Ciao montenettiani ben trovati,
oggi ho trascorso l’intero pomeriggio con dei ragazzi di monte che vivono e lavorano ormai da diversi mesi nel nord italia, ragazzi di poco più di vent’anni, non dei laureati che dopo la laurea hanno deciso di rimanere nei luoghi dei loro studi, ma ragazzi che a mala pena hanno completato le scuole dell’obbligo e che la situazione occupazionale di Montescaglioso ha costretto loro malgrado a scegliere di partire per non soccombere alla rassegazione e crearsi un minimo di speranza.
Rassegnazione e speranza appunto come il titolo che ho voluto dare a questo post.
Ora indipendentemente dal fatto che la crisi ha coinvolto un pò tutta l’Italia e il resto d’Europa e non solo monte dai loro discorsi si afferrava chiaramente che le problematiche che spingono i ragazzi montesi a scegliere di andare via prescindono dai problemi legati alla crisi generale ma sono più insiti in quella che è la nostra stessa comunità montese, problemi che abbiamo avuto modo di affrontare in passato e che non mi stancherè mai di ripetere, problemi che purtroppo la classe politica di monte fa finta di non capire o più semplicemente preferisce ignorare. Inutile nasconderci dietro le dita ma questi problemi si chiamano disagio giovanile, mancanza di socializzazione, droga, sfruttamento della manod’opera giovanile e via dicendo, basti pensare che un giovane addetto alla raccolta anche meccanizzata di prodotti ortofrutticoli o delle olive riesce a portare a casa non più di 25 euro al giorno e lo stesso dicasi per gli eterni apprendisti dell’edilizia per non parlare del fatto che il 99% degli addetti in tali settori spesso è in nero.
Alcuni anni fa, credo di averlo già scritto in un’altra occasione, parlando con il sen.Bubbico allora presidente della giunta regionale gli descrivevo esattamente la situazione che si stava delineando tra i giovani di monte, lui mi sembrò abbastanza stupito come se tutto ciò che lo circondasse avesse invece un’altro aspetto. In quella occasione lo invitai anche a lasciare a casa la macchina presidenziale e calarsi invece nel quotidiano del mondo giovanile dove era più facile percepire i sintomi di un certo disagio.
Oggi purtroppo non ci troviamo più davanti a dei semplici sintomi ma ci troviamo di fronte ad una intera voraggine che inghiotte i nostri giovani e li divide in due determinate categorie, quella dei rassegnati e quella degli speranzosi che per alimentare quella speranza lasciano il nostro paese sempre più vuoto e abbandonato.
E’ con un vero peso al cuore che oggi mi ritrovo qui a lanciare nuovamente un appello ai nostri politici, non solo al sen. Bubbico, ma anche al nostro sindaco Venezia, al cons.prov. Garbellano e a tutti i partiti di Montescaglioso, abbiamo tutti un dovere preciso verso la nostra comunità che tanto ci ha dato sia in termini di voti ma anche di soddisfazioni personali, abbiamo il dovere di fare nostri i problemi quotidiani di chiunque perchè se è vero che la vivibilità di un paese si misura dal benessere e dai servizi questo benessere e questi servizi devono essere un diritto di tutti e non a disposizione di pochi.
Montescaglioso ha tutte le caratteristiche territoriali, climatiche ed economiche per costruire il futuro dei propri giovani nel nostro paese, nel dicembre di 60 anni fa i contadini e i braccianti analfabeti montesi con le occupazioni delle terre costruirono il nostro futuro, oggi tocca a noi costruire quello dei nostri figli.
tonino ditaranto
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Non c'è altro da aggiungere tm..Solo confermare il nostro disagio in abito lavorativo,è la verità purtroppo..se non continui gli studi,devi cercare un lavoro..Per mia esperienza personale,indecisa se continuare o meno gli studi,ho iniziato a lavorare e costretta anche (per via delle scarse possibilità di lavoro) ad andare via da Montescaglioso per 6/7 mesi,a Roma,non è per niente facile,lontana dalla famiglia,dagli amici,dalle abitudini..e soprattutto dalla tua ''TERRA''..aiutateci..noi saremo il vostro domani..invece voi, ora per noi siete la base del nostro domani..
quando i problemi sono di altri resteranno sempre di altri fino a quando non toccano i propri orticelli,allora forse qualcuno potrà comprendere ciò che passa nella mente di chi è senza lavoro o ha un figlio tossico, ma fino a quel momento resteranno problemi di altri.
http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/celli-lettera/celli-lettera/celli-lettera.html
per chi ha tempo di leggere la lettera di cui sopra con relativi commenti.
