[img_assist|nid=1057|title=|desc=|link=none|align=left|width=100|height=69]Piergiorgio Welby scrive al Presidente Napolitano:
“La giornata inizia con l’allarme del ventilatore polmonare mentre viene cambiato il filtro umidificatore e il catheter mounth, trascorre con il sottofondo della radio, tra frequenti aspirazioni delle secrezioni tracheali, monitoraggio dei parametri ossimetrici, pulizie personali, medicazioni, bevute di pulmocare. […]
Io amo la vita, presidente. Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso e morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. […] Se fossi svizzero, belga o olandese avrei questa opportunità, ma sono italiano e quindi il mio sogno, la mia volontà, che voglio porre in ogni sede, a partire da quelle politiche e giudiziarie è oggi nella mia mente più chiaro e preciso che mai: poter ottenere l’ eutanasia. Vorrei che anche ai cittadini italiani sia data la stessa opportunità. […] Quando un malato terminale decide di rinunciare agli affetti, ai ricordi, alle amicizie, alla vita e chiede di mettere fine ad una sopravvivenza crudelmente ‘biologica’, io credo che questa sua volontà debba essere rispettata ed accolta con quella pietas che rappresenta la forza e la coerenza del pensiero laico.”
Piergiorgio Welby è affetto da una forma di distrofia muscolare che lo ha ridotto all’immobilità, all’uso di un respiratore artificiale, a parlare tramite un pc, ad alimentarsi per via endovenosa, a passare tutti i suoi giorni in un’inumana condizione di sopravvivenza biologica. Chiede soltanto, lucidamente, di poter morire. L’unico atto che può compiere liberamente nella sua vicenda di assoluta impotenza.
Piergiorgio ha il diritto di morire?
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Di sicuro ha il diritto di non curarsi… che incubo pensare di “vivere” in quel modo!
In effetti la situazione di Pergiorgio Welby è crudele…Ma se in cuor suo ha deciso di voler morire per risparmiarsi sofferenze ke lo accompagnerebbero alla morte kissà quanto lontana,perkè cercare di accanirsi a mantenerlo in vita contro la sua volontà,apportandogli maggiori e inutili sofferenze?È morale questo secondo voi?
-Vitius-
Un Comunicato che è arrivato come una pugnalata dritta al “petto” di tutti gli italiani che si sono commossi alla storia assurda di Piergiorgio.
Si è vero Presidente. in italia non c’è la pena di morte, ma l’autorevolezza di spronare il “parlamento” a fare i passi giusti per avere una legge in linea con i “paesi rispettosi del diritto della persona” questo si che un Presidente lo “deve” fare.
Consentitemi di esprimere il mio sconcerto davanti a questo “silenzio” riguardo questo argomento!
Possibile che faccia più gola lo “scontro di civiltà” tra occidente ed islam che una questione di coscienza e di rispetto della dignità umana, in cui cadono tutte le differenze di razza, colore, religione, credo politico??
cara cinzia non credo sia indifferenza, ma anzi una forte sensibilità che mi porta (parlo per me) a non esprimermi. Purtroppo questo è un argomento così delicato e intimo che non esistono e non devono esistere schieramenti.
Quindi coscientemente decido di non esprimere opinioni a riguardo. Sai è facile fare delle affermazioni a crudo ma quando ci sei dentro fino al collo sei disposto a ritrattare tutto.
Mi auguro solo che si riesca a trovare una via che lasci la libertà ad ogniuno di noi di decidere serenamente.
Magari la via sull’accanimento terapeutico sarebbe già un buon traguardo.
…..No! rinuncio! mi è difficile esprimere una opinione. sono troppe le domande che mi pongo sono ancora troppo immatura per affrontare un argomento del genere….SCUSATE
Cara Anycamy,
rispetto la tua decisione di non esprimerti a riguardo e condivido la tua affermazione riguardo alla delicatezza dell’argomento. Non volevo “accusare” nessuno di indifferenza, ma il mio sconcerto nasce dal fatto che proprio perchè non esistono e non devono esistere schieramenti su questo tema, penso che non ci sia terreno più fertile per un dibattito di questo argomento. Perchè credo che qui ognuno dovrebbe mettere da parte la vis polemica e parlare di Uomo, di Diritti, di dignità e rispetto.
Personalmente, la vicenda di quest’uomo (e di tutti quelli nelle stesse condizioni) mi ha toccato molto, portandomi a chiedermi se negandogli la morte, non assurgiamo al ruolo di Dio, decidendo che Piergiorgio deve continuare a vivere in quelle condizioni o se, al contrario, dandogli la morte, commettiamo un crimine contro la Vita.
