Il 2021 è terminato da pochissimi giorni ed è arrivato il tempo di fare i bilanci dell’anno appena trascorso. È il momento dei top e dei flop nei vari settori e di capire come le innovazioni proposte hanno cambiato in meglio o in peggio la nostra vita quotidiana. Oggi ci concentreremo sulle innovazioni tecnologiche e scopriremo cosa ha funzionato davvero e cosa è andato storto. O che più probabilmente è destinato a finire presto nel dimenticatoio.
Partiamo dai top dell’anno appena trascorso. E in questa categoria un posto di rilievo lo occupano le criptomonete e la tecnologia blockchain. Le monete virtuali e la tecnologia alla base sono entrate ufficialmente nel dibattito pubblico e le stime di settore sottolineano come l’impiego di queste particolari valute sia aumentato di circa 25 volte in 12 mesi.
Di pari passo alla diffusione di bitcoin e affini è andata la crescita esponenziale dei pagamenti digitali. La situazione globale ha costretto milioni di persone a prendere confidenza con portafogli digitali, carte prepagate e carte di debito. Comprare online è diventata una necessità e moltissimi di hanno imparato ad apprezzarne la comodità e i vantaggi. E questo anche in Paesi come il nostro dove l’alfabetizzazione informatica stava procedendo a rilento.
Numeri decisamente lusinghieri per il comparto del gaming online dove operatori come PokerStars Casino sono stati capaci di intercettare le esigenze del pubblico creando offerte sempre più personalizzate e introducendo nuovi giochi. Proprio la personalizzazione è stato il trend più importante nel settore dell’intrattenimento. Oggi giocare online significa avere a disposizione titoli e bonus declinati sulle abitudini personali o addirittura giochi che cambiano a seconda delle nostre azioni. Una nuova condizione in cui si capiscono le potenzialità infinite dell’intelligenza artificiale.
Il 2021 è stato anche l’anno dello streaming. Non soltanto piattaforme come Netflix, Disney+ e Amazon Prime hanno registrato nuovi record di incassi e di numero di utenti. Lo streaming dei contenuti è entrato in pianta stabile anche nel mondo delle dirette sportive, in quello della cultura e in quello del gioco. Nei 12 mesi appena terminati il cloud gaming è diventato realtà con servizi come Google Stadia, GeForceNow e Xbox Game Pass che offrono a chi sottoscrive un abbonamento mensile un enorme catalogo di titoli e best seller.
Dopo aver parlato dei top dell’anno è arrivato il momento di scoprire quali sono stati i flop. Il primo trend negativo è stato quello legato alle materie prime. La complessa situazione geo-politica e le battaglie commerciali ci hanno mostrato come non viviamo in un mondo di risorse infinite. Ne è un esempio lampante la crisi dei chip che ha dato un colpo durissimo al fiorente mercato dell’elettronica di consumo.
Non possiamo parlare di vero e proprio flop ma più di un ritardo nella tabella di marcia per quanto riguarda l’arrivo definitivo del 5G. Gli analisti di settore avevano pronosticato nel 2020 che quello appena finito sarebbe stato l’anno delle nuove connessioni. In realtà non è andata proprio così e all’arrivo degli smartphone 5G ready non è corrisposto un miglioramento della copertura e delle infrastrutture di rete. Prima di parlare di delusione totale, però, dobbiamo aspettare i primi 6 mesi del 2022.
Molti passi indietro, infine, sono arrivati sul fronte della sicurezza informatica. Gli attacchi di hacker e pirati informatici sono stati all’ordine del giorno e sono arrivati a colpire realtà enormi dell’online come Facebook e Twitch. E non sono state colpite soltanto le aziende private. Agli onori delle cronache sono finiti anche i tentativi di hackeraggio tutti italiani ai danni della Regione Lazio e dell’Ospedale San Giovanni di Roma.
Per non parlare poi dei tentativi di truffa moltiplicatisi sui canali mobile con le app di messaggistica istantanea colpite con regolarità e con il phishing via mail a farla da padrone. Indubbiamente il traffico e la presenza online sono aumentate a livello globale ma le barriere e i software di sicurezza non si sono mostrati all’altezza, causando non pochi danni a livello economico e di immagine.