Al fischio d’inizio i miei timori, prendevano piede; mi sembrava di vedere la ormai famosa partita con il Palermo di inizio campionato. Nelle orecchie e nella mente le parole di Zamparini ”Una squadra di superficiali mocciosi e viziati, sono venuti a Palermo convinti di passeggiare”. No, non ci potevo credere, Vila-Real come Palermo. Questa volta le parole erano di un tale Pellegrini (che ricorda altri tempi bui passati) che forse era andato oltre Zamparini (togliamo il forse) “perché mai dovremmo spaventarci di una squadra che non vince nulla del 1989”. Parole che rispecchiano la realtà dei fatti e dei numeri… ma forse la frase che meglio si addice a questi mercenari è quella di qualche anno fa ”fossi nel presidente li prenderei uno per uno e li darei tanti calci nel cxxx”(io ci aggiungerei anche il presidente a questo punto). Allora ben venga il Villareal e ben vengano tutti quelli che con noi si sono fatti grandi e che di noi hanno potuto ridere. Mi auguro a questo punto che la Juventus possa vincere e passare il turno e dare l’ennesimo schiaffone alla metà di Milano e tifosi che per anni hanno solo cercato nella Juve un motivo per poterli screditare (me compreso), senza invece capire il motivo di queste continui insuccessi offuscati dai soli nomi che ogni agosto ci riempiono bocca e lingua. Adesso come ogni anno cambieranno nuovamente tutti, ci saranno nomi nuovi e assolutamente sulla cresta dell’onda… peccato però che il nome della squadra resti lo stesso… ma questa volta se la vedranno da soli!
Io dico BASTA!!!!
Ho smesso di frustrarmi, ho smesso di avere i prosciutti agli occhi, ho smesso di farmi sangue acido, ho smesso di condizionare le mie domeniche…
insomma ho smesso!!!!
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Ho acceso il cronometro, come dici sempre tu, per vedere quanto dura il BASTA!!!!
Caro Rocco, conoscendoti come interista accanito, posso capire a che punto sia arrivata la frustrazione per averti dato lo stimolo a scrivere queste scacrosante parole. Il problema sta nel fatto che sono stampate nel DNA dell'interista le parole sofferenza,dramma, catastrofe, fuori da tutto, è finita, stagione fallimentare ecc; ma come tutte le specie siamo portati a lottare per la sopravvivenza e a riprenderci non appena il destino ci permetterà di rialzare la testa. Ricordati che tra pochi giorni c'è il derby: quale miglior toccasana per il frustratissimo tifoso interista post-sottomarino giallo di una vittoria con i cugini. Se poi questa non dovesse arrivare allora il madrigal ed i suoi indisponenti racchettapalle avranno fatto da vaccino per il nostro umore.
Ieri sera ho visto la juve, quasi impotente davanti ad una squadra che, rispetto al Villareal, aveva uguale solo il colore della maglia; l'Arsenal affonderà quel maledetto sottomarino giallo di quel pagliaccio di allenatore cileno.
Io sono ottimista, vedo il traguardo Coppa Italia all'orizzonte, vedo 2 derby vinti e quindi secondi in campionato, il Milan fuori dal Barca e terzi in campionato. Io mi accontento di poco, anche perchè, è sempre meglio del nulla.
Io ci credo ancora, come sempre.
Ho sempre difficoltà a scrivere a degli anonimi, solitamente non lo faccio. Ma è più forte di me.
Caro amico
non credo ci sia possibilità di smentirmi su questo tema, ma chi si definisce "ex" interista, (o anche juventino, milanista ecc. ecc.) sicuramente non è mai stato interista!
Senza aggiungere molto altro a questa tesi, ti ricordo solamente che si possono cambiare amici, fidanzate/i, partito politico, cantante preferito ................ma non la squadra!!
Purtroppo per NOI sportivi, il tifo calcistico è una malattia sociale cronica(!).L'abbiamo presa e ce la teniamo.
Roberto Venezia
Inter Club Montescaglioso
Non so se erredi è oggi effettivamente un EX interista. Il titolo di questo post non è suo ma mio. Mi ha mandato via mail queste parole e io ho interpretato il suo sfogo in questo modo pubblicandole su questo sito.
Invito eventualmente erredi a confermare questo titolo o a fornirmene uno nuovo.
