(ANSA) – MATERA, 15 GIU
Con l’obiettivo ”di rafforzare la collaborazione tra forze dell’ordine, istituti di vigilanza private e Polizia municipale in materia di sicurezza e controllo del territorio”, è stato sottoscritto oggi, a Matera, in Prefettura, il protocollo d’intesa denominato ”Mille Occhi sulle città”.
Il documento è stato sottoscritto al termine di un incontro, presieduto dal prefetto Francesco Monteleone, con i sindaci di Matera, Bernalda, Irsina, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella e Scanzano Jonico e da sette istituti di vigilanza privati.
L’accordo dà attuazione, a livello locale, al Protocollo Sottoscritto dal Ministero dell’Interno, dall’Anci e dalle associazioni degli istituti di vigilanza privata.
Mille occhi puntati sulle città appunto, per incrementare le azioni di contrasto alla criminalità comune, per promuovere la sicurezza urbana e semplificare le procedure burocratiche per la coesione sociale.
Un accordo che prevede la collaborazione tra Polizia, Carabinieri, Polizie locali e Istituti di vigilanza che integreranno le forze dell’ordine nell’assicurare la sicurezza nelle aree urbane a tutti i cittadini.
I privati, rappresentati dagli istituti di vigilanza, possono dare un contributo di conoscenza e informazione, svolgendo in questo modo un servizio di grande civismo che va oltre i doveri contrattuali.
I punti salienti del protocollo si sostanziano in un monitoraggio costante delle aree urbane attraverso le segnalazioni che confluiranno presso le sale operative della questura, se riguardano i capoluoghi di provincia, la centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri negli altri casi, nonchè alle centrali operative delle Polizie locali.
Le segnalazioni potranno riguardare: bambini e persone anziane in difficoltà, mezzi e persone sospette, ma anche la presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione. In genere, tutte quelle situazioni che facciano presumere la commissione di reati o che evidenzino situazioni di degrado urbano e disagio sociale.
L’accordo dà attuazione, a livello locale, al Protocollo Sottoscritto dal Ministero dell’Interno, dall’Anci e dalle associazioni degli istituti di vigilanza privata.
Mille occhi puntati sulle città appunto, per incrementare le azioni di contrasto alla criminalità comune, per promuovere la sicurezza urbana e semplificare le procedure burocratiche per la coesione sociale.
Un accordo che prevede la collaborazione tra Polizia, Carabinieri, Polizie locali e Istituti di vigilanza che integreranno le forze dell’ordine nell’assicurare la sicurezza nelle aree urbane a tutti i cittadini.
I privati, rappresentati dagli istituti di vigilanza, possono dare un contributo di conoscenza e informazione, svolgendo in questo modo un servizio di grande civismo che va oltre i doveri contrattuali.
I punti salienti del protocollo si sostanziano in un monitoraggio costante delle aree urbane attraverso le segnalazioni che confluiranno presso le sale operative della questura, se riguardano i capoluoghi di provincia, la centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri negli altri casi, nonchè alle centrali operative delle Polizie locali.
Le segnalazioni potranno riguardare: bambini e persone anziane in difficoltà, mezzi e persone sospette, ma anche la presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione. In genere, tutte quelle situazioni che facciano presumere la commissione di reati o che evidenzino situazioni di degrado urbano e disagio sociale.