Ci vuole coraggio per chiedere di morire, ma forse lo sforzo maggiore, ad un prezzo più alto, è quello di continuare a “vivere” così, quando la parola “vita” si riduce solo ad una forma di esistenza artificiale.
Credo che la volontà di Piergiorgio debba essere rispettata e che è facile parlare quando ognuno sta in piedi sulle proprie gambe e per mangiare non ha bisogno di un ago infilato nel braccio. Qualunque argomentazione contro l’eutanasia, secondo me, cade davanti ad un uomo che chiede di poter morire dignitosamente, quando l’ultima cosa che gli è rimasta è la lucida consapevolezza di un’ingiusta condanna a vivere.
E’ da qualche giorno che il tuo intervento è lì, cara Cinzia, e devo confessarti che ogni volta che apro monte.net è lì e mi invita ad una riflessione che rimando per trovare le parole giuste ad un tema delicato, importante e che necessita di essere affrontato.
Mi dispiace che tu l’abbia interpretata come indifferenza.
Il silenzio purtroppo può essere anche questo, ma non in questa situazione.
L’Eutanasia..solo a dirlo crea difficoltà.
Bella gatta da pelare..
sono anni e anni che la peliamo, ma il nodo è sempre lo stesso.
Personalmente, sono favorevole e concordo perfettamante con quello che dici sopra: “qualunque argomentazione contro l’eutanasia, secondo me, cade davanti ad un uomo che chiede di poter morire dignitosamente, quando l’ultima cosa che gli è rimasta è la lucida consapevolezza di un’ingiusta condanna a vivere”.
Sono d’accordo e non è pietà o sola commozione davanti ad un caso simile, ma profondo rispetto per la soffernza e per chi ne porta il duro peso.
Il problema è che necessita delle giuste differenze, che ne so, di una sorta di regolamentazione, qualcosa che faccia sì che non si travalichi la sacrasanta possibilità della scelta libera sulla propria vita, ma che non dia via libera alla disperazione della sofferenza che può non far intravedere la speranza.
Non so, le mie parole sono scarse, inadatte e frutto di inesperienza a riguardo, perciò più che dire di essere d’accordo sulla possibilità di chiedere di morire dignitosamente non posso.ma, mi affiderei piuttosto a chi ha vissuto l’esprienza, ai parenti, alle persone vicine, ai medici.
Mi sento disarmata al riguardo. e credo che ogni caso debba essere preso singolarmente, forse proprio per questo è difficilissimo regolamenterlo, no?ma non per questo non bisogna affrontarlo.
topobiche_81
L’argomento che hai proposto chiama in causa non le nostre divergenze politiche o religiose, ma la nostra coscienza e sensibilità, che mi aspetto sia pressocchè unanime nei confronti di questa storia. Il silenzio si deve proprio al fatto che non c’è motivo di dibattere. Quindi non c’è da essere sconcertati.
In più non è vero che l’argomento ci trova indifferenti, ma – come ben diceva l’amica anycamy – è così sensibilmente profondo che può portare a non sentirsi in grado di esprimersi.
Ok, ragazzi. Sacrosanto il diritto di non esprimersi. Ma Raf ti chiedo: quali sono la nostra coscienza e sensibilità pressocchè unanimi? Come facciamo a definirle tali, se non se ne parla? Va bene la pietas; lasciamo perdere il pietismo…
Parlarne non servirà a cambiare le cose, ma rinchiudersi nel silenzio neanche.
Francy Lomonaco, hai ragione. Mentre noi continuiamo a non esprimerci, a non dibattere, quelli come Piergiorgio continuano a vivere nella loro agonia… senza considerare (coi i dovuti scongiuri) che un giorno a quei fili potrebbe essere appesa la nostra “vita”. Per lo meno, per il rispetto che abbiamo di noi stessi come persone, una “posizione” andrebbe presa.
In genere uno scrive un post per agguingere qualcosa o per contraddire un’altro intervento. Probabilmente il silenzio -secondo te sconcertante – era dovuto al fatto che molti fossero in linea con le tue parole. Al fatto che non c’era molto da aggiungere.
Detto ciò ritengo auspicabile un intervento legislativo a riguardo per evitare queste sofferenze. Ma per me rimane legittima la possibilità di non esprimersi su un tema – ripeto – per cui non è sempre facile e immediato fare delle scelte.
é un argomento difficile? Va bene, si è vero. Prendiamoci del tempo…
Quando stiamo bene, perchè dobbiamo preoccuparci di quando (facciamo qualche gesto scaramantico) staremo male? Come esseri umani non abbiamo ancora sviluppato (forse l’abbiamo perso) il sentirsi “l’altro”. proviamo a scivolare nei panni di “Piergiorgio”, e immaginiamo tutte le cose che “non possiamo” fare, con calma di tempo ne abbiamo….
