domenica 22 Dicembre 2024

Quando ci svegliamo??

Forse se ne è già parlato ma, dopo aver letto un articolo della gazzetta http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=412534&IDCategoria=1, non posso fare a meno di scrivere e di vedere cosa ne pensate. Insomma, potremmo far parte delle regioni più ricche d’Italia (e d’Europa) ed invece facciamo parte del fanalino di coda della Nazione! Ma perché? Perché nessuno si pone il problema? Perché tutti dormono? Ognuno si accontenta del nulla o quasi. Ci si accontenta solo della polvere che ogni giorno ci buttano sugli occhi, parlando di problemi vaghi, inutili e spesso inesistenti! Le cose serie nessuno le tira mai in ballo! Promesse ed ancora promesse …. ma niente di concreto! NIENTE! Si continua sempre a rotolare e sprofondare verso il disordine e l’ottusità. Ancora per pochi anni avremo questa preziosa risorsa che tutti ci invidierebbero e non abbiamo alcun beneficio anzi, se non l’avessimo avuta sarebbe stato meglio almeno non avremmo avuto inquinamento. E si, noi più che inquinamento e scorie varie non possiamo avere. E chi se ne frega!! L’importante che stiamo “bene” nelle nostre comode case! E non mi venite a dire che la nostra casta politica non ne sa nulla o non può fare nulla perché le loro mega proprietà non nascono dal nulla. Per un onesto cittadino sarebbe mooooolto difficile avere ciò che loro hanno. Siamo una regione ricchissima nel sottosuolo ma sopra? Perché sopra siamo poveri? Perché gli altri territori, come dice l’articolo, guadagnerebbero come minimo il 50% sul petrolio e noi  non abbiamo nemmeno il 10% ? Perché alla nostra ENI è permesso tutto questo abusivismo? Possibile che questi govarnatori sono impotenti di fronte a tutto questo scempio? Io credo che il problema più grosso della Basilicata (e anche nostro, visto che siamo lucani) sta proprio nella chiave della sua possibile ricchezza e nessuno fa qualcosa. Non solo dobbiamo pagare il carburante al prezzo di tutti gli altri, dobbiamo pure vedere che il 90% dei ricavati dal greggio va alle aziende che lo gestiscono (e non so a chi altri). Le stesse aziende che guadagnano pure quando andiamo a rifornirci del nostro carburante! E’ ridicolo. Ridicolo!


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3 Commenti

  1. vince_ditaranto

    Ciao lionell, nonostante il discorso del petrolio in Basilicata è stato trattato molte volte su Monte.net devo dire che ogni volta qualcuno ne parla non posso non indignarmi!

    Le tue parole sono sacrosante. L’analisi è perfetta.

    Rimane un problema, cosa fare? La società civile dorme, le classi dirigenti, che si vendono la propria terra con tanta leggerezza, hanno vita facile perchè il nostro è un popolo troppo poco cosciente dei propri diritti!

    Devo constatare che spesso i giovani hanno comportamenti peggiori dei loro padri.

    Come si fa a smuovere questi dormienti?

    1. lionell

      Nel mondo, come vediamo, si protesta anche a costo di perdere la vita. Io ho sentito critiche di amici miei pugliesi informati più dei lucani sulle nostre risorse. Secondo me i nostri dirigenti politici dovrebbero imporsi sull’ ENI, minacciandola di cacciarla. Io ancora non capisco cosa c’è di così diverso nel nostro territorio tanto da essere trattati in maniera diversa. Bisognerebbe contattare qualche politico e parlare di questo. Se questa via è inefficace, c’è sempre la via della scesa in campo. Si protesta per le mosche che stanno a scuola. Io preferisco protestare per una questione come questa. Si può creare un movimento a partire da uno dei mezzi più potenti che abbiamo. Il web. E’ inutile stare su internet le ore solo a sparare minchiate (permettetemi la volgarità) su facebook. Diffondiamo idee serie e, poco alla volta, scendere di persona tutti insieme a farci sentire. Proprio come fu fatto (miracolosamente) quando ci volevano regalare le scorie (anche se ne abbiamo un sacco vicino a noi ma lasciamo stare)…Questo è anche regime! Non c’è bisogno di andare tanto lontano per vedere cos’è un regime!!

      1. vince_ditaranto

        Lionell, prima di creare l’ennesimo movimento bisognerebbe prima capire se ci sono già dei “soggetti” che si occupano già della cosa e magari unirsi a loro per arricchire e/o rilanciare. Se non ricordo male c’erano dei movimenti di persone della Val d’Agri riguardo a tutta la questione petrolio, si potrebbe cominciare a contattare queste persone, scambiarsi info e link, organizzare dibattiti pubblici per sensibilizzare….se hai la volontà e il tempo tutto questo si può fare, come dicevi tu, comodamente seduto a casa grazie alla rete.

        Perchè non ci provi? Sono sicuro che molti di Monte.net, me compreso, seguirebbero un’ azione del genere.

        A presto

        “Odiare i mascalzoni è cosa nobile”   Quintiliano

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