Da sempre il mondo cattolico in Italia ha sostenuto esplicitamente o tacitamente fiancheggiato la forza politica forte, che, in qualche modo, poteva garantire l’affermazione politica dei principi cattolici; la forza politica che facesse da baluardo contro il “nemico di turno”, il comunismo in primis.
Da Mussolini alla DC, dalla DC a Berlusconi… c’è sempre stato questo atteggiamento. Magari non sempre ufficiale e non sempre voluto dalle gerarchie ecclesiastiche. Molto spesso il consistente elettorato cattolico stesso ha dato sua sponte il consenso al “rappresentante politico dei principi cattolici”.
Non solo a chi si ispirava a questi ultimi (la DC) ma anche a chi, pur non incarnandoli, si proponeva come unico potere in grado di contrastare la "pericolosa" ideologia di sinistra.
Ho trovato interessante questo articolo di Repubblica:
La marcia del cattolico libertino tra squillo, Vaticano e Padre Pio
Questa volta l’elettorato cattolico moderato potrebbe togliere il consenso… magari tacitamente e lentamente… ma potrebbe essere determinante.
View Comments (1)
ne ha fatte così tante e di peggio che dubito davvero che le cose possano cambiare, anche se lentamente.
Per un cambiamento trovo più promettenti i corregionali di totò riina che hanno cominciato a presentare il conto.