Ragazzi ogni giorno è buono per fare delle scelte, fino a quando saremo nella condizione di fare una scelta.
In caso contrario forse è giusto che ci pensi una Legge.
Il caso sollevato da “Piergiorgio” è solo “politico” è il gesto consapevole di una persona, colta, matura, nel pieno delle facoltà mentali.
Se volesse morire e basta (come purtroppo fanno tanti, che mai sapremo) potrebbe semplicemente rifiutare il trattamento farmacologico. (La legge vigente per fortuna ci dà la possibilità di sottrarci alla obbligatorietà della cura, basta una firma) Invece NO! Si chiede una presa di posizione per tutelare tutti quelli che non si chiamano “Piergiorgio” e non riescono neanche a scrivere al Presidente.
Secondo me è giunto il momento di parlarne, e fare delle scelte.
scusate ma cosa vuol dire fare delle scelte. Io in questo momento non mi sento in grado di farle!….E’ lecito affermare ciò? senza risultare menefreghista? E’ mai possibile che una persona debba comunque dire se bianco o nero? credo che tra il bianco e il nero ci siano una miriade di colori, e per un argomento di tale portata etica e morale è GIUSTO CONSIDERARE tutte le possibili sfumature.
Ammiro Piergiorgio e ammiro il suo coraggio nel lanciare questo urlo di dignità che mi auguro venga accolto con una profonda riflessione da parte di ognuno di noi e non nel semplicistico si o no, bianco o nero.
Credo che Piergiorgio meriti di più. merita RISPETTO,
Infatti, Anycamy, non sei tu a dover scegliere.
Piergiorgio ha già scelto.
E non è una questione di bianco e nero. E’ una questione di (non-)vita e di morte. E’ una questione che mentre noi stiamo a guardare le miriadi di sfumature di colori, ad una persona viene negata – paradossalmente – la dignità di vivere e di morire. Sulla base di questa “semplicistica” riflessione, il coraggioso urlo di Piergiorgio dovrebbe essere ascoltato. Questa sarebbe la più alta forma di RISPETTO.
Francy, scusa ma secondo me non è tanto una questione di poter fare una scelta (nel senso di avere la possibilità) quanto di poter fare una scelta (nel senso di esserne capace). Provo a spiegarmi meglio.
Da un lato, sono portata a riflettere così: se è vero che appoggiare l’eutanasia sarebbe come mettersi al posto del Creatore e decidere della vita e della morte, non potrebbe essere anche vero il contrario? cioè che magari il destino di Piergiorgio è già segnato dalla morte e con le macchine che noi, e non il Creatore, abbiamo costruito ci ostiniamo a decidere di mantenere in vita una persona che dovrebbe morire, secondo condizioni naturali? In questo modo appoggerei l’eutanasia.
Dall’altro lato, però, rifletto, mettendomi nei panni di Piergiorgio: credo che il fatto stesso che sia (cito le tue parole) “una persona colta, matura, nel pieno delle facoltà mentali” sia una condizione sufficiente per dire che ha ancora diritto a vivere. Non si può secondo me definire “non-vita” il semplice fatto di non potersi muovere ed essere supportato da una macchina per le proprie funzioni vitali. é a livello mentale che forse bisogna affiancare il termine VITA. Il fatto stesso di essere ancora cosciente e di essere in grado di vedere il mondo esterno, di sapere ciò che succede a livello nazionale e internazionale, di poter fare delle considerazioni in maniera autonoma è vivere. La macchina così è una benedizione, non una condanna, secondo me. E il tentativo di Piergiorgio un suicidio, a questo punto.
Ma a quale delle due considerazioni che io stessa ho fatto devo dar retta? In questo senso non è facile scegliere, sebbene ne abbia la possibilità. Appoggio in pieno Anycamy quando dice di non essere in grado di pronunciarsi sull’argomento per la sua delicatezza.
Cara ape…
Onestamente il discorso ke io ho fatto riguardo a questo argomento non è tanto una questione di etica o di fede nel Creatore;il mio ragionamento si basa sulla realisticità dell’esistenza di un individuo in quanto tale.
Le parole di Francy Lomonaco sono più ke mai adatte a descrivere una malattia come quella che colpisce Piergiorgio e tanti altri come lui,e ke non consiste nell’intaccamento della lucidità e delle facoltà mentali,ma in un progressivo e inesorabile decadimento della sua struttura muscolare,che lentamente lo porterà alla morte.