Caro tm, ancora una volta hai toccato un nervo scoperto, per quel che mi riguarda, penso che ormai la rassegnazione abbia preso il sopravvento sulla speranza!
Qui le uniche speranze di lavoro, sono ormai riposte nel pubblico, pensa che ci sono dei concorsi alla Regione per 78 posti, a vario titolo, ebbene sai quante sono le domande di partecipazione? ben 30.000( diconsi trentamila), come riportato dal Quotidiano la settimana scorsa. Mentre ieri la gazzetta riportava che alla regione Puglia sempre per lo stesso numero di posti, le domande erano ben 67.000(diconsi sessantasettemila), quindi l'appello che tu rivolgi ai politici locali e non, non sortirà alcun effetto, perchè hanno contribuito anche loro, come i loro predecessori, a fare della nostra regione, terra di pensionati, bambini e....dipendenti pubblici!
Le giovani generazioni sono state illuse dalla prospettiva di sviluppo legata al petrolio, alla Fiat , al turismo(mai decollato adeguatamente), ad altre risorse ambientali, per cui è praticamente impossibile trovare argomenti per convincere un giovane a rimanere , dal momento che qui va incontro a lavoro in nero sottopagato o a disoccupazione a vita.
Il tuo pensiero è giustissimo però, permettimi anche di dire che non posso sentire queste parole da te, non è giusto nei confronti della gente che si appresta a fare qualcosa di positivo per montescaglioso. non è giusto perchè tu sono decenni che non vivi a monte e ora parli in questo modo?usiamo meno le parole però dimostriamo un po piu coerenza quando ci apprestiamo a portare avanti certi discorsi!perchè mi fa veramente male questo modo di fare tuo e di tanti come te della serie "armiamoci e partite"!
ciao Rokko preferirei che a non approvarmi come te fossero in tanti perchè vorrebbe dire che gli speranzosi o quelli che hanno voglia di fare sono molti di più di quelli che invece vivono con rassegnazione, vorrebbe dire che mi sbaglio, che ho preso una cantonata e che il nostro paese è lanciato verso prospettive veramente allettanti.
Spero ancora di sbagliarmi ma purtroppo ad analizzare con lucidità gli eventi non si può certamente dire che sono tutte rose e fiori.
Forse hai ragione, sono la persona meno indicata a porre certe questioni ma il fatto che non vivo a monte non vuol dire che non abbia sempre tenuto a cuore i problemi della nostra comunità
Ci sono, come tu affermi, decine di giovani speranzosi che in un modo o un altro cercano di fare qualcosa o creare prospettive, e meno male, purtroppo come spesso accade coloro che per spirito di iniziativa e grande volontà intraprendono una attività che li vede impegnare tutte le proprie risorse non sempre vedono i propri progetti prendere lo slancio necessario ma spesso e volentieri devono cozzare contro una miriade di problemi a partire da quelli burocratici che ne frenano lo slancio. Altre volte anche quando qualcuno riesce a realizzare un progetto o un proprio sogno quel sogno si infrange contro la mancanza di clientela adeguata a supportare un determinato progetto, è il caso di tanti che con enormi sacrifici hanno impiantato una attività commerciale o aperto un bar o un pub e vedono il loro esercizio rimanere vuoto per gran parte della settimana.
Armiamoci e partite? sarà come tu dici ma se almeno qualcuno partisse sarei contento, e per qualcuno chiaramente non mi riferisco ai giovani come te pieni di volontà e spirito di iniziativa, ma intendo coloro che dovrebberò fare della propria progettualità per gli incarichi che ricoprono da stimolo affinchè i locali si riempiano o che si creino condizioni per tutti di trovare uno spiraglio lavorativo. Ma come spesso accade quella progettualità molte volte si limita a iniiziative di carattere assistenziale o clientelare che contribuiscono di per se ad alimentare il diffuso pensiero che solo se si ha una chiave importante si può pensare di dare seguito ad un proprio desiderio.
