domenica 24 Novembre 2024

I Breznev Fun Club vincono il Premio Demetrio Stratos

breznev fun club - l'onda vertebrata

Solo pochi mesi fa Mike aveva condiviso con noi la notizia del primo disco ufficiale del Breznev fun club, storica band montese che vede coinvolti molti musicisti lucani e anche alcune note conoscenze montenettiane.

E i Breznev sono stati molto apprezzati!

Il 17 giugno 2011 ad Alberone di Cento (Ferrara), in occasione della XVª edizione della Rassegna di Musica Diversa “Omaggio a Demetrio Stratos”, la band sarà premiata per il suo disco “L’onda vertebrata” come migliore uscita discografica del 2010 in una prospettiva non convenzionale, di ricerca e di autenticità.

In attesa di vederli e ri-sentirli suonare dal vivo anche a Montescaglioso… auguri e complimenti! 🙂

Di seguito alcune foto d’annata dei BFC

I Breznev in "Water Closet" Opera
I Breznev in “Water Closet” Opera

Breznev in tour con Franco Sciscio e Patrizio!
Breznev in tour con Franco Sciscio e Patrizio!

Breznev goes Jazz sul terrazzo del Municipio di Montescaglioso: primo e ultimo concerto del genere
Breznev goes Jazz sul terrazzo del Municipio di Montescaglioso: primo e ultimo concerto del genere

finale di Arezzo Wave con i giovanissimi Gianfranco Menzella e Michele motola
finale di Arezzo Wave con i giovanissimi Gianfranco Menzella e Michele Motola

Il serioso poster originale del gruppo
Il serioso poster originale del gruppo


Commenti da Facebook

7 Commenti

  1. Contro2o

    Ciao a tutti,

    scrivo per condividere con tutti le grandi emozioni della serata della premiazione.

    Incontro con Rocco Lomonaco alle h 18:37 alla stazione di Modena, dopo il suo viaggio in treno da Milano. Saluti e abbracci e via con anche il mio amico Fabio, grande chitarrista appassionato di prog e intenditore sopraffino, diretti in macchina verso Alberone di Cento (FE) (grazie TomTom!).

    Siamo arrivati sul posto e abbiamo subito apprezzato la location, un bellissimo abside di una chiesa medievale… molto suggestivo!

    Appena entrati, tra i suoni del sound check delle interessanti bands che si sarebbero esibite, non c’era ancora molta gente perchè era ancora presto, ma quei pochi presenti che abbiamo riconsciuto ci hanno subito mozzato il fiato!

    Seduto di spalle rispetto all’ingresso riconosco la sagoma già vista due mesi fa a Modena in occasione della reunion degli Area: era il loro chitarrista, il grande Paolo Tofani. Ci tengo a ricordare che, dopo la morte della Voce, Demetrio Stratos, con conseguente scioglimento degli Area, ogni elemento ha proseguito in un proprio percorso personale. Chi si è dato al jazz, chi ha continuato a sperimentare ecc… ebbene, Paolo Tofani si è trasferito in Oriente, dove per circa vent’anni ha condotto una vita di ritiro spirituale come monaco buddista all’interno di un monastero. Tornato in Italia era un Hare Krishna, dentro e fuori. Certo con qualche chilo in più, ma con un anima che trasmette pace interiore a kilometri di distanza. Ora vive in campagna dove costruisce strumenti a corda e ne combina i suoni con strumenti elettronici… unico!

    Torniamo a noi. Lui era lì, seduto e all’oscuro della nostra eccitazione tipica di chi vede un fantasma. Inutile dire che non troviamo il coraggio di andarlo ad importunare per qualche chiacchiera o una foto. Troppo etereo!