In questo caso il fatto di essere cosciente,gli permette di rendersi conto dell’evolversi della sua malattia e proprio sapendo che non può esserci un miglioramento,LUI ha preso la DURISSIMA decisione di andar via per risparmiarsi inutili sofferenze che questa malattia causa.
E ti assicuro che dipendere da una macchina per vivere,soprattutto se sei cosciente e con una patologia simile arrivata allo stadio terminale,è come morire.
PS:…credo d essere stato un pò crudo nelle mie considerazioni, ma onestamente la penso così…
Vitius
Caro Vitius,
io non stavo cercando di minare le tue considerazioni, legittime senz’altro, perché, ripeto, da una parte anch’io sono portata a vederla come te..
Il problema è che l’altra parte di me mi porta nella direzione contraria e non riesco a scegliere. Il mio post cercava di dire che non è facile scegliere, nel senso di appoggiare una parte ed escludere l’altra.
Mi ha colpito, d’altronde, il fatto che c’è un pò una confusione generale riguardo questo tema: ho appena letto che sembra che la chiesa sia “contro ogni ipotesi di dolce morte sia attiva che passiva”, intendendo per morte attiva l’eutanasia (per esempio: farsi avvelenare via flebo per morire), per morte passiva la scelta di non curarsi (che è quello di cui stiamo discutendo). Però, proprio ieri sera, al tg ho sentito un vescovo dire che la chiesa NON CONDANNA LA MORTE PASSIVA, facendo tanto di esempio di Papa Giovanni Paolo II, che alla fine aveva deciso di non andare più in ospedale e di lasciarsi morire in Vaticano. Inoltre, devo specificare che la definizione di morte attiva e morte passiva l’ho ripresa dallo stesso vescovo del tg di ieri sera.. La vera definizione è: EUTANASIA: “un’azione o una OMISSIONE che di natura sua, o almeno nelle intenzioni, procura la morte allo scopo di eliminare ogni dolore” (dichiarazione della S. Congregazione per la Dottrina della Fede)…
Le contraddizioni della chiesa sono evidenti. Questo secondo me è sintomo esattamente di ciò che voglio dire io, cioè che non si può fare una scelta di opinione.
é un argomento troppo delicato.
Forse mi sono spiegato male,non volevo dire ke minavi le mie considerazioni,ma ke la questione,indubbiamente delicata e difficile,deve essere presa di petto in qualche modo!
L’italia,a parole(secondo quello che ho potuto capire),è uno stato laico,ma nei fatti io credo di no…
Questo,da un certo punto di vista va bene perchè a volte può essere necessario riportare in regola certe situazioni,ma dall’altro potrebbe sfociare in una sorta di freno allo sviluppo di idee ed estremizzando della stessa nazione…
La mia opinione è questa..:P
ok! facciamolo fuori!
Ha chiesto a nome di “altri” individui che “sono” e purtroppo “saranno”, una maggiore considerazione del sacrosanto diritto individuale di “poter scegliere per se stessi”
non sono stupida! So quello che tu e cinzia volete dire e sono daccordo con voi. infatti ho scritto nel primo post mi auguro che si riesca a trovare una via che lasci la libertà ad ogniuno di noi di decidere serenamente.Ma porta alla mia coscienza a fare tali a tanti riflessioni che non mi va di fare affermazioni semplicistiche.
Concordo pienamente con le considerazioni di amicacandy……e con chi all’inizio ha detto che c’è poco da discutere…..stiamo parlando di una “questione” di coscienza, ognuno ha un opinione a riguardo, e non sono sicuro che tutti sarebbero coerenti con le proprie dichiarazioni fatte davanti alla tastiera, se si trovassero nella stessa situazione. Non esiste una posizione giusta e una sbagliata. ne sono convinto fortemente. sono intervenuto per una semplice questione “teorica” di richiamo ad alre discussioni. sinceramente mi ha dato fastidio “come” sono state sentenziate alcune posizioni dalle mie nemiche agguerrite di dibattiti, Cinzia e Michela.
Preciso che sono completamente daccordo con loro, ognuno deve decidere della propria vita, ognuno deve fare quello che ritiene giusto per se……non fa una grinza, per me!!!! il principio è giusto ma sinceramente avrei qualche dubbio sul fatto che un malato in quelle condizioni sia lucido e non condizionato dall’emotività nelle sue decisioni.
Tuttosommato però mi sento di dire che se lo vuole lui….amen!!!
