venerdì 27 Dicembre 2024

“Toghe Lucane”: ultimo capitolo?

In questi giorni è in corso a Catanzaro l’udienza sulle opposizioni all’archiviazione di una delle più importanti inchieste svoltesi al meridione e in Italia.

E’ d’uopo a mio avviso ricordare di cosa si trattava e cosa è avvenuto. Una sorta di promemoria per gli smemorati. Inoltre è interessante collegarsi al bellissimo intervento fatto da Roberto Saviano due giorni fa al programma "Vieni via con me" quando parla della macchina del fango che ha colpito, molti se lo sono dimenticato, anche e soprattutto Giovanni Falcone. 

L’inchiesta "Toghe Lucane" fu istruita da Luigi De Magistris e indagava su presunti comitati di affari in Basilicata in cui era coinvolta tutta la classe dirigente lucana: politici, imprenditori, magistrati. Ovviamente vi lascio immaginare il panico che questa inchiesta provocò nei corridoi del potere in Basilicata, soprattutto perchè figuravano tra gli indagati anche il presdiente della regione De Filippo, il senatore Filippo Bubbico e alcuni importanti magistrati tra cui Felicia Genovese, nota per la vicenda Elisa Claps. 

Quello che è successo è che l’inchiesta è stata tolta (in un groviglio di interventi leciti e non tra il ministro Mastella e il CSM) a De Magistris per vizi di forma. Fatto stà che colui che ha rilevato il fascicolo, Vincenzo Capomolla, ha velocemente chiuso tutto e stralciato le posizioni di quasi tutti gli indagati, e spezzettando l’inchiesta in mille rivoli, archiviando di fatto "Toghe Lucane". E’ chiaro che con una situazione del genere c’è in molti il sospetto che il problema non fosse sulla forma me sul contenuto.

Vediamo cosa succederà in questa udienza in cui le parti lese hanno chiesto di rivedere queste frettolose archiviazioni in una inchiesta in cui nessun indagato illustre, guardacaso, è stato rinviato a giudizio. Non siamo noi a giudicare, ma tutte le tempistiche di questa vicenda fanno davvero sorgere dubbi inquietanti come illustra Marco Travaglio in un intervento al Parlamento Europeo.

Oltre a ciò c’è da registrare l’incredibile operazione di delegittimazione condotta ai danni di De Magistris, dipinto come un forcaiolo e un pilotato, un complottista, colluso con chissà quali forze del male. Questo è un altro aspetto che che ancor di più insospettisce e ci fa pensare (a ragione?) che quell’inchiesta era valida e non carta straccia. Proprio su questi scenari, come ho detto prima, parlava Roberto Saviano quando ha ricordato Giovanni Falcone.

Giovanni Falcone, al contrario di quello che successe dopo la morte, veniva puntualmente denigrato e offeso, ridicolizzato, ridimensionato, ciritcato perchè andava in TV a parlare delle inchieste. Praticamente quello che è successo a De Magistis, fatto a pezzi sui giornali e da tutto il concerto dei Vespa e compagnia. Gli si ricordava che i veri magistrati come Falcone e Borsellino non andavano in TV a parlare ma erano in ufficio a lavorare: ovviamente falso perchè Falcone e Borsellino andavano spesso in incontri pubblici perchè la gente sapesse cosa stava succedendo alla nostra società. Falso due volte perchè anche a Falcone gli si criticava la sovraesposizione (chissà perchè?), solo dopo la morte tutti si sono affannati a chiamarlo eroe.


Commenti da Facebook

7 Commenti

  1. Raf

    Bravo corvo. “Per non dimenticare” direbbe qualcuno.
    Scusa se esco fuori tema…
    Il “regime” Berlusconi sembra vacillare. Siamo forse alla frutta. Però sarebbe bene ricordare che Berlusca sarebbe solo la punta dell’iceberg.
    Molti problemi italiani si annidano nei grumi di potere piccoli e grandi, locali e nazionali, trasversali.
    Non perdiamo di vista questo dettaglio.
    Combattiamo (figurativamente) Berlusconi, ma combattiamo anche il “berlusconesimo”, l’eventuale capillarizzazione del malaffare…

    1. Cristoforo Magistro

      Non ricordo chi ha definito la Basilicata regione dall’eco corta per dire che, stante la sua dimensione demografica, tutti –in un modo o nell’altro- riescono a farsi sentire da tutti. Se poi ci si vuole riferire agli strascichi che ogni questione si lascia dietro, si potrebbe parlare di territorio dal riverbero continuo. Volendo uscire dal campo del sentire, si potrebbe invece parlare di paese dalle ombre lunghe e via cazzeggiando.