    Ci giriamo intorno, ancora spaesati e riconosciamo Tran Quang Hai, raffinato interprete delle tradizioni musicali dell’estremo Oriente, nonchè maestro di Demetrio Stratos(!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!). E’ considerato il più grande specialista del mondo di canto difonico (o Overtones), tecnica vocale di origine sciamanica che permette l’emissione simultanea di due note, diffusa in Mongolia, in Siberia e in Sudafrica. Si è esibito in oltre 2.500 concerti in 45 paesi, contribuendo all’introduzione della tecnica difonica nella musica contemporanea.

    Ok, pensiamo, siamo su un altro pianeta, facciamoci una birra! 😉

    Cominciano i primi contatti con gli organizzatori che si complimentano con noi e ci spiegano come la scelta del primo premio sia caduta sul Breznev Fun Club, con altra gente accorsa per l’occasione (tutti musicisti di prim’oridne) e poi, visto che non avevamo ancora cenato, ordiniamo una piadina e ci sediamo ai tavoli. Intanto arriva anche il nostro compaesano Francesco Cifarelli (che molti di voi conosceranno), che appresa la notizia del premio ha deciso di acquistare un Tomtom e venire in macchina da Imola (BO)!

    Bene, mentre mangiamo e scambiamo qualche chiacchiera ci accorgiamo che alle nostre spalle, al tavolo di fianco al nostro, ci sono seduti il suddetto Paolo Tofani ed il grande Ares Tavolazzi, rispettivamente chitarrista e bassista degli Area. Incredibile. Quando ascolti una band degli anni ’70 per tanto tempo, una band che ha fatto storia, questi finiscono per diventare dei miti intoccabili, inafferrabili. Invece erano lì, con le loro consorti, a mangiare proprio dietro di noi. Inutile cercare di spiegarvi la grande emozione che suscitava in noi.

    Finito di mangiare prendiamo posto tra le sedie disposte di fronte al palchetto.

    I primi a salire sul palco sono 4 tra le più incredibili voci che abbia mai ascoltato dal vivo, ovvero il maestro Tran Quang Hai, Renato Miritello, Albert Hera e Boris Savoldelli (se vi interessa cercate questi nomi su YouTube e restereste a bocca aperta)! Mi rendo subito conto dell’unicità di quel momento e riprendo i 17 minuti della loro performace con la mia fotocamera. Si proiettano in un universo parallelo di sedimentazioni, ovvero sperimentazioni vocali fuori dal comune. Del resto non sono una novità per chi conosce la Voce di Demetrio Stratos, ma ascoltarle dal vivo, beh, vi assicuro che è impressionante anche per i non esperti!

    Dopo varie esibizioni di gruppi molto interessanti arriva il momento della premiazione, in cui Rocco Lomonaco viene chiamato sul palco. Dopo un dialogo/intervista tra lui e Loris Furlan (Lizard Records) , giunge Paolo Carelli (vocalist dei Pholas Dactylus, band progressive anni ’70) che finalmente consegna a Rocco il PREMIO DARWIN-STRATOS 2010  come migliore uscita discografica dello scorso anno, in una prospettiva sonora, creativa e culturale non convenzionale e trasversale.

    Certo una grande soddisfazione, considerando che le edizioni precedenti erano state vinte da band come Quintorigo, Mariposa, Zu, ecc…

    Rinnovo i miei complimenti a Rocco, un musicista montese di larghe vedute e conoscenza che ha saputo covare nel tempo la sua genialità sotto il calore dell’umiltà della sua persona, che finalmente ottiene con l’album  L’onda vertebrata (AMF/BTF) il giusto riconoscimento a livello nazionale ed internazionale. Vorrei ricordare che le 24 tracce dell’album sono tutte composizioni scritte da Rocco dal 1995 ad oggi, e che il disco ha ottenuto riconoscimenti internazionali quali miglior album del mese in Germania ed è annoverato tra gli “Excellent Album 2010” negli USA!

    Inoltre un ringraziamento personale a tutti gli elementi che hanno marcato le line-up del Breznev Fun Club, dal 1985 ad oggi, per aver contribuito notevolmente alla mia crescita musicale e personale.

    Come ha detto Rocco, questo premio è di tutti!





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