Tuttavia mi è dispiaciuto percepire disprezzo e sbigottimento verso posizioni contrarie (anche alla mia). Non si può pensare che siano “pazzi”, insensati o addirittura bigotti o integralisti cattolici (ultimamente hanno affibiato volentieri tali appellativi a chi la pensava diversamente) solo perchè credono che è disumano togliere la vita a qualcuno. E’ un punto di vista. Per non parlare dell’opinione dei cattolici osservanti, per i quali è peccato mortale togliersi la vita e permettere che altri lo facciano…….è una fede, un credo…..sono liberissimi di esprimere disprezzo per quello che secondo il cattolicesimo (ma ache cristianesimo) è una “porcata”! Tutto qui!
Abbiamo assistito a soccorsi verso l’islam, il cui integralismo si trasforma in omicidi di massa…….e si critica il cristianesimo il cui “integralismo” significa non volere la morte avventata di nessuno?? Mah, certo che spesso si è davvero contraddittori……
Ti invito ancora una volta a rileggere bene i post.
come al solito fai di tutta un’erba un fascio, mannaggia a te!:-) e ti barrichi agguerrito, ma te la sei presa proprio così tanto per i post precedenti?non mi hai neanche ringraziato per l’in bocca al lupo!
Qui si discute, cerchiamo di non fare i permalosi e soprattutto di non confondere gli argomenti. non è il caso di riprendere questioni che riguardavano altre vicende, vero corvo? proprio non ci stanno e sviliscono il tema affrontato che è delicato perciò rientra con le polemiche solo per far provocazione.nessuno qui vuole farne,ok? e davvero, ti prego, non farne un fatto personale.
Spero di sentire il tuo prossimo messaggio un pò più sereno, ok?;-)E per tutti gli altri, SCUSATE!il mio post non c’entrava niente con l’argomento, ma mi sembrava doveroso prima che si scatenasse un putiferio basato solo sulle personali convinzioni e non sulla volontà di discutere dell’argomento.
topobiche_81
Ciao Michela, scusa! effettivamente sono stato un po cafone!!! Ma visto che ci conosciamo personalmente, pensavo che i convenevoli non servissero! Ma effettivamente pensavo, male!!! Scusa ancora, e crepi il lupo….e ovviamente in bocca al lupo anche a te! Cmq io non voglio fare polemica a tutti i costi!!! Si è vero, a volte mi faccio prendere dalla discussione, ma cerco di argomentare le mie ragioni.Non a caso sono un po tornato sulle discussioni precedenti….il mio intento era soltanto sottolineare alcune contraddizioni evidenti nel vostro discorrere. Credo fortemente che quando una persona “ha veramente delle idee proprie” e non è infarcito di atteggiamenti preconfezionati, in ogni discussione in cui si trova deve rivelare una congruenza e una consequenzialità che fa emergere una identità precisa! Quando passando ad un altro argomento, anche diverso, ci si contraddice, evidentemente le opinioni espresse sono solo quelle che fanno più comodo in quella situazione! Cmq Michela&Co., scusate per la mia verve! non c’è niente di personale! Ma ricordate che anche nella vostra “pacatezza” non siete state sicuramente meno “aggressive” di me. Non è più aggressivo chi grida o si infervora di più….ricordatvelo!!!! vi faccio un esempio……..io sono cattolico credente, e non è bello, neanche per battuta, sentirsi dire che ho frequentato un catechismo “integralista”……al massimo l’avrete frequentato voi, visto che con l’Islam applicate alla lettera il famoso “….porgi l’altra guancia….!!!” Detto questo vi saluto, vi dico che io non la prendo sul personale e non mi offendo, nonostante alcune vostre non “proprio democratiche affermazioni”! Continuiamo a discutere, a me fa piacere e rende frizzanti le pause della mia giornata!!!!!
Buona giornata a tutti!!!!
CORvo , due parole spese x te.
1 ke vi conosciate o no , penso che per edukazione tutto ha un limite.
questo xke nn è un discorso privato tra due conoscenti , ma bensi ricorda che molti altri utenti leggono sul nostro portale. quindi come dice Cristoforo Magistro , cerchiamo di essere un po educati 🙂
che immagine dai dellatua persona?
nn è un rimprovero tanto meno uso toni arroganti 🙂
ma bensi una precisazione e un consiglio .
buona giornata a tutti ritorno al Mar Verde
Non preoccuparti Zodd, accetto il consiglio.
Comunque mi sono autodefinito cafone non perchè lo sia effettivamente stato, ma proprio perchè conosco Cinzia e Michela, e non volevo che prendessero sul personale la “battaglia di opinione” che stiamo conducendo……tutto qui!!!
Ma se in futuro dovessi eccedere sentiti libero di intervenire.
Ciao
Caro Corvo, mi ero ripromessa di evitare di rispondere all’ennesima frecciatina (?!?!), ma è stato più forte di me. Hai ragione, niente di personale: perciò, faccio finta di ignorare la supponenza insita in certe tue affermazioni. Anzi, mi fa sorridere la tua definizione circa le nostre “non proprio democratiche affermazioni”. Non è il caso di citare il famoso “Da che pulpito viene la predica!”, vero?