      E questo all’interno di un più grande e complicato paese, l’Italia, dove ancora stiamo a chiederci se Nerone fu un criminale o un incompreso brav’uomo. Date queste premesse, non mi sorprende che si sia tornato a parlare del caso “Toghe lucane”. Anzi, trovo giusto che si discuta su chi ha avuto ed ha ruoli pubblici poiché ciò ha a che fare con l’esercizio critico e cosciente dei diritti politici garantiti dalla nostra carta costituzionale.

      Ciò che mi trova in disaccordo è il modo in cui se ne parla. Su questo punto vorrei non essere frainteso. Il discredito che ha colpito la nostra classe politica negli ultimi anni ha fatto cadere ogni forma di rispetto o timore reverenziale nei confronti dei suoi appartenenti. Di tutti i suoi appartenenti, poiché ciò ha colpito in egual misura partiti di governo e partiti di opposizione. A me non pare giusto, ma tant’è. D’altra parte, la crisi di identità, per qualcuno la perdita della bussola (Walter Veltroni, adesso impegnato a ritrovarla con il recupero di Cassano, mah! ), ha portato il PD, il maggior partito di opposizione, a uno scontro interno per il ricambio generazionale fra aspiranti rottamatori e sedicenti sempreverdi. Non è quindi la ruvidezza delle parole che caratterizza ai giorni nostri il discorso politico a preoccuparmi.

      Ciò su cui non sono d’accordo, vengo finalmente al punto, è il parlare della riapertura del caso “Toghe lucane” come se fosse una partita di calcio per la quale sono stati concessi i tempi supplementari e della condanna di Vulpio e del “Corriere della Sera”come se si trattasse di un rigore ingiusto concesso agli avversari. Un processo è qualcosa di sacro, durante il rito dibattimentale si ri-creano gli avvenimenti, li si chiama a nuova vita e li si giudica. Le sentenze della magistratura vanno rispettate. Sempre.

      Frequentando questo sito e conoscendo un po’ i suoi animatori, mi sono convinto della genuinità della loro rabbia, del senso di frustrazione che per loro voce esprime la generazione cui appartengono, dell’accanito amore-odio tipico degli emigrati verso il paese da cui alcuni si sono allontanati o hanno dovuto allontanarsi. Non credo quindi che ci sia malanimo personale verso nessuno da parte loro, ma l’esasperazione di chi cerca a tutti i costi un responsabile per tutto ciò che non va nella nostra regione. Non sempre condivido le linee di pensiero a cui i più attivi sembrano rifarsi – direi movimento grillino, dipietrismo, ambientalismo radicale, ogni tanto un po’ di cerchiobottismo- ma a mio avviso rappresentano quanto di più interessante sia emerso a Monte negli ultimi anni. Una leva di irregolari rimasti tali non per loro colpa.

      A loro mi sento di dire di fare attenzione poiché la realtà è sempre più complessa e sfaccettata di quanto si creda. E di concludere con la citazione di una citazione –me ne scuso, ma l’ho appena scoperta- di un grande napoletano, Benedetto Croce. Che nel 1948, in tempi molto meno confusi dei nostri, disse:

      "Non andare in cerca della verità, né del bene, né del bello, né della gioia, in qualcosa che sia lontano da voi, distaccato e inconseguibile, e in effetti inesistente, ma unicamente in quel che voi fate e farete, nel vostro lavoro, nel cui fondo c’è l’Universale, di cui l’uomo vive; e, per chiudere con un motto bizzarro ma profondo, che soleva ripetere un dotto tedesco (o, se si vuole, ebreo-tedesco), altamente benemerito degli studi, il Warburg, tenere sempre presente che Gott ist im Detail, che Dio è nel particolare."

