova frontiera dell’educazione deve mixare sapientemente teoria e pratica. E’ giunto il momento di parlare (teoria) alle nuove generazioni di “futuro” possibile semplicemente studiando e proponendo sistemi di “valorizzazzione” di quello che abbiamo: Natura, Arte, Agricoltura, Gastronomia. I metodi e la qualità della valorizzazione devono essere ricercati (attività pratica)in quelle realtà imprenditoriali che vantano “lunga esperienza positiva”.

      Il giovane “montese” in questo momento deve mettere in atto una mentalità “giapponese” (vi ricordate i giapponesi in italia con le macchine fotografiche??!!) Montescaglioso ha bisogno di un “ceto” dirigente che ha “vissuto” fuori dal ghetto Montese. Persone che hanno il piacere di accettare la “sfida del Futuro”. Ho una visione prospettica di quello che sarà Montescaglioso fra 10 anni. La racconterò in un’altro post. Buona Domenica a tutti.

    2. Amne20

      Sommo LomFra, concordo appieno con il tuo chiarissimo Post!

      Anch’io sono sia tra coloro “della sez. F”, che tra quelli che da un pò vivono al Nord Ita per studio, prima, e per lavoro, poi.

      Nel tempo trascorso lontano dalla Terramadre più volte mi son posto la domanda: Tornerò?

      Ma certo che si!!!

      Vivere fuori, oltre che una necessità iniziale dovuta a cause di studio o lavoro, non è altro che un arricchimento di esperienze, realtà, gente nuova che aumenta le sfumature delle conoscenze e della vita! Intanto, ciò non toglie che si possa continuare a coltivare realtà parallele tra il posto in cui si vive e Monte! Personalmente, pur vivendo a 800Km dalla MIA terra, cerco di non perdere occasione per portare avanti i progetti delle realtà musicali di cui faccio parte, contribuendo (a modo nostro e nel nostro piccolissimo) a portare in giro la bandiera montese! Ad esempio, qualche giorno fa con l’associazione JAZZING abbiamo ospitato a Matera un noto personaggio del Jazz mondiale! Tra qualche giorno, il 7 cm porteremo il nome AmNeSYA/Montescaglioso a Roma! Sia chiaro, non voglio con ciò fare autocelebrazioni; è solo un esempio di come si possa vivere lontano e non dimenticare la propria terra! Un altro esempio? Un tale detto Ciffo, che dall’altro estremo della Nazione ha realizzato e quotidianamente coltiva il progetto Monte.net! Scusate se è poco! E come lui tanti altri che, nei limiti delle possibilità e pur stando molto lontano, si mantengono ben stretti al cordone ombelicale e contribuiscono al suo sviluppo!

      Certo che se la situazione burocratico-politico-industriale rimanesse identica a quella attuale e le prospettive non cambiassero, l’idea di poter tornare tutti a Monte e contribuire al 100% alla crescita del paese, facendo forza sulle conoscenze acquisite fuori, resterebbe un’utopia!

      Che dire: intanto ognuno faccia quel che può, ricordando sempre chi siamo, da dove veniamo e come vorremmo che fosse la nostra Terramadre.

      Quel che ancora non c’è, se ci crediamo, un giorno ci sarà!

      1. LomFra

        amnetico amne, qui l’unico sommo sei tu, la tua esperienza e quello ke continui a fare da lontano, soprattutto con una prospettiva futura — Dobbiamo molto anke a ciffo e al suo lavoro!

        Modelli da imitare e soprattutto “da tornare” !

         Ho trovato molto significativo l’intervento di pilla77, sarebbe estremamente interessante per la discussione, vedere anke le esperienze di tutti gli altri utenti, i loro stati d’animo senza monte, le loro prospettive, le loro speranze, la loro vita fuori, naturalmente il più sinceri possibile… in fondo vogliamo trarre tutti una piccola crescita da questa discussione! O no?

         pertanto invito tutti a farlo, anke francy lomonaco che ci ha preannunciato un suo post profetico! 

        E naturalmente caro ciffo m posso fare carico di organizzare la serata in birreria per tutta montenet! Che ne dici?

        Allora a sott a clon d sandrocc?

