Con questo mio post non voglio assolutamente aprire una polemica ma porre all’attenzione di tutti un argomento che viene a galla ogni anno durante le festività patronali.

Fermo restando il fatto che non è mio compito ne indagare, ne fare l’ispettore, mi sembre doveroso intervenire affinchè il problema della sicurezza sul lavoro non sia solo un modo per ventilare propaganda ma un nostro impegno affinchè si rimuovano veramente gli ostacoli che impediscono di fatti l’attuazione delle norme in materia al fine di evitare gli infortuni.

Ho assistito durante l’ultima fase del montaggio delle luminarie ad operai che utilizzavano scale che andavano ben oltre i limiti consentiti invece delle previste piattaforme e anche quando venivano utlizzati i cestelli gli operai erano sprovvisti dei relativi dispositivi di protezione individuali ( cinture di sicurezza o imbragature).

Ho inteso sollevare il problema con alcune autorità e alla immediata disponibilità dimostrata dal Sindaco, non è seguita una altrettanta attenzione da parte di coloro che erano preposti per legge all’accertamento (comitato feste patronali) o da parte di sindacalisti dai quali mi sono sentito rispondere che non si poteva rompere le scatole anche alla festa patronale.

Credo che questi atteggiamenti siano inqualificabili e intollerabili, la sicurezza degli operai addetti alle lavorazioni viene prima della festa e prima di qualunque altra nostra considerazione al riguardo.

Mi auguro che il mio richiamo sia servito quantomeno ad una maggiore sicurezza almeno in fase di smontaggio, cosa che non posso verificare essendo già partito, e che serva da monito affinchè per le prossime edizioni delle feste patronali il comitato metta in conto al momento di appaltare qualunque fase di allestimento che sul rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro non si può assolutamente transigere.

Tonino Ditaranto