      1. Raf

        Non voglio rischiare di fraintendere, ma non vorrei che il giudizio su quelli che chiami “animatori del sito” risulti come sottovalutante delle loro opinioni.
        Non voglio entrare nel merito della questione né andare fuori tema. Ma quando si attribuisce un commento alla rabbia o a una sorta di emotività dovuta a odio-amore si rischia di delegittimarlo come se non fosse frutto di riflessione e di valutazioni oggettive.
        Credo che l’accostamento di tifo a politica in questo caso sia poco calzante come anche l’attribuzione del carattere grillino o dipetrista alle opinioni che da sempre vengono esposte su questi temi.
        Di tifo si dovrebbe parlare invece per chi prende posizioni prevenute e prevedibili sempre e comunque.

      2. vince_ditaranto

        Raf ha scelto di rispondere in maniera secca e concreta, io invece (ognuno ha il suo stile…Sealed) vorrei rispondere in maniera più articolata perchè credo che ogni passaggio di questo intervento di Cristoforo meriterebbe un approfondimento.

        1-Parli di regione dal "continuo riverbero", "dalle ombre lunghe" o dai "continui strascichi"…..mi sa che non hai molto chiaro lo scenario lucano ne tantomeno ricordi le tornate elettorali. Non capisco a quali strascichi ti riferisci. Di tantissime "cose", non solo di Toghe Lucane, non se ne è mai parlato ne se ne parla tuttora. E’ chiaro che per il tifoso (perchè il termine "tifo" nel soggetto l’hai scritto riferito a te vero?) parlarne anche una sola volta è tantissimo, ma se leggessi anche qualcosa di più recente della "Resistenza" ti accorgeresti che si sta parlando di una delle più grosse inchieste a livello nazionale di tutti i tempi. 

        2- Parli di discredito della classe politica (anche se in toghe lucane sono coinvolti anche magistrati e imprenditori, ma certo a te interessa che il "credito" dei potilitici rimanga intatto) e ti ricolleghi ai rottamatori di Firenze usando delle parole che avevo già sentito…."rispetto e timore reverenziale"….aspetta aspetta, queste le ho già sentite….aspetta….MA CERTO! sono le parole che ha usato Bersani per commentare appunto "i rottamatori", ma guarda un po! Che coincidenza! Rinfrescami la memoria ma evocare rispetto (non vedo la mancanza di rispetto al massimo di "riverenza"!!) verso i più anziani o l’establishment in generale quando si muovono semplici critiche o si chiedono risposte non era un atteggiamento reazionario? No, te lo chiedo perchè non mi sei mai sembrato un conservatore!!

        3- Veniamo ora alla questione che ti ha fatto "scendere in campo" in questo post. Tu parli di differente atteggiamento in due ultime questioni discusse sul sito, e guarda un po cosa hanno in comune queste due questioni? Ma guarda un po…..poi sarebbero gli altri i tifosi (di cosa poi o di chi poi??!!)! Gli "animatori" come li chiami tu, hanno spesso seguito nei loro interventi un medesimo atteggiamento, il cui comune denominatore è stato spesso la difesa della magistratura e delle sue indagini, appunto come ultimo baluardo allo strapotere della politica. Tu metti sullo stesso piano un’inchiesta di dimensioni impressionanti con l’ennesimo processo per diffamazione ad un giornalista. Non c’è nessuna esultanza per nessun tempo supplementare, ma se un’inchiesta di quelle proporzioni viene "scippata" al titolare e guarda caso dopo pochissimo tempo il sostituto archivia quasi tutte le posizioni a te non viene qualche lecito dubbio? Ne tantomeno ci sono rigori ingiusti a favore delgi avversari (!!??): nessuno ha criticato la sentenza a Vulpio. Il giornalista è stato condannato perchè ha diffamato (penalmente!) e deve pagare per il reato commesso. Chi si sogna di dire il contrario? La polemica è sorta quando si esulta (quello era falco) affrettandosi a dire che vista la condanna NIENTE di tutta quella faccenda è vero, ne tantomeno è vero NIENTE  di quello che ha scritto in passato Vulpio ne di quello che forse scriverà! Dove sarebbe l’atteggiamento sbagliato? Forse c’è un pizzico di sospetto in più verso la classe dirigente che quella dei giornalisti, forse! Ma è il minimo se dobbiamo basare le nostre esperienze sull’esperienza pregressa. 