Il punto è che mi sono sforzata, credimi, ho cercato di capire quale potesse essere l’attinenza di questo argomento con il “dibattito” sull’Islam; ma niente, non ci arrivo, dovrai illuminarmi tu. I miei schemi mentali preconfezionati non mi consentono un ragionamento autonomo. In più ti sarei estremamente grata, se oltre all’esaustiva spiegazione che saprai fornirmi, volessi tenere per me e per altri aspiranti discenti un corso avanzato di Coerenza & Congruenza del Pensiero. La mia identità ne avrebbe fortemente bisogno per emergere.
Tua debitrice
Cinzia
..non vedo perchè tu debba evitare di rispondere!!!!! Cosa è successo? La vostra proverbiale tolleranza verso le opinioni altrui inizia a scricchiolare??? non mi rubare il ruolo….sono io quello non aperto al dialogo!!!! quanto è facile essere tolleranti e democratici quando nessuno obietta alle proprie “facili” affermazioni!!!
Perchè non devi rispondermi??? non merito risposta….è questo che volevi intendere….e poi sarei io quello supponente!!!!ma li rileggete i vostri post prima di inviarli?? Gli ultimi poi…sono la prova lampante di come vi stizziate se qualcuno devia dal vostro “moralismo da supermercato”!!!..invece di rispondere iniziate ad offendere, a deridere, tirate fuori un atteggiamento ironico davvero fuori luogo!
Che significa “…andiamo a scuola dal Corvo…”? E’ davvero poco elegante da parte tua, come anche “…tua debitrice..”, sono espressioni di una “paraculaggine” incredibile…!!! Guarda che non è supponente solo chi grida di più…o chi afferma in maniera secca le sue convinzioni……lo è altrettanto chi si ritiene depositario delle verità e manifesta un atteggiamento da “maestrina” disgustata dalle opinioni altrui!!!!
Cmq io non ho problemi, ci sto alla sfida, e non mi offendo!!! ma quando iniziate a criticare il mio atteggiamento etichettandolo come più vi aggrada solo per screditare quello che dico….beh allora mi vedo costretto anch’io a puntualizzare sul vostro!!!
Alla prossima care “nemiche-amiche”!!!! Io sono sempre pronto…..e prossimamente vi scriverò, per la gioia di cinzia, il motivo per il quale questo argomento è connesso, non come contenuti ma come atteggiamento, al discorso fatto sull’Islam!
Buona giornata
Perchè non chiudiamo la questione e finite di punzecchiarvi post dopo post?
Riportiamo la discussione sugli argomenti?
Ok, Admin. Hai ragione. E’ successo esattamente quello che speravo non accadesse: fare polemica su una questione così delicata. Stop. Chiudiamola qua.
Scuse accettate e ti porgo anche le mie per la battuta sul corso di catechismo, non immaginavo potesse ferire un aspetto intimo della tua persona.era solo una battuta spontanea.:-)
E buona giornata a TUTTI!..visto che non esistiamo solo noi su questi spazi!:-)
topobiche_81
il colesterolo che scorre nelle vene ed arterie che alimentano i nostri grassi e ben pasciuti corpi occidentali ci ha ottenebrato la mente…morire è un diritto…vivere è un diritto…credo nel libero arbitrio…e nella autodeterminazione.(anche del popolo slavo e relativa epopea cfr. mucha) liberi di vivere e liberi di morire? i casi estremi cono sempre di facile ed immediata soluzione, siamo chiamati alla vita dal nulla mi sento di dire che se prorpio devo andare via voglio farlo nudo sporco di sangue nn mio ed urlando così come sono nato…la morte l’uomo nn la capisce( o non la acetta) gli mancano i concetti di infinitamente grande ed infinitamente piccolo e così che ci inventiamo il diritto di morire…come direbbe
ray bradbury ” giù in quella strada i ragazzi annoiati della vita vanno a schiantarsi con le auto sul muro” hanno deciso di morire…lo hanno fatto piccoli idioti testardi e ci vorrebbero le piaghe d’egitto per ricondurre le nostre menti malate al buon senso. ma Dio è troppo impegnato a nn guardare questa umanità perversa…incarniamo la negazione della vita
ci si può togliere la vita consapevolmente se gravemente malati e sofferenti?