        Ke fine ha fatto wiseman? questa discussione aspetta solo te, qui ti puoi infiammare!!!  Tongue out 

        ramingo errante

  9. pilla77

    Ciao Ciffo, hai toccato un tema a me molto caro. Sono dieci anni ormai che sono fuori casa, prima per studiare e ora per lavoro. Prima di partire per l’Università, a chi mi dava ormai per dispersa come la maggiorparte di quelli che partivano per non tornare più, rispondevo che SICURAMENTE e senza alcun dubbio sarei tornata per dare il mio contributo alla crescita del paese, della regione, stanca di vedere crescere, grazie a noi, gente del Sud, realtà lontane dalle nostre abitudini e consuetudini, tradizioni e modo di vivere. E in effetti, ho mantenuto in parte il mio proposito. Dopo la laurea sono tornata. Ho lavorato (gratis dal punto di vista economico, ma ben remunerata da quello professionale!) per quasi due anni. Purtroppo, nel mio campo, per poter anadare avanti, oltre la laurea c’è bisogno di specializzarsi in un campo preciso e così, visto che la Basilicata non ha una Facoltà di medicina ma avrebbe la possibilità di sfruttare convenzioni con sedi universitarie (Roma o Bari) mi sono prodigata affinchè si riuscisse a stipulare una convenzione con le suddette strutture e continuare così a lavorare (tra parentesi sottocosto!) a casa. Dopo tante peripezie, e per farla breve, mi viene tranquillamente risposto, con sufficienza e in maniera sbrigativa, che “in questo momento fondi da investire non ci sono” e “studia e vedrai che sicuramente ce la farai” (come se fino ad allora avessi “pettinato le bambole”!!!!!!!!)!…ora sono al Nord, a proseguire il mio percorso professionale, ancora fortemente desiderosa di tornare a casa mia e in perenne conflitto tra la voglia di tornare e le mille difficoltà che dovrei affrontare giù da noi per ottenere solo un centesimo di tutto quello che qui mi viene offerto su un piatto d’argento. Allora mi chiedo: siamo noi,  giovani cervelli montesi, ad essere poco propositivi e attivi o sono i nostri “governanti” (rossi o neri che siano!) a renderci le cose più difficili per rendersi la vita più facile?  Ciao a tutti

  10. lazarum

    “Egregio Signore, Non la conosco e francamente,
    constatato il suo comportamento non muoio dalla voglia di
    farlo.Innanzitutto le scrivo in privato poichè non mi va di far
    sapere a tutti quello che ho da dirle, perchè sento di non dover
    dimostrare nulla a nessuno e non voglio annoiare gli utenti e ospiti di
    questi botta e risposta sterili ed inutili per la discussione
    comune.Come prima cosa posso tranquillamente comunicarle che è un
    gran maleducato non conoscendo per nulla quali siano le buone
    maniere.Presuntuosi come lei ne ho conosciuti a bizzeffe(guardi il
    vocabolario se è corretto).Lei si arroga il diritto e non ne ha
    facoltà, di rivolgersi a persone che non conosce in maniera scortese e
    irrispettosa.Ho constatato che conosce i titoli di testi di
    grammatica, bè le consiglio di andare oltre la copertina, poichè credo
    che ne abbia proprio bisogno.Credo che sia proprio ad
    aver bisogno di imparare a leggere. Lo ha costatato anche il buon
    Ciffo, sempre costretto a sedare scaramucce.Se non lo ha capito,
    le ricordo che nel mio intervento non l’ho mai chiamata direttamente in
    causa. Ho solo sentito il dovere di dissentire (dissentire vuol
    dire non essere d’accordo)dal suo discorso portando, come sono sempre
    abituato a fare, le mie controdeduzioni.Quando parlavo di tirata
    d’orecchie, se non l’ha capito, mi rivolgevo, semplicemente, a tutti quei
    ragazzi che invece di inventarsi qualcosa per poter, perchè nò, aiutare
    la famiglia a tirare la carretta (come d’altronde tu menzioni) aspettano
    che qualcuno a calci in culo (raccomandazione) li indirizzi sulla strada
    del lavoro.   Comizi come i suoi nella mia vita ne ho
    ascoltati a bizzeffe (ha controllato? si dice cosi?) lo ribadisco troppo
    semplice. Se vuole le dò un consiglio, quando si interviene in una
    discussione si può, certamente randellare a destra e a manca, può alzare
    la voce, il dito tutto quello che vuole, ma ae ffinchè essa sia utile,
    costruttiva bisogna cercare di portare una soluzione, altrimenti è solo
    gusto di contraddizione.Lei nei miei confronti ha agito in
    maniera prevenuta ed in malafede per il solo gusto di farlo. Forse voleva
    dimostrare qualcosa a qualcuno. forse non avendo argomentazioni
    valide ha reagito in quella maniera.Deve abituarsi a saper
    ascoltare gli altri. Soprattutto chi la pensa diversamente da
    Lei.Consiglio Lei di rileggersi tutto quello che ho scritto,senza
    pregiudizi e con serenità e vedrà che tutto le ritornerà giusto senza
    sentirsi offeso.Eventualmente, dovesse concordare con me, gradirei
    pubblicamente un suo ravvedimento.Come ultima cosa la pregherei di
    mantere con riserbo questo mio intervento privato.Ricordi che il
    falco vola alto, semmai è la discussione da lei intavolata che vola
    basso.Saluti Cordiali”
    riporto una mail ricevuta da alba 242….secondo voi che cosa vuole dire?
    ciffo che ne dici? abbiamo messo il dito nella nutella?
    giosisco della sua ritrovata e rinnovata capacità di argomentare in modo quasi umano…ma dall’ombra si può dire tutto, xkè signor alba242 non rendi pubblica la tua foto?per quanto mi riguarda potresti essere anche il grande puffo…hai aggiunto un po di pepe al dibattito continuiamo?

