Come ogni primavera che si rispetti, i tornei di tennis sulla superficie della terra rossa sono il grande evento del tennis mondiale. Dopo una serie di grandi classici come Montecarlo, Barcellona o Roma, è arrivato adesso il turno dell’attesissimo Roland Garros, la cui 120a edizione ha da poco aperto i battenti nello storico periodo a cavallo tra fine maggio e inizio giugno dopo che l’anno scorso era stato disputato a ottobre. Se per la vittoria finale se la vedranno come al solito i grandi campioni Novak Djokovic e Rafa Nadal, fresco vincitore del torneo di Roma in finale proprio contro il serbo, sono vari i tennisti italiani che proveranno a dare il loro meglio in questa grande e prestigiosa vetrina.
Il più atteso di tutti è senza dubbio Jannik Sinner: il 19enne altoatesino, che ha iniziato a farsi strada ad altissimi livelli alla fine dell’anno scorso, è l’osservato speciale principale del tennis italiano. Il suo gioco pulito e pieno di colpi da campione, una rarità per un ragazzo così giovane e fisicamente poco esplosivo, gli ha permesso di ottenere ottimi risultati del tennis di quest0anno, come ad esempio una bella cavalcata al Master di Barcellona, dove è stato battuto solo dal più esperto Tsistipas, mentre prima aveva messo in difficoltà Nadal a Roma.
Da poco arrivato 17o posto del ranking ATP, il giovane nativo di San Candido è entrato di diritto nella storia di questo sport dopo essersi distinto come il più giovane trionfatore alle NextGen ATP Finals durante l’edizione di due anni fa, nella quale trionfò all’età di 18 anni e tre mesi, qualcosa che non era riuscito a nessuno prima di lui. Sinner, che per molti tennisti di prim’ordine è un bene per il tennis, affronta dunque il suo primo Roland Garros con una certa spinta mediatica dopo gli ottimi risultati delle ultime uscite, il più prestigioso dei quali è rappresentato dal trionfo al torneo ATP di Sofia dell’anno scorso, grazie al quale è ormai diventato l’italiano più giovane di tutti ad aver vinto un circuito maggiore in era Open.
Oltre a Sinner, che l’anno scorso ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros, l’Italia fa il tifo per Matteo Berrettini, un classe 1996 che da tempo si è assestato nella top 10 mondiale e ha nel suo curriculum una serie di risultati importanti. Il più prestigioso di tutti è senza dubbio la qualificazione alle semifinali degli US Open nel settembre del 2019, approdando in seguito anche alle finali ATP. Il romano spicca per il suo gran dritto e per una continuità di rendimento che gli ha permesso di mantenersi stabilmente a un livello molto alto nel panorama tennistico mondiale. Nonostante non sia andato mai oltre il terzo turno in quel di Parigi, il tennista romano proverà a rompere gli indugi per ottenere un nuovo traguardo di rilievo in un torneo nel quale potenzialmente può davvero far bene, viste le sue qualità sulla terra rossa.
Sinner e Berrettini, diversi ma comunque di talento, rappresenteranno dunque con orgoglio l’entusiasmo italiano a Parigi.