Ti saluto Rokko e nuovamente mi auguro di sbagliarmi e che ci siano veramente tanti che hanno voglia di fare.
tonino
Su questo ti capisco tonino però sai, è vero che non è facile qui vincere la diffidenza però secondo me se si partisse da un polo universitario piu in contatto con le aziende, una formazione piu mirata a creare qualcosa in loco, se si cominciasse letteralmente a metter fuori gioco tutta quella gente che usa la formazione solo per fare i soldi, invece si premiasse chi invece investe il proprio tempo per formare ragazzi capaci di creare la propria impresa sul posto, ci vuole tanto perchè la mentalità lucana capisca certi meccanismi lo so però se non si fa cosi è normale che un giovane va all univ a milano magari trova lavoro grazie al corso di studi che ha fatto e lo trova li sul posto e quindi non scende piu, invece se questo percorso lo si facesse dalle nostre parti, premiando quelle facolta che danno lavoro vero e non quelle facolta che poi ti formano come figura professionale che deve poi stare alla speranza del bando regionale o statale per poter lavorare negli enti locali.
Purtroppo qui tanta gente non si riesce a mettere in gioco e quelle poche che lo fanno vengono martoriate e prese di mira come dei folli perchè lo stanno facendo, io penso che bisogna cambiare la mentalità iniziando col parlarne anche tra amici, non sarà un metodo istituzionale ma un semplice passaparola oppure un modo per discutere di questo è anche lo stesso montenet, spero anche io che qualcosa cambi, ma per cambiare dobbiamo noi stessi cominciare ad apprezzare tutto quello che abbiamo qui e non aver paura di dire che qualche politico sbaglia!
sono d'accordo che da queste parti non ci sia molto lavoro e che molto spesso ci troviamo difronte a impieghi sotto pagati, e che magari al nord le università sono migliori. Però il discorso è che da monte se ne vanno molti ragazzi, che invece qui potrebbero benissimo lavorare, esempi:
1)hanno imprese familiari, o studi di professionisti già avviati
2)hanno titoli di studio che potrebbero sfruttare anche qui
e invece preferiscono vivere e lavorare altrove, dove il letto è già pronto, contribuendo ad arricchire il PIL al nord. E meno male che siamo vicini a Matera, e che non siamo proprio 4 gatti, perchè se questo paese si trovasse dalle parti di Valsinni e Colobraro, se ne scapperebbero proprio tutti. Io sono cosciente che serve una generazione che se ama veramente questa terra deve smetterla di andare dietro alle frivolezze (che un lavoro al nord ti puo dare, che su è diverso etc.,) e sacrificarsi per fare emergere realmente il paese (altrimenti, discorsi tipo: a mont non s'fascj niend non g'ste niend non hanno proprio senso)...perchè il primo presupposto è la presenza dei giovani sul territorio, se poi vogliamo fare chiacchiere sul sito vi assicuro che non cambierà niente perchè la realtà parla un'altra lingua ..i politici sono sempre gli stessi ...le idee poche e di natura assistenzialistica...e con tutti questi laureati che se ne vanno chi dovrà elevare culturalmente e civilizzare questo paese?
Ti sei mai chiesto perchè a Ginosa, a Laterza e anche a Bernalda, la situazione è diversa? Io ci capito spesso da quelle parti, e ti assicuro che la gente non la pensa come la maggior parte dei giovani montesi..HANNO UNA MENTALITA' DIVERSA DALLA NOSTRA. In più nel nostro paese,moltissimi laureati dopo il percorso di studi, non tornano più qui, se non a 70 anni per trascorrere una tranquilla vecchiaia. E IN QUESTO MODO NON CRESCERA' MAI QUESTO PAESE!!..Io la penso così, o almeno cerco di vedere questo problema da un altra prospettiva..Sono sicuro che molti la pensano come me.