martedì 19 Novembre 2024

LA CAMORRA E’ LA NOSTRA UNICA IMPOTENZA

Qualche tempo fa, non tanto tempo fa, circa quindici giorni fa, ero triste, un po’ giù di morale. Vedevo tutto abbastanza nero allora un amico mi inviò un link, il link di una canzone di Modugno. “Meraviglioso”, una canzone che invita a guardare il mondo, invita a gioire di ciò che abbiamo, di ciò che ogni giorno conquistiamo.

E’ vero il mondo è così, meraviglioso, lo è davvero, anche se a volte accadono episodi che ti lasciano cadere nel più grande sconforto.

Ultimo dei tanti l’assassinio del sindaco Angelo Vassallo.

Si discute tanto, la gente comune si chiede cosa possa essere accaduto.

Sarà la camorra? Sarà altro?

Io ho sempre pensato che è camorra tutto ciò che ha a che fare con la malavita; tutto ciò che uccide freddamente, tutto ciò che porta droga ai nostri ragazzi,  tutto ciò che impone uno scambio tra la vita e le loro regole.

Ho sempre pensato che la camorra fosse questo.

 

Certo la camorra, dicono alcuni, è intelligente, non avrebbe ammazzato un sindaco, non avrebbe fatto tanto scalpore, dato che, la camorra, a quanto pare, aveva un progetto in quella zona e dunque accendendo i riflettori su essa c’era il rischio che tutto il progetto venisse meno.

 

Io invece sono di un’altra opinione.

 

Credo e sono convinta che la camorra c’entri, eccome se c’entra.

 

Credo e sono convinta che la camorra abbia capito che contro quell’uomo la cui anima era così intrisa di amore per la propria terra, per il proprio mare, per i propri compaesani, per il proprio paese, nulla avrebbe potuto fare.

La camorra aveva capito bene che non avrebbe potuto vincere alcuna battaglia contro quell’uomo che aveva, fino ad allora, improntato la propria vita sulla legalità.

 

Allora cosa hanno fatto? Hanno creduto di “abbattere” un ostacolo.

 

Lo hanno ucciso.

 

Hanno creduto che così facendo si potesse aprire un varco verso una zona fino ad allora invalicabile.

 

NON HANNO CAPITO NULLA.

 

Quell’uomo è e rimarrà il sindaco di Pollica, quell’uomo ha donato a quel paese un sogno, quell’uomo ha insegnato a sognare; quell’uomo ha urlato in faccia alla camorra che contro un ideale ed una sete di legalità e giustizia nulla è possibile.

 

Allora i cittadini di Pollica, di Acciarioli, di Salerno, i campani, gli italiani, ora più che mai, devono prendere coscienza che solo insieme, solo costruendo un muro invalicabile, un muro fatto di solidarietà, di coraggio, di legalità, di lealtà, di sete di giustizia, la camorra, la malavita, la criminalità possono essere sconfitte.

Le persone muoiono, ma non i loro ideali. Quelli rimangono e, paradossalmente, dopo la morte di coloro che li decantavano si sentono ancora più forti.

 

Ideali assordanti che niente e nessuno può ZITTIRE. 

 

http://vincenzabbatiello.blogspot.com/2010/09/la-camorra-e-la-nostra-unica-impotenza.html


Commenti da Facebook

3 Commenti

  1. Wiseman

    purtroppo si brancola ancora nel buio per trovare una spiegazione a questo ennesimo efferato delitto, l’unica cosa che non lascia dubbi è l’amore che questo Sindaco ha avuto per il suo paese, per il suo mare, concordo con mrs. Abbatiello, la Sua immagine è senz’altro uscita rafforzata perchè non sono riusciti ad ammazzare le Sue idee.Riporto qualche altra  ipotesi:

    http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/vassallo-sindaco-collusione-forze-dellordinecamorra-535123/

    1. Vincenza Abbatiello

      Bello anche l’articolo di cui posti il link.

      Purtroppo è così. E’ paradossale, ma se dovessimo scoprire delle collusioni tra criminalità organizzata e forze dell’ordine la cosa non ci desterebbe tanta meraviglia.

      E’ brutto da dire, anche solo da pensare ma è così.

      Era il lontano 1995, ero a Napoli, primo anno di università, via dei tribunali, conosco un carabiniere, in borghese, mi dice: "qui a napoli i carabinieri, alcuni, prendono due stipendi: uno dallo stato ed uno dalla camorra"

      C’è la prova provata che ciò è possibile.

      Wiseman è un articolo molto bello, ma duro e cinico; un articolo che però ci sbatte in faccia la realtà, una realtà che solo la gente comune e gli amministratori onesti possono cambiare.

       Io ci spero, tanto e sarei davvero pronta a dare la vita affinché si possa consegnare un’Italia migliore a mio figlio, ai miei nipoti, ai figli di tutti.

       

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