Cara dolce buona fatina – esordì l’omino – sono povero in canna, non posseggo più nulla, il mio campicello mi è stato tolto, non so più come sfamare i miei figli: piangono e mi chiedono cibo! Quando vedo le loro lacrimucce mi viene un nodo alla gola che mi rende disperato… Allora la fatina sorrise con infinita dolcezza e con una voce incantevole, flebile flebile, sussurrò nella sua infinita dolcezza: “E chi se ne frega!” : )
- 16 anni ago
admin
frase del giorno
Tags: Aforismi
Leave a Comment
Related Post
-
Il mondo del gaming continua a cambiare: cosa aspettarci dal futuro
Sono ormai passati più di 40 anni da quando la Nintendo immetteva sul mercato la…
-
Carnevale Montese – 65esima Edizione
Mercoledì 17 gennaio 2024 alle ore 18:00, presso la Sala del Capitolo nell’Abbazia di Montescaglioso,…
-
La Notte dei Cucibocca al TG1
La Notte dei Cucibocca alla ribalta nazionale grazie al TG1 delle ore 20.00 di Sabato…