Chi sono i calciatori originari della Basilicata più famosi in Italia? Quanti di questi hanno giocato nelle big del campionato e quanti sono stati protagonisti di vittorie e successi? Queste sono solo alcune delle domande che gli sportivi e i tifosi delle squadre di calcio della nostra regione si sono spesso fatti.
L’area della Lucania ha una vecchia e, in alcuni casi, anche storica tradizione per quanto riguarda il gioco del calcio nel panorama nazionale: dalla nascita del Potenza calcio nel 1919 per volontà di Alfredo Viviani sino al successo ai Mondiali del 1982 del materano Franco “Spadino” Selvaggi, arrivando in tempi più recenti ai trascorsi in Serie A del portiere Francesco Mancini, già numero uno del Foggia di Zdenek Zeman, e di Francesco Colonnese, protagonista con l’Inter di Gigi Simoni e Ronaldo nella conquista da parte dei nerazzurri della Coppa UEFA nella stagione 1997/1998.
Ma chi sono oggi i calciatori lucani che militano (o hanno militato negli ultimi anni) in Serie A?
Il nostro racconto parte dal reparto offensivo di una ipotetica nazionale della Basilicata. Qui troviamo il potentino Gianluca Sansone, attaccante classe 1987, fino a qualche anno fa protagonista in Serie A e Serie B. Sansone è cresciuto a Bella ed ha cominciato a dare i primi calci al pallone nelle squadre giovanili del Santa Maria Potenza e dell’AssoPotenza.
La sua prima vera esperienza in Serie A è stata con il Torino nel 2012; poi quasi tre anni in maglia blucerchiata alla Samp e, infine, tanta Cadetteria con Bologna, Bari e Novara (nel mezzo una parentesi, lo scorso anno all’estero al Neftçi Baku). In totale ha realizzato 90 gol in più di 400 partite disputate in tutte le categorie. A Sansone affianchiamo Gianvito Plasmati, classe 1983 proveniente da Matera. Plasmati è stato protagonista in Serie A con il Catania; ha giocato anche in Inghilterra al Leyton Orient.
Non abbiamo dimenticato, ovviamente, Simone Zaza, l’attaccante cresciuto a Metaponto che dalle giovanili a Bernalda è arrivato a giocare in Serie A, ma anche in Premier League e nella Liga, fino ad arrivare in Nazionale (secondo giocatore lucano ad aver mai vestito l’azzurro della selezione maggiore dell’Italia).
Con Plasmati e Sansone, Zaza andrebbe a formare un tridente d’attacco capace di fare male a qualsiasi difesa avversaria e, siamo certi, tutti e tre farebbero la fortuna di qualsiasi appassionato di bet che punterebbe certamente sulle loro prestazioni.
Zaza, oggi in forza al Torino in Serie A, ha avuto sin qui una carriera strabiliante. È stato notato da ragazzo dagli scout dell’Atalanta che lo hanno fortemente voluto a Bergamo. Con la Dea ha esordito nel massimo campionato nel 2009, quando non era ancora maggiorenne. Poi tre stagioni eccezionali, con l’Ascoli in Serie B (18 gol in 35 partite) e con il Sassuolo in Serie A (21 gol in 60 partite).
Nel 2015 arriva l’occasione della vita: a chiamarlo è la Juventus, squadra con la quale in quell’estate vincerà subito la Supercoppa Italia, il primo successo della sua carriera. Con la Vecchia Signora debutta anche in Champions League (segnando anche un gol) ed al termine di quella stagione Zaza si porterà a casa anche uno Scudetto e la Coppa Italia. In totale, collezionerà 24 presenze e 7 gol con la maglia bianconera. Il resto è storia nota. Prima del ritorno a Torino, sponda granata (nel 2018), Zaza gioca con il West Ham in Inghilterra e a Valencia in Spagna (dove mette a segno 20 gol in due stagioni). Nella Nazionale maggiore ha collezionato 18 presenze e messo a segno 2 gol.
Altri due lucani hanno giocato negli ultimi anni in Serie A: stiamo parlando dei difensori Rocco Sabato e Antonio Giosa. Entrambi nati e cresciuti a Potenza, i due hanno giocato nel massimo campionato rispettivamente nelle fila del Catania e Reggina, riscuotendo anche in discreto successo tra le tifoserie etnee e amaranto.
Ovviamente, questi sono solo alcuni dei calciatori professionisti della Basilicata che hanno giocato in Serie A o, comunque, ad alti livelli. Tanti altri, pur non essendo riusciti ad arrivare nella massima serie, hanno portato sempre in alto il nome della Lucania, a testimonianza di una passione ancestrale che lega la nostra regione al mondo dello sport.