” ed in fine ho assistito mia madre muoveva solo gli occhi ed i suoi sgardi mi imploravano di ucciderla…ed io non ero capace di fare altro che restare a gaurdarla soffrire e pregare per lei… pregare Dio che la facesse morire…(cfr. con flim pomodori verdi fritti).
ogni vita ha il diritto di essere vissuta ogni secondo è prezioso che tu ci creda o no.
strappati la lingua a morsi come Maggie Fitzgeral (hilary swank in million dollar bay)…
Non mi permetto di commentare la scelta di chi nella sofferenza e solo per questo motivo a causa di disperazione e dolore ha deciso di togliersi la vita, non riesco ad immaginare una tragedia interiore più grande del suicidio.
ma salto al collo dei signori del diritto…la vita difendetela…anche con scelte coraggiose chi sceglie per la vita fa una scelta dura e difficile…c’è da sputare sangue tutti i giorni…grassottelli legislatori e signori della guerra…
anomalie spazio temporali in disaccordo con le prima legge della termodinamica.
Sei grande Lazarum, i tuoi post mi riempiono di sussulti. Sei un “chirurgo” che opera senza bisturi, le tue mani sulla tastiera, guariscono, aprono “mondi di emozioni”. Hai avuto la possibilità di scrivere cose bellissime, che “io” in prima persona ho avuto la possibilità di apprezzare.
Vedi sia “io” che “tu” abbiamo delle “facoltà” che usiamo.
In questa discussione, tutti, chi più, chi meno abbiamo manifestato il nostro disagio, la nostra indecisione.
Mi chiedo se il Papa, non avesse potuto manifestare la sua volontà di “rinuncia” alle cure dei farmaci. Forse staremmo ancora qui a sorbirci la nostra dose quotidiana di TG nazionali (tutti) zeppi di inutili nuovi referti quotidiani e sul via vai di uomini di Stato al capezzale del Santo Padre.
A questo punto mi sembra doveroso aggiungere che in questo “forum” non è in discussione la situazione di “Piergiorgio” il quale, ripeto, può sottrarsi alle cure come è quando vuole….
Piergiorgio è il Presidente dell’ Associazione “Luca Coscioni” che usa la sua condizione umana, per una battaglia “politica” a favore di “tutti” indecisi e non.
Vogliamo mettere in chiaro qual’è l’obiettivo di questa “battaglia”??
La conquista del diritto di rinunciare alla “propria” esistenza, alla “propria vita biologica” quando la “Vita Vera” ci ha già abbandonati.
Ma voi siete convinti che se a Piergiorgio gli fosse consentito di barattare la sua Vita odierna con un’altra esistenza per esempio con la vita “un albero”, un albero in terra d’Africa, solo in una sconfinata prateria, non tanto robusto, non tanto alto, con non molti rami, in un terreno non proprio arido… etc.. etc.. secondo voi lui (Piergiorgio) accetterebbe???
Io metterei la firma, magari per una vita semplice, ma secolare.
Immagino il ciclo delle stagioni, il leone che gode della mia ombra, l’aridità della stagione che cede il posto alla fresca pioggia che bagna le mie foglie, il tepore, il freddo dell’alba… godere della carezza della Vita.
grazie francy per il commento. su un argomento così delicato che tocca la sensibilità di tutti,nello scrivere della morte ci muoviamo con deliacatezza e facendo attenzione a non fare troppo rumore, ci avventuariamo per territori
così ostilmente familiari che nn vorremmo nessuno si svegliasse al nostro passaggio.
condivido l’idea dell’albero….condivido l’idea di una vita semplice.
ieri sera, su una tv privata,hanno trasmesso una stupenda intervista ai signori Welby,inutile dire che è stata,per me scioccante sentire e vedere il comportamento dei coniugi.
Niente di urlato o pietoso,più che un appello, hanno reclamato con grande dignità il rispetto della loro sacra ed inviolabile volontà.
Non ho seguito il dibattito conseguente, per fare alcune considerazioni mie,in piena autonomia.
Eccole:
– le loro voci, si rivolgono ad uno Stato,i cui governi, a turno mandano i nostri giovani a morire per attentati,in nome di una pace che forse non verrà mai!
– si rivolgono a leggi che impongono trasfusioni di sangue ai Testimoni di Geova,nonostante essi siano contrari!
– si rivolgono a quella parte della Chiesa che vuole difendere la Vita ad oltranza,mentre in un paesino del Lazio,persone continuano ad ammalarsi e morire di leucemia, causata dalle onde elettromagnetiche delle antenne di Radio Vaticana!
