Chi di noi sa resistere ad un buon caffè, soprattutto al mattino, o dopo pranzo? Istintivamente addirittura, pare che quando ci sentiamo un po’ sottotono… lo assumiamo per ridarci la carica!
Ma cosa è che sprona ed influenza il nostro organismo ad essere reattivi dopo una buona tazza di caffè?
E’ risaputo, e non sono certo io ad “illuminarvi” che la sostanza principale che ci energizza è la caffeina, ma non tutti forse, sono al corrente di come questa sostanza interagisce col nostro organismo.
La caffeina è uno stimolante del sistema nervoso centrale, che inibisce l’adenosina (un neurotrasmettitore che ha effetto calmante) e di conseguenza quindi, induce le ghiandole surrenali a secernere adrenalina.
Sembrerebbe infatti che, proprio grazie a quest’ultima, si avrebbe un aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, con immissione di glucosio nel sangue e da utilizzare come energia di riserva.
Da studi effettuati, si dice che la caffeina crea dipendenza, chiaramente se usata ad alti dosaggi, perché interferisce sulla dopamina, un ormone che da il senso del piacere e ci fa stare meglio, quindi oltre ai benefici psicologici e fisiologici, si dice che migliori quelle prestazioni basate sulla resistenza, con una durata compresa tra i 30 e i 90 minuti.
Proprio grazie a molti studi documentati, effettuati sul rapporto caffeina e prestazioni, il Comitato Olimpico Internazionale ha imposto un divieto che comporta la squalifica, qualora il limite, su esami specifici sulle urine, superi i 12mg/ml, approssimativamente da 600 a 800 mg di caffeina, in modo più semplice equivalgono dalle 4 alle 7 tazzine di caffè.
Ma prima di auto-convincerci empiricamente che la caffeina non può far altro che bene, vediamo di illustrare però, anche i possibili lati negativi.
L’uso di caffeina sia in ambito sportivo, per un aumento di prestazioni, sia come uso dietetico quotidiano, comporta infatti dei rischi documentati.
Oltre agli effetti sopraccitati, comporta anche irrequietudine, irascibilità, stati d’ansia, emicrania ecc. che, se unite a patologie già esistenti, possono provocare anche seri danni all’organismo.
Per concludere, è chiaro a tutti che questa sostanza ha alcuni effetti benefici , è vero anche che i problemi sono altrettanto conosciuti, ma questi chiaramente con un uso spropositato di tale sostanza… e le due-tre tazzine al giorno non sembrano essere così nocive per la maggior parte delle persone, salvo alcune patologie.
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Se mi invitassero dieci amici diversi a prendere il caffe' li prenderei tutti e dieci!
Fortunatamente non ne ho il tempo e mi limito a i tre massimo quattro caffe' al giorno,ma sai cos'e', non tanto il caffe', ma la compagnia,il dialogo,se a casa di amici,il rumore del caffe' quando esce,l'atmosfera del bar con tutta la gente,il profumo che inebria la casa quando lo faccio,e' tutto nel complesso,no?
La dimensione del caffè espresso è l’attimo, alcuni brevi ma intensi sorsi di piacere che diventano una pausa di tranquillità, di gioia e di ricarica da desiderare ogni giorno in compagnia degli amici come giustamente hai detto tu:"Se ti invitassero 10 amici diversi a prendere il caffè li prenderesti tutti."
Ma se si consumano in tutto il mondo ogni anno miliardi di tazzine di caffè espresso non è solo perchè è una buona bevanda, ma è anche perchè ti accarezza i sensi stimola la mente e la creatività, favorisce la socialità ma anche la cura di sé. Tutti effetti che durano a lungo come l'amicizia, ben oltre l’attimo dunque.
Quindi viva l'amicizia e viva il caffè.
p.s. si può sapere chi sei?