Caro Roberto, intanto mi preme dirti che non credo di essere tanto anonimo, inoltre, non c’è uno strumento adatto per misurare la fede interista (o calcistica in generale), tanto meno non basta una tessera di appartenenza a un club per esserne fedeli discepoli; uno può esserlo vivendo sia i momenti belli che quelli brutti, accettando le sviste passivamente, giustificandole, oppure criticandole, il tutto però al solo fine comune. Probabilmente a un certo punto davanti a numerosi insuccessi ci si deve porre delle domande , fare delle riflessioni, bada bene le meno faziose possibili; ecco quindi che la fede ovvero qualcosa di mistico, diventa razionale. In questo momento quello che emerge o meglio quello che in me la fa da padrone è la razionalità. Se vogliamo quindi affrontare il tema del perenne insuccesso dell’inter, dobbiamo per un attimo lasciare da parte sia la pelle nero-azzurra che il cromosoma del medesimo colore e gridare onestamente a tutti che siamo assolutamente ridicoli e che siamo assolutamente ingiustificabili. A questo punto, come farebbe il buon interista salumiere con tanto di prosciutto sulla retina, giustificherebbe questo o quel giocatore, questa o quella scelta dell’allenatore, un infortunio di troppo… ma si tanto un anno vale l’altro e il prossimo anno saremo più forti; evitiamo però di alleviare le nostre ansie e le nostre insoddisfazioni vivendo di speranze altrui ovvero…”mal comune mezzo gaudio”. Io sono già convinto che molti di quelli che si definiscono veri interisti (sulla veridicità si può essere scettici) oggi stanno già meglio; ma non perché la meritatissima sconfitta in terra spagnola sia già stata metabolizzata, ma solo perché i nostri veri avversari Nostrani (Juventus) alla pari dei nerazzurri, sono da ieri in vacanza dall’europa calcistica…fino al prossimo anno. Quindi la sconfitta altrui diventa una sorta di ansiolitico dei nostri costanti e oramai perduranti insuccessi. Credo a questo punto che fino a quando il nostro Papà Moratti e fino a quando il costo del barile di petrolio permetterà, noi continueremo a partecipare al solito torneo estivo, grandi nomi, grandi presentazioni, grandi, grandi…ma sempre i soliti…perdenti.
Inoltre, caro gbraddi, non ti sembra che la parola “accontentarsi” la stiamo usando sin da troppi anni???Non sarebbe il caso di concederla a qualche altra squadra in cambio della parola “vincitori”?
Sul discorso del titolo, caro ciffo, passi lo sfogo, ma l’ex quantomeno andrebbe virgolettato. Certo la voglia è tanta, mandare tutti a quel paese ci starebbe pure; purtroppo come asserisce gbraddi il DNA dell’interista ha sin qui subito non pochi attacchi restando sempre indenne, per cui nessuna noxa calcistica potrà mai tentare di intaccarlo; ma svegliamoci però, non giustifichiamo sempre tutto e tutti…iniziamo a mettere in pratica quanto fin qui detto. Io una idea l’avrei…perché non iniziare con i “calci nel c…?????”
Adesso che ho fatto la tua conoscenza va meglio. Sono un nuovo utente del sito.........non conosco ancora tutti.
Ebbene Rocco, possiamo parlare finché vogliamo ma purtroppo da tifosi, ancorché organizzati in club, non abbiamo molte possibilità.
Ti spiego la mia "tecnica di sopravvivenza": inizio ogni campionato, o competizione che sia, senza grandi ambizioni così tutto quello che arriva è ben gradito.
Al contrario, chi parte immaginando di vincere e stravincere tutto il possibile ed immaginabile rimane un po deluso........vedasi i tifosi della juve che avendo il grasso alla gola (in Italia!!) ed abituati ad ogni tipo di regalia, ieri sera hanno miseramente (per loro) fischiato la squadra alla fine della partita, quasi disconoscendola!!.che vergogna.
Non so sinceramente, cosa è peggio, tra i due estremi: Chi si incazza perché non vince mai nulla, come noi, o chi sputa nel piatto dove mangia, come loro.
Per la legge dei grandi numeri, prima o poi, accadrà e non saremo li!
cia rocco...a presto risentirti