Sembra che ,ormai l’unica via d’uscita dalla crisi politica in atto, siano le elezioni!
Molto probabilmente, le ragioni addotte dall’ormai ex co fondatore del PdL, non saranno del tutto campate in aria, rimane però il dubbio su come mai abbia impiegato quasi 16 anni, per conoscere Berlusconi? come mai ha impiegato tanto tempo per capire le mire di Bossi? quale è stato il vero motivo per insediarsi alla terza carica dello Stato? e se, come ipotizza qualche giornalista, si stesse preparando ad un’alleanza con Rutelli e Casini, magari con la regia occulta di Dalema, e tentare la scalata al Governo?
Come si vede, la situazione non è tra le più chiare, io comunque, penso che, in caso di elezioni, Berlusconi e Bossi sbaraglieranno tutti. Non è un augurio, la mia è solo una considerazione! Gianni, che ne pensi?
Tempo fa, quando Fini aveva cominciato a manifestare dissensi dalla linea del partito, avevo commentato il suo discusso cinismo, paragonando lui a quei fascisti che all’indomani della caduta del regime si affrettavano prenderne le distanze:
https://www.montescaglioso.net/node/786
Il discorso di Mirabello è assolutamente condivisibile e di buon senso. Ma viene appunto spontanea la domanda di Wise: 10 o 16 anni fa dov’era Fini? non conosceva Berlusca? non sapeva dei suoi problemi giudiziari? non ci ha pensato quando ha annegato la storia della destra italiana nel PDL?
Il 25 luglio sul Fatto quotidiano si invitava infatti a credere solo a chi fosse stato dall’altra parte, sempre:
https://www.montescaglioso.net/node/9859
E’ anche vero pero’, Wise, che Fini, tutto sommato, resta l’unico baluardo di una destra repubblicana depurata da ogni sorta di anomalia berlusconiana.
Il meno peggio di destra.
Le elezioni? Sembrano molto probabili con vittoria scontata (?) del PD. A meno di improbabili "ammucchiate" dalla regia oscura…
Nè eroe nè opportunista… almeno secondo Flavia Perina, deputata Finiana, che afferma che il loro errore più grave è stato credere all’“illusione che il modello populista – carisma e voti –” potesse “costituire una scorciatoia per la modernizzazione che il nostro Paese attende ormai da un ventennio.”
Tratto da Errori e “autocritiche”
Articolo interessante!
Impossibile affidarsi a uno come Berlusconi che vive di consenso e autocompiacimento. Nessuno come lui potrebbe fare riforme serie per il Paese perchè qualunque riforma seria richiederebbe dazio in termini proprio di consenso e popolarità.
Ciffo, scusami ma, d’istinto appena ti ho letto mi è venuta in mente una song del celeberrimo quartetto: Chi fermerà la musica!
ma tu riesci, almeno ad intravedere un partito, un gruppo politico nell’attuale scenario, in grado di cambiare o almeno tentare di farlo? per me è buio pesto!
Diciamo che mi è molto chiaro chi NON è in grado di cambiare l’attuale scenario.
permettetemi una piccola deviazione dall’argomento, sono pienamente d’accordo con Ciffo, sul fatto che è molto chiaro CHI non vuole cambiare…..anche gli astri nascenti NON scherzano, ahinoi!
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=364878&IDCategoria=11
Pur restando sempre scettico sull’illusione iniziale…
trovo interessante nell’articolo i punti in cui si parla non di Berlusconi ma del MODELLO Berlusconi.
L’idea che leadership e consensi potessero essere una scorciatoia verso il riformismo.
I finiani si rendono conto che tale modello è sbagliato.
Affidarsi a leader populistici “capipopolo” significa regredire nella cultura politica. Significa affidarsi in maniera novecentesca a “uomini della provvidenza”.
Aggiungerei che questo è valido non solo per Berlusca ma appunto per il modello che lui ha introdotto, in cui il concetto di rappresentanza è sostituito dalla democrazia diretta. Dove la struttura finemente democratica di un partito è sostituita dal rapporto diretto e semplicistico tra capo e popolo. Per alcuni è paradossalmente anche il caso di Vendola, Di Pietro…
La domanda di Wise è mal posta a mio avviso.
La questione non è capire le intenzioni di Fini e cosa lo muove: cosa volete che lo muova? L’abnegazione al dovere, lo spirito di servizio al paese?? Fini è un politico (italiano) è interessato a conquistare il potere e un suo spazio come tutti. Per fare ciò bisogna avere stomaco (questo non lo si può certo negare alla classe politica italiana) e molte volte far finta di avere la memoria corta. Questa è la politica fatta dai nostri politicanti, in questo scenario a cosa serve porsi domande sui retroscena della scelta finiana?
