Lento,lento mi stò riavvicinando a monte…
Leggo i vari Forum e trovo argomenti molto interessanti!
Noto la vitalità dei giovani montesi proiettati su iniziative antistatiche,e al solito piovono critiche ingiustificate e gratuite e marchiate dai politologi di turno!
Non solo monte,ma tutto il sud e che dire dell’italia sta sprofondando in un mare di tristezza,perdita di identità culturale e senso dell’appartenenza…
Il riscatto parte dalla riscoperta dei valori e dell’identitò tipica degli autoctoni,conservazione del dialetto,delle tradizioni,della cucina tipica e del modo di essere tipico dell’ambiente in cui si vive!
Monte ha molti peccatucci,ha sprecato e sta sprecando occasioni per ripartire e valorizzare le risorse a disposizione,sopratutto quelle umane fatte di soggetti con contaminazioni culturali differenti,dei giovani emigrati e che ritornano con idee nuove,ma tarpati da ferruginose mentalità retrograde e diffidenti o dalla cultura del non far niente!
La ripartenza montese può passare dalla rivalorizzazione del centro storico,abbandonato a se stesso o abitato sporadicamente da emigrati occasionali o affittato da turisti per pochi mesi.
E’ pur vero in tempo di crisi le cose si complicano!
Abbiamo un territorio ricco di cultura secolare e selvaggio,un esempio la "difesa " la murgia con le sue chiese rupestri, l’ abbazia solo seconda in italia, ed i vari monumenti da visitare.
La nostra cultura contadina può caratterizzare prodotti agicoli tipici del territorio e riproporli sul mercato con marchi dop, ricordo con piacere u quasricott’ delle capre che compravo sotto u iazz du vuaddon’.
Sono piccoli tasselli per un rilancio dell’economia montese in crisi , i negozi si possono associare, rilancio delle maestranze artigiane etc.
Benvengano le manifestazioni per attirare gente,ma non sporadiche,che ci sia una continuità per migliorare ,l’abbazia come centro di incontro culturale e sponsorizzata in tutto il mondo dalla municipalità.
Quindi investire in pubblicità per un ritorno di immagine ed economico.
Migliorare la qualità della vita a cominciare dall’uso delle auto ecologiche e rispetto per l’ambiente,più verde,attirare turisti con la prospettiva di prezzi modici,strutture ricettive a basso impatto ambientale ed economiche.
Cominciare con una cultura del riciclo rifiuti e che tutto serve,creando nuovi posti di lavoro con strutture sovvenzionate dalla CEE e dalla regione Basilicata.
Quindi impianti del compost per produrre ammendante e concime a basso costo ,riciclo carta e cartone, raccolta vetro e plastica riverandoli sul mercato del riciclo.
In ultimo produzione di bio masse,pellets,impianti fotovoltaici e pannelli solari.
Nel frattempo per economizzare strutture statali e comunali dotati di nuovi impianti per produzione calore ed energia .
Sono piccole pillole di economia,ci vuole costanza e caparbietà.
Diamo futuro ai giovani.
Grazie per la pazienza!