Queste riflessioni,mi hanno convinto ad essere d’accordo con i coniugi Welby,ai quali va il mio ringraziamento,per aver, almeno tentato, di scuotere le nostre coscienze, ormai sopite e strumentalizzate…
Concordo pienamente Wiseman!In più aggiungo la mia indignazione riguardo l’ultima parte del tuo post (leucemia grazie a RADIO VATICANA)…Senza parole…
scusami se intevengo a distanza così breve dal mio precedente post…tu credi realmente che la chiesa cattolica italiana abbia tutta questa influenza sull’opinione pubblica? o meglio su un governo di centro sinistra?che deve la sua maggioranza ad un partito che si chiama rifondazione comunista…oppure ai comunisti italiani? nn capisco il sillogismo che lega testimoni di geova, radio vaticana,guerra, governo ed eutanasia…l’unico filo conduttore che annoda questi argomenti a mio dire e che condivido è un diafano senso di oppressione legato ad un realtà che sfugge al nostro controllo.
gli argomenti che hai posto sul barbecue esattamente come dire troppa carne al fuoco andrebbero trattati singolarmente poichè si aprono ad abissi di interpretazioni e valutazioni soggettive, aprono interessantissimi spiragli e poderose possibilità di vivaci scambi di opinioni.
credo che generalizzare in questo caso nn serva, per quanto condivida concettualmente molti dei pezzetti di carne che hai posto all’attenzione della piazza,credo che debba restare un spotlight acceso sulla questione spinosa e dolorosa della eutanasia…la dolce o buona morte…la buona morte come una corona di pungentissime spine posta sulle nostre teste. immagino che attualmente gli italiani siano più coinvolti emotivamente dalla traviature intellettive delle vicende dei vari reality show per preoccuparsi se sia giusto o meno concedere il diritto…della buona morte. sposati alla televisione finchè morte nn li separi…appunto.
ecco il nuovo padrone del mondo..chi ha il potere…di decidere cosa è bene e cosa è male…lasciamo che decida la tv nostra signora e padrona dominatrice delle coscienze.
la vita va difesa ad oltranza e sempre,ripeto sempre, lo sottolineo ed evidenzio ancora,sempre… se esiste un valido motivo per morire sicuramete esistono milioni di giuste ragioni per le quali vale la pena vivere…
la morte di un individuo resta un caso di assoluta coscienza un dramma interiore straziante…sempre e in ogni caso…”e poi dopo tanto soffrire quando tutto sembra buio…eccole… vedi in lontanza biance sponde…”(cfr il signore degli anelli-il ritorno del re)…
Piergiorgio è morto. Tre mesi sono passati dal suo appello, che, per quanto clamore abbia suscitato, è rimasto inascoltato. Piergiorgio è morto. Finalmente troverà il sollievo e la pace a lungo invocati negli ultimi tempi.
Adesso il clamore piano piano svanirà. Il Ministro Turco potrà cancellare dall’agenda l'”impegno” di andare a trovare Piergiorgio. Il Vaticano potrà ritrattare la timida apertura contro l’accanimento terapeutico e potrà indignarsi per le statuette gay nel presepe di Montecitorio. Tutto tornerà alla “normalità”. La vita riprenderà a scorrere regolarmente. Fino a quando un altro Piergiorgio non tornerà a disturbare le nostre coscienze e il polverone si risolleverà.
Piergiorgio è morto. Viva Piergiorgio!
http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo341119.shtml
eggià la chiesa ha negato il funerale al nostro amico piergiorgio perchè ovviamente non accetta il fatto che una persona che riesca ancora a spiaccicare due o tre parole tramite un pc sia in grado di decidere della sua vita, della sua voglia di non vivere cosi….attenti ho parlato di vita!ma quella è vita?stare giorno e notte attaccato ad un respiratore artificiale, non avere la possibilità di uscire, non avere la possibilità di muoversi, non avere nemmeno la possibilità di decidere cosa mangiare visto che tutto gli veniva dato per via endovenosa….vabbe che dire?niente forse stare zitti è la via migliore?? NO! assolutamente è in questi momenti che bisogna alzare la voce e farsi sentire, impegnarsi al massimo per spingere i nostri DIPENDENTI, o politici che dir si voglia, a riunirsi in quel dannato parlamento a cercare una soluzione, una legge, senza pensare per una volta a questa dannata chiesa che ci sta facendo andare indietro, che ci sta bloccando tutto da quando è nata e continua tutt’ora a rompere le scatole senza capire che siamo uno stato laico e che le cose che si fanno in vaticano non devono entrare in parlamento altrimenti facciamo prima a buttare giu tt le leggi che abbiamo e ad affidarci ai dieci comandamenti….a parte questo piccolo sfogo che secondo me è necessario vorrei proporvi questo quesito: sarebbe giusto fare una legge che regolamenti l’eutanasia?
ovvio che io dico di SI a questo ma voi cosa ne pensate?
grazie delle eventuali risposte!