Ente Parco Murgia Materana
Venerdì 27 gennaio 2012
Matera
Museo Archeologico Nazionale “D. Ridola”
Sala Convegni ore 17,30
Presentazione del volume Lana Carne Latte
Saluti Annamaria Patrone
Direttrice Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”
Introduzione Pierfrancesco Pellecchia Presidente Parco della Murgia Materana
Presentazione del volume
Luigi Di Lauro_giornalista
La Cultura della Transumanza
Ferdinando Mirizzi Docente Università di Basilicata
Paesaggi pastoriali tra mito e realtà Barbro Santillo Frizell
Autrice del libro, Direttrice Istituto svedese di studi classici a Roma
Venerdì 27 gennaio alle ore 17,30 presso la sala convegni del Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera, l’Ente Parco della Murgia Materana in collaborazione con il MIBAC – Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, presentano un libro scritto da Barbro Santillo Frizell, un’archeologa di chiara fama, direttrice da alcuni anni dell’Istituto svedese di studi classici a Roma.
Il volume, che sarà presentato dal giornalista Luigi Di Lauro, dal titolo, LANA LATTE CARNE. Paesaggi pastorali tra mito e realtà – compie un viaggio istruttivo e affascinante nello spazio e nel tempo, partendo dalle culture dell’antichità.
E’ l’occasione per analizzare tematiche relative al patrimonio pastorale-rurale e per discutere sulla cultura della transumanza nella nostra regione, anche grazie alla presenza del prof. Ferdinando Mirizzi, dell’Università della Basilicata.
Scrive l’autrice: “Non è passato molto tempo da quando la gran parte degli europei viveva in una cultura agraria, in cui cavalli e mucche, capre e pecore, erano componente naturale del quotidiano di ognuno e la conoscenza degli animali domestici costituiva parte del patrimonio culturale individuale e collettivo”.
In questo contesto la pecora è un animale più importante degli altri: bisognosa solo di un buon pascolo, ha accompagnato l’uomo attraverso il suo cammino nella storia. Oggi il paesaggio pastorale sta scomparendo. Lana e carne vengono importate, i terreni sono invasi da vegetazione o seminati. Montagne, altipiani e valli portano, però, ancora i segni di un utilizzo millenario. Resti di costruzioni, strade e rovine sono ancora presenti, continuamente si rinvengono oggetti archeologici: il mito continua a vivere e lo sviluppo sostenibile di questi territori costituisce una grande sfida nell’ambito della gestione del patrimonio culturale. Di tutto questo racconta Barbro Santillo Frizell con competenza, passione e uno sguardo al futuro.