domenica 22 Dicembre 2024

Il giardino

 

A lavoro nel giardino

Attività, osservazioni, esperienze nelle aree verdi adiacenti le scuole.

Il progetto è stato attuato a Montescaglioso con la realizzazione del giardino didattico della Scuola Primaria  D. Liborio Palazzo. Nella Scuola Primaria di  2° grado di Pomarico, nel corso del 2006, è stato avviato il recupero delle aree verdi adiacenti il plesso scolastico.

L’attività utilizza come strumento di formazione la realizzazione di aree verdi e risulta particolarmente efficace in rapporto ad alcune esigenze pratiche della scuola e all’attuazione dei programmi curriculari. Il programma è svolto negli spazi verdi che normalmente, abbandonati, circondano le scuole, o in aree analoghe più o meno vicine tanto da consentire brevi spostamenti a piedi a tutti i bambini, anche quelli delle prime classi. Il lavoro pratico nel giardino è preceduto da attività in aula come studio della fauna, flora, clima e cicli stagionali.

Il recupero di uno spazio verde prossimo alla scuola permette di realizzare un’aula all’aperto ove per tutto l’anno è possibile ogni giorno attuare esperienze che si integrano con la normale programmazione scolastica quali scienze, geografia, storia ed anche religione.

Esperienze pratiche.

Attività manuali: innaffiature, piantumazione, taglio erba, potature.

Il ciclo della natura: preparazione terreno, semine, piantumazione, talee, osservazione in aula, sul terreno, al microscopio.

La geografia nel giardino: conoscere paesi lontani coltivando piante che le rappresentano (Giappone, Medioriente, Americhe, Australia).

La spiritualità nel giardino: l’aiuola del monaco benedettino; il giardino musulmano l’angolo del giardino zen.

Il giardino tematico: L’angolo delle officinali; la parte dedicata alla macchia mediterranea ed alla flora del nostro territorio; il giardino con le piante che attirano farfalle; le siepi da bacche per gli uccelli.

Riciclaggio dei rifiuti: nel giardino è realizzato il compostaggio con gli scarti della lavorazione che utilizzato per concimare le aiuole. Oggetti di plastica sono riciclati come contenitori per semenzai e talee..

La catalogazione del giardino: schedatura sul terreno e studio delle piante; costruzione del proprio erbario da conservare a casa.

Festa dell’albero: ogni anno nuove piantumazioni sia nel giardino della scuola che nelle aree verdi del paese.

Visite e conoscenza delle aree verdi e dei boschi del paese: visite ed osservazioni nei giardini dei monasteri, dei palazzi nobili, delle ville e parchi comunali e dei boschi raggiungibili a piedi. A Montescaglioso sono state realizzate visite nell’abbazia di S. Angelo, presso il convento dei Padri Cappuccini, a Difesa S. Biagio, nella pineta Bocche di Mezzo e nella villa del Belvedere. 

La biodiversità: la vita in un metro quadrato: il concetto di biodiversità è illustrato osservando con una lente le numerose forme vita esistenti in un piccolo spazio del giardino. Sotto l’erba, sotto un sasso, in una pozza d’acqua esistono decine di forme di vita.

Visita ad un vivaio. Tra le attività complementari è possibile realizzare visite ai vivai ove conoscere le tecniche di coltivazione, riproduzione e ricerca.

Note metodologiche

I bambini sono responsabilizzati nella “ progettazione del verde “ utilizzando diversi elementi che contribuiscono ad arricchire l’esperienza:

  • rilievo del giardino, necessario alla redazione del progetto con l’utilizzo delle conoscenze di matematica e geometria,
  • reperimento presso l’Ufficio Tecnico del Comune di una pianta dell’area: educazione civica e rapporto con le istituzioni; visita degli uffici comunali e apprendimento del loro funzionamento;
  • realizzazione di un progetto sull’area da parte di ogni bambino: la propria idea del verde e della natura;
  • discussione sui progetti redatti: confronto e coesione del gruppo;
  • confronto con gli operatori sulla fattibilità dei progetti: si veicolano alcuni elementi significativi sull’impatto ambientale come per esempio la necessità di realizzare un giardino a basso consumo d’acqua o il concetto della biodiversità;
  • accogliere nell’impianto del giardino da realizzare tutte le idee attuabili dei bambini.
  • importanza della turnazione del lavoro delle classi nel giardino; il verde non è di una sola classe ma di tutta la scuola.
  • effettuare ciclicamente osservazioni sulla flora e la fauna che si impianta nell’area verde; si recupera il senso dei cicli stagionali.
  • affidare ai bambini tutti i lavori possibili, ovviamente nel rispetto della sicurezza dei medesimi; non è importante avere un giardino reso bello dall’intervento degli adulti, quanto avere un giardino realizzato dai bimbi;
  • coinvolgere i genitori nell’allestimento del giardino per esempio portando in casa i residui delle potature che le mamme possono ripiantare in vaso; si innesca un meccanismo di partecipazione e di veicolazione delle informazioni;
  • le osservazioni effettuate nel giardino per il riconoscimento delle piante, sono essere utilizzate per escursioni in aree tutelate e boschi ove la pianta può essere osservata nel contesto naturale;
  • cittadinanza attiva: la presentazione al pubblico, alle famiglie ed agli amministratori, degli interventi realizzati evidenzia l’utilità sociale dell’impegno e crea il senso civico dei ragazzi;
  • dall’esperienza personale al globale: possibilità di realizzare un approccio a problemi globali, (esempio, il clima, l’inquinamento) a partire dalle esperienze personali dei bambini;

Il programma attuato con grande successo nelle scuole di Montescaglioso e Pomarico è replicabile in ogni contesto ed in ogni scuola. Dopo l’input iniziale sulla metodologia fornito dagli operatori CEA, le attività possono anche essere condotte autonomamente dagli insegnanti.

Testo e foto: Francesco Caputo. Operatori nelle scuole: F. CAputo, Grazia Cifarelli, Angelica Didio, Angelo Lospinuso (CEA Montescaglioso).


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