      1. lazarum

        scherzo ovviamente!
        una birra nn si nega mai, ma offri tu ok?
        i toni accesi rendono più avvincenti i dibattiti immagino.
        cmq ci sto vada per la birra. in quanto a fare comizi o spot elettorali…lasciamoli fare ad altri, noi siamo quelli che ogni girono devono fare i conti con le bollette e con i buchi nei calzini nn con un cambio di gomme ad una Mercedes oppure ad una Bmw oppure ad una Thesis( le cito tutte così nessuno si offende..o si offendono tutti ok?).la gente comincia ad avere ad avere fame…ed è meglio che i nostri politici comincino a stringerla loro la cinghia…sui loro grassi ventri.
        gli altri facciano che vogliono ma il senso di quello che dico è questo:
        gli intrighi sono sotto gli occhi di tutti, hai letto sicuramente il libro “i cento passi” (marco tullio giordana) ho visto il film oppure ascoltato la canzone dei nomadi, nella vita una scelta la si fa sempre e cmq,anche quando si decide di nn scegliere.
        per la birra va benissimo una rossa doppio malto…in fatto di rosse sono esigente.
        sono stato bravo?
        saluti

        1. LomFra

          m sembra di aver visto scritto la parola birra… sapete ke su tale argomento non posso astenermi, e poi qualkuno mi deve una rossa, a buon lazzaro poke parole!!! Polonio a parte saluti ai birrai birrofili birromani bevitori di birrra

           

          ramingo errante

    1. gbraddi

      Quel canacchione di Ciffo ha defribillato il suo sito e lo ha fatto tornare a vivere dopo qualche settimana di coma vigile. La discussione è molto interessante e permettetemi di dira la mia.
      La mia esperienza di vita nonchè lavorativa dopo il periodo universitario torinese è partita e si è assestata definitivamente a Monte; di questi tempi bisogna esserne veramente fieri. Per me è assolutamente una vittoria aver vicino i familiari, gli amici di sempre, il proprio paese, la propria regione, il proprio clima e lavorare qui. Però non è stato facile e non lo è ancora. Premesso che lavoro da circa 6 anni, non posso dire di avere il massimmo delle gratificazioni professionali ma con l’impegno e l’abnegazione si possono raggiungere livelli insperati e soprattutto senza chiedere grazie a nessuno. Come dice quel sagace di mio fratello, possiamo uscire in giro con la testa alta ed il petto in fuori perchè nessuno si può permettersi di parlare o rinfacciare qualcosa; tutto è stato fatto grazie al sacrificio, all’impegno leale e onesto. Però capisco chi oggi vuole tornare qui dopo la laurea; porto l’esempio di mio fratello, Laurea a Potenza in Ingegneria Ambiente e Territorio con 110/110 e lode e li a sbattere con curriculum a destra e manca, bandi regionali, nazionali. Proprio oggi mi faceva vedere l’ultima richiesta che ha fatto per il Comune di Rionero in Vulture; sapete qual’è il metro di valutazione? Si tratta di un incarico a tempo determinato di tipo fiduciario e la scelta sarà effettuata dal Sindaco leggo testualmente “intuitu personae”.
      Alla fine della fiera avendo già visto qual’è l’andazzo non una volta ma mille volta, perchè come ripeto sempre, u munn va a ammers, il paraculo, mediocre e lecchino, davanti al bar ad aspettare … trova subito lavoro, mentre chi è veramente capace perde tempo alle poste a spedire curriculum. E’ inutile io la penso come Corvo e Lazarum, ditemi quello che volete, io la vedo così!