        4- Visto che vanno di moda gli elenchi ne faccio uno anche io:

        "rabbia"

        "frustrazione"

        "amore-odio"

        "esasperazione"

        Non è l’elenco degli stati d’animo di una desperate housewife ma a tuo modo di vedere la molla degli interventi che vengono fatti dagli animatori (non credevo fossimo in un villaggio vacanze Cool) del sito. Complimenti! Se anche una persona come te si fa tentare da dare etichette per minimizzare "i contenuti" di quello che uno dice, allora significa che il berlusconismo ha davvero messo radici! Sono molto avvilito dal tuo argomemntare e se pur nella forma espressiva educata che ti caratterizza, lo ritengo volgare e offensivo al pari di una qualsiasi affermazione cafona e qualunquista del primo anonimo da guestbook, proprio perchè ammazza le valutazioni di quello che diciamo e non è in linea con l’onestà intellettuale che hai sempre dimostrato.  

        Come dissi in altre sedi….avrei finito!

         

         

  2. ciffo

    Tante volte, in passato, alcuni interventi di Cristoforo hanno contribuito a farmi riflettere e spesso a farmi cambiare idea su molte questioni. Mi piacciono interventi stimolanti che possono indurre ad autocritica o, semplicemente, fornire un punto di vista differente di alcune faccende perchè spesso, nella presunzione di guardare le cose a 360°, si rischia di guardare invece a soli pochi cm dal proprio naso.
    Non capisco la stizza di Raf e corvo nell’essere stati definiti animatori del sito… non lo siamo? O la stizza per il tentativo di descrivere noi e la nostra linea di pensiero… sappiamo benissimo di non essere nè grillini, nè dipietristi, ambientalisti, ecc. ma se qualcuno dovesse cercare di raccontare ad uno sconosciuto cosa siamo…. in qualche modo deve pur farlo! Tra l’altro Cristoforo lo fa riempiendoci di complimenti.
    Mi sono preso alcuni giorni per riflettere rileggendo attentamente anche la risposta di corvo. Conosco Vincenzo e la sua schiettezza, mille volte io e i suoi amici più stretti lo abbiamo canzonato per la sua irruenza che spesso lo porta a sembrare più rude del necessario. Al suo posto avrei fatto a meno di un paio di inutili frecciatine ma voglio rimanere sul contenuto.
    Corvo e Raf mi sembrano lamentare un giudizio superficiale sui loro pensieri. Mi sento di dar loro ragione.
    Quando Cristoforo definisce cialtroneria il libro “terroni” non si limita al giudizio ma, con rigore, snocciola una serie di punti che ci fanno capire la superficialità dell’autore di quel libro. A quel punto sfido chiunque persona intelligente a ignorare il suo punto di vista.
    In questo caso però è difficile non prendere l’intervento di Cristoforo come una paternale… come quello di un padre che dice ai figli… “siete giovani, un giorno capirete”. Nel 99% dei casi il padre ha ragione ma nel 99% dei casi i figli continuano a sbagliare perchè dal loro punto di vista continuano a pensare di essere nella ragione.
    Ho letto tantissimo sulla vicenda di De Magistris e sul trasferimento coatto deciso dal CSM (organo molto politico) e contraddetto dai giudici di Salerno (se le sentenze si rispettano quale rispettare in questo caso?). Non trovo scandaloso lamentarsi di una vicenda in teoria chiusa. Conoscendo i fatti e come si è arrivati alla chiusura di quella vicenda, trovo invece più strano il contrario.
    Non mi sembra il caso di riscrivere qui un’altra volta di quelle vicende. Il mio pensiero a riguardo me lo sono fatto. Però sarei felicissimo se Cristoforo o qualunque altro volessero aggiungere la loro interpretazione degli avvenimenti, può darsi che un racconto diverso della questione possa convincermi del fatto che l’aver impedito a De Magistris di concludere le sue indagini sia stato un bene per noi tutti.
    Nel frattempo rimango dell’idea che l’inchiesta Toghe Lucane sia stata l’ennesima occasione persa della nostra regione, anche se un giornalista che ha scritto tanto di quei fatti è stato condannato per diffamazione.

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