La domanda è un altra caro Wise. La domanda è se questa mossa, che viene a coronamento di un paio di anni di costante allontanamento, gioverà ai cittadini e in generale al contesto politico nazionale? Io sono fortemente convinto di si.
Si sono sprecate un sacco di battute sarcastiche in questi giorni, dall’affermazione che fino ad ora solo Veronica Lario era riuscita a scaricare il cavaliere; al fatto che con il discorso di Mirabello finalmente la sinistra ha trovato un leader . In fondo la verità è che finalmente il percorso di Fini, perchè anche se da "doppiogiochista" è stato comunque un percorso non un voltabandiera alla Mastella di punto in bianco, sta facendo nascere in Italia qualcosa che mancava, ovvero una vera Destra Repubblicana.
Ciò funziona e come, lo sapete perchè? Perchè negli ultimi anni Fini si è guadagnato, agli occhi di tutti, una credibilità abbastanza elevata maturando e portando avanti principi costituzionali che ormai non difende più nessuno, anche se solo a parole. Inoltre, cosa non trascurabile, è libero da coinvolgimenti giudiziari quindi libero di parlare su tutto senza essere ricattabile.
Purtroppo è difficile perdonargli 15 anni di silenzio e di spalleggiamento al berlusconismo…….ma guardiamoci in giro, tutti gli altri anche all’opposizione hanno la stessa gravissima colpa (per alcuni come D’Alema e soci è ancora più grave perchè di opposizione) e non sembrano assolutamente cercare di rimediare…..
Come ultima nota vorrei ricordare che l’episodio di Mirabello mette ancora più l’accento sull’inutilità del PD. Ormai i loro balbettii sono imbarazzanti, non riescono più a prendere una posizione. Anzi prendono quelle sbagliate, come quando invitano Schifani alla loro festa (di questi tempi? con tutte le indagini per mafia che stanno venendo fuori??!!?? muah….) e bloccano con la forza una cinquantina di ragazzi che lo contestano. Sono davvero ridicoli.
La domanda di Wise è mal posta a mio avviso.
Eroe? Perchè negli ultimi anni Fini si è guadagnato, agli occhi di tutti, una credibilità abbastanza elevata maturando e portando avanti principi costituzionali che ormai non difende più nessuno, anche se solo a parole. Inoltre, cosa non trascurabile, è libero da coinvolgimenti giudiziari quindi libero di parlare su tutto senza essere ricattabile.
Opportunista? Purtroppo è difficile perdonargli 15 anni di silenzio e di spalleggiamento al berlusconismo…..
dove sta l’errore nella domanda?
Rispondo velocemente a Wise, dicendo semplicemente che a noi non deve interessare capire cosa c’è nella dietrologia dell’azione di Fini. Tutto qui.
Colgo l’occasione per far notare a tutti i Berlusconiani (non a quelli di destra che ormai si è capito finalmente che è un’altra cosa) il massacro che sta avvenendo nei confronti del nuovo avversario politico del nostro amato premier.
Quello che sta avvenendo è molto grave, e ci porta a diverse riflessioni.
1- Ammesso che fosse vero che Fini abbia fatto il furbetto (ricordiamo che le indagini sono in mano alla procura di Roma, da sempre vicina al premier tant’è vero che puntualmente i processi di Milano si cerca di spostarli nella città "eterna") credo sia evidente anche ai ciechi la differenza di trattamento della stampa amica al premier e compiacente con il premier. Su tutta la cricca dei berlusconiani accusati di mafia, corruzzione giudiziara, abuso d’ufficio e chi più ne ha più ne metta….ci sono stati tiepidi aggiornamenti. Su questo fatto di Fini la stampa va avanti da mesi. Per non parlare dei giornali del premier. Il tentativo di screditare e distruggere l’immagine di Fini è incredibile: da regime fascista!!
2- Se fosse falso il dossier, come sembra emergere con insistenza, sarebbe gravissimo sia politicamente che anche penalmente. Senza considerare l’eventualità del coinvolgimento dei servizi segreti.
3- Sembra chiaro che il premier utilizza e come i suoi mezzi di (dis)informazione per mazzolare gli avversari. Oltre a fare pressioni più o meno esplicite su mezzi che apparentemente non sono suoi, come il Corriere o le TV di stato. Sono anni che notiamo continui attacchi a Di Pietro (al di la se si condivide il personaggio o meno è difficile negarlo) per esempio; qualche mese fa Di Pietro era sulla prima pagina di Libero e Giornale ogni giorno. Allora mi sono posto un dubbio. Come mai non ci MAI stati attacchi simili a nessuno del PD? Sarà che il Cavaliere non li teme magari? O sarà che tutti gli inciuci con i presunti avversari (Centro sinistra ora PD) sono reali, e ci sono accordi di fondo? Sicuramente si può affermare che il PD NON sta facendo il suo dovere di opposizione, perchè se così fosse il cavaliere saprebbe bene cosa fare.