      1. titus

        Bel quesito…
        Condivido parte dei post che mi hanno preceduto…
        in Particolar modo di Gbraddi, corvo, lazarum….
        Secondo il Mio punto di vista…
        Forse sarà utopico ciò che sto per scrivere…ma…
        ho sempre creduto nella MERITOCRAZIA…ovvero partire tutti dalle stesse possibilità, e poi asseconda delle proprie capacità di potersi affermare in ogni settore economico e sociale della comunità in cui si opera.
        Molte volte fanno passare la meritocrazia come una concorrenza spietata, ma perdere un concorso perchè vinto da una persona più preparata non credo cha faccia male, anzi da stimolo per migliorarsi e progradire.
        Ma perdere un concorso, per un segnalato o raccomandato che ne sa molto ma molto meno di te penso che sia deprimente.( e non aggiungo altro)
        Badate bene ho detto comunità in cui si opera…e a seconda delle proprie capacità…
        Beh credo che è sotto gli occhi di tutti ciò che a cade a diversi livelli nella nostra realta di vita.
        Non importa quali esperienze professionali uno abbia maturato, le competenze con specializzazioni se non ti manda Picone (noto film con G.Giannini)le sacre porte sono chiuse…
        Il sistema della segnalazione o raccomandazione è talmente radicato all’interno della nostra cultura che per noi è ovvio che accada cio.
        Ma ne siamo sicuri????… la normalità di un andazzo non significa che sia lecito o normale.
        Ci sono moltissimi esempi di incarichi o chiamate dirette ad personam se uno si prende la briga di sfogliare un BUR ne troverà diversi Vedi Per semplicità il libro Consulenze d’italia…per esempio la Basilicata…a tal proposito non faccio nessun commento…
        Non so se è più dura restare o partire…
        Io sono rimasto ma…di opportunità serie è concrete ve ne sono pochissime…ed è una vera lotta continua per il lavoro.

  11. Willianpoe

    sono daccordo con tutti voi quando parlate di andare via per motivi universitari, professionali, dettati dall’impotenza della classe politica nel riuscire a sviluppare e stimolare una terra piena di risorse di tutti i tipi. Anche se a mio avviso non avete considerato una motivazione di tipo “filosofico”. Puo accadere che una persona scappi via perchè alla ricerca di se stesso,voglioso di apprendere altre culture,voglioso di vedere materialmente come sia fatto il mondo, considerando il fattore lavorativo e culturale qualcosa di marginale. Questo tipo di persona che va via(a mio avviso) non si fa progetti a lungo termine, non pensa “ritornerò per trasmettere qualcosa al mio paese”. Va via e basta. Mi(vi) chiedo se questa motivazione sia accettabile, oppure sia semplicemente una forma di egoismo.

    1. lazarum

      “viaggiare non è solo partire ma anche tornare”
      mi ritorna in mente in una canzone,
      sono d’accordo willy come diceva troisi in ricomincio da tre…” ma un napoletano deve per forza essere un emigrante…io sono un viaggiatore…”
      la sua scomparsa è stata una grande perdita…cari amici viaggiatori viaggianti….andare via da un luogo per motivazioni filosofiche e non solo di necesstià mi ricorda corto maltese e il suo libero ed incontaminato pensiero del viaggio…del continuo divenire dei flutti del mare…eccelsa poesia e sublimazione del concetto di moto a luogo…thankz per lo spunto willianpoe…abbiamo aggiunto una nuova pennellata

      1. ZODD

        Gentili signori, mi associo pienamente con quanto voi dite, questo post lo possiamo collegare al precedente post sull’industrializzazione e quanto altro ancora , che abbia a che fare con la lucania. mi spiego meglio : io Penso e dico PENSO , se l’ho pensato xke ho meditato, praticando alcuni lavori in alcune aziende di trasformazione di prodotti ortofrutticoli ( capisci rokko77), insom secondo Me tutta sta storia ha una ragione comune si vuole o siamo noi nel DNa ad esser o a volerlo esser dei vagabondi. quindi se azione crea reazione quindi mi pare logico se nella vagabbondaggine di un luogo costringa il volenteroso ad andrsene. parliamo spicciolo , esempio si rompe un motorino eletrico al frantoio , mi chiedo come mai devo andare o in puglia e nn a matera o a pisticci a trovarlo, se voglio risparmiare su un attrezzo o utensile xke devo andare in piglia e nn in lucania ( devo fare minimo 13 km x ottenere uno sconto di almeno il 10% ) stessa cosa vale x la sementa x lo stesso settore. lasciamo sto campo parliamo di volontà come mai andando a una ditta di matera ad acquistare una cisterna me la so dovuta caricare io sul camion , e invece ad adelfia prov di bari a momenti facevano a botte . cambiamo ancora argomento come mai da Metaponto a pisticci esiste una realta diversa rispetto se vado da policoro a nuova siri? e mi chiedo infine che costi ha la regione basilicata x mantenersi , e che incassi ha la stessa regione basilicata dalle sue risorse? mi chiedo sempre come mai noi Lucani siamo sfruttati nn abbiamo nulla di nostro e gli altri lavorano creano producono. di chi è la colpa? nn penso di un unica persona ente o appartenenza sociale , politica o religiosa, sim nu ca vulmm accussi. genericamente parlando visti i miei strani pensieri e strane deduzione , colgo loccasione x salutare il popolo della Net.

        1. yuri

          Ciao…

          Pochi giorni e potrò fare l’esperimento di Ciffo,con le mie vecchie foto delle elementari,chiedendo aiuto a Cinzia,per colorare i miei ex-compagni.

          Proprio Cinzia ha chiamato in causa noi “emigranti” ed è giusto rispondere,dando l’idea dell’esperienza personale!!!

          Sono andato via 10 anni fa e ricordo solo che,avevo voglia di vedere nuovi posti,conoscere nuova gente,essere più indipendente…lo studio,i vari lavori,la possibilità di poter suonare hanno reso la mia permanenza più dolce,perchè se c’è una cosa che mi manca è proprio Monte,forse più di chi vive a Monte.Sono daccordo con WP(ti conosco di vista perchè abbiamo qualcosa in comune,ma fa piacere scoprire che sei appassionato di “lettere” e “filosofia”),a metà:perchè credo che l’egoismo non sia la ragione di molti,io spero di nessuno;credo che la cosa fondamentale,per chi è lontano dal proprio paese,sia il riferimento che si ha del posto da cui si proviene:parlo sempre bene dei miei luoghi e quando ho l’occasione porto amici,soprattutto nordici,a visitare Monte:voglio far conoscere la bellezza di questi luoghi,per convincermi una volta di più,che Monte è la mia vera casa.

          Non sapevo 10 anni fa cosa avrei fatto:le scelte maturano col tempo(come i frutti);ora ho le idee più chiare,ma devo fare i conti con le situazioni che si sono create nel frattempo…ritornei oggi stesso…per restarci,è sono sicuro che questo accadrà,perchè è una cosa che voglio!!!

          Vorrei solo precisare:qualcuno pensa che,chi va via contribuisca ad indebolire l’economia del sud:può essere;ma pensandoci,ti accorgi che ci sono tanti modi per contribuire allo sviluppo della tua terra:vivo al nord,ma quando vado a fare spesa compro tutto ciò che viene prodotto al sud,magari non è tanto,ma almeno cerco di rendermi utile,per quello che posso!!!

          PS:non entro nella polemica che ho letto,ma vorrei chiedere a Laz:quante rosse doppio malto hai collezionato con i tuoi interventi???Ricorda che una devi prenderla con me,ma a questo punto meglio incontrarsi:tutti i birrafondai insieme e arrossarci di doppio malto la gola ed il fegato!!!

          Ciao Monte…a molto presto!!!

          1. lazarum

            il mio atteggiamento polemico…conviene? per una rossa questo ed altro…
            yuri. stare furoi casa( paese) vicino o lontano che sia per me significa nn legare a nessun luogo che vedo un ricordo della mia infanzia positivo o negativo( prevale questa seconda…haimè!) il posto del primo bacio…il posto del primo schiaffo (rapporto 5:1 con il precedente…sigh! ma ste montesi so proprio impossibili…) il posto della prima sbornia…e prima sballata(…diciamo così…) il posto dove l’aspettavo quando uscivo da scuola solo per vederla passare, che corsa per raggiungerlo prima che lei ci passasse…( e mi ignorava puntualmente…) mi guardo intorno e nn vedo un luogo familiare…niente di tutto questo,
            ma nn importa sono contento di stare fuori casa e di potermi permettere un paio di scarpe nuove se ne ho voglia…un piccolo gesto che mi fa grande dentro…allora ci becchiamo( tra volatili ci si capisce…corvo..falco…etc…)
            a natale…e saranno rosse di fuoco…
            byez

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