Si celebra l’importanza dei valori della democrazia, della libertà e della giustizia. Questi tre valori della Resistenza, nonostante siano stati conquistati con il sacrificio delle vite di tanti partigiani, quotidianamente, purtroppo, in Italia e nel Mondo, subiscono attacchi da talune forze politiche che ci vogliono riportare agli anni bui della storia. Quindi, è necessario tenere alta la guardia affinché i valori della democrazia, della libertà e della giustizia convivano con noi sino all’infinito.
Spesso, però, la giornata odierna viene presentata come simbolo della lotta tra comunisti e fascisti. Non è assolutamente così, che oltretutto mi sembra pure molto riduttivo come interpretazione. La lotta, invece, era tra il Popolo ed il suo oppressore, ovvero, chi sosteneva, difendeva e propagandava appunto il nazifascismo (Hitler e Mussolini).
Dalla “parte” del Popolo c’erano quasi tutti e di ogni estrazione politica, tra i quali sicuramente anche i cittadini che si rifacevano alla ideologia comunista e non solo, tra i partigiani, c’erano tanti che non erano politicamente etichettati ma lottavano insieme agli altri per la conquistare la libertà.
Una volta liberato dal nazifascismo, provato dalla drammatica esperienza, il Popolo italiano ha giuridicamente fatto diventare un reato sia le idee e sia l’eventuale formazione del Partito fascista.
Ad essere precisi, la destra parlamentare italiana non è sinonimo di fascismo, quest’ultimo sottende un’ideologia autoritaria, autocratica e totalitaria, vale a dire, dittatura.
La dittatura implica restrizioni di tutte le libertà e dei diritti civili e sociali sanciti dalla Costituzione, divisione del Popolo in classi sociali, razzismo, xenofobia e così via.
Ma, la libertà è intesa anche come manifestazione del proprio pensiero e delle proprie idee politiche ovviamente quelle non ascrivibili al fascismo. Per questo, nel nostro Parlamento abbiamo forze politiche democratiche, ossia, legittimate dal Popolo che vanno dalla “destra” alla “sinistra” passando per tutte le loro variabili ideologiche.
Puntualizzato ciò, qual è il serio rischio che oggi incombe sull’Italia? Che forze politiche democratiche di destra, una volta arrivate al potere con legittime elezioni, si trasformino in un partito autoritario.
Tra queste forze, evidentemente, c’è la Lega che attraverso il suo capo politico, Matteo Salvini, ha già fatto sapere di esigere “pieni poteri”.
Pretendere pieni poteri, questo sì, è sinonimo di ideologia nazifascista!!! E su questo che bisogna tenere alta la nostra attenzione ed evitare di appoggiare tali pericolose formazioni politiche.
La Città di Montescaglioso, da quel 25 aprile del 1945, si è sempre dichiarata democratica e antifascista.
Purtroppo, però, per i cittadini di Montescaglioso, la predetta solenne dichiarazione rischia di diventare un lontano ricordo. Vi spiego perché.
A margine dell’ultimo Consiglio comunale (16/12/2019), chiesi al nostro Sindaco, Vincenzo Zito, se fosse vera la notizia riportata da alcuni quotidiani che dava per certo la sua iscrizione al partito della Lega. Lui mi rispose in modo affermativo.
Adesso, non essendo l’occasione adatta, evito di soffermarmi sugli inquietanti fatti di cronaca giudiziaria che vedono non di rado la Lega coinvolta in episodi di mafia, ‘ndrangheta, corruzione e sparizione di denaro pubblico ma, preoccupato, mi preme riflettere su quello che, recentemente, la trasmissione Report (Raitre, 20/04/2020) ha portato alla luce che è altrettanto allarmante, ovvero, l’adesione di Salvini e della Meloni (FdI) a discutibili quanto temibili partiti, movimenti e fondazioni fasciocristiani ultracattolici sovranisti anti-bergogliani di oltreoceano che, addirittura, oltre ad esercitare il razzismo, la xenofobia e l’omofobia ed essere contro i divorziati, ostacolano e minacciano il papato di Papa Francesco arrivando perfino a predicare la sua fine.
Si rabbrividisce al solo pensiero che il nome della Città di Montescaglioso sia associato a tali orripilanti entità politico religiose fanatiche ed estremiste dove il Dio denaro ha sostituito quello originario.
Vincenzo Zito, in quanto Primo cittadino, votato per aver presentato altre e più moderate idee politiche, nel corso del suo mandato, non può e non deve improvvisamente tradire la Comunità montese ed i suoi valori fondamentalmente democratici e cristiano-cattolici: libertà, giustizia, solidarietà, antirazzismo e antixenofobia.
Quindi, nell’invitare il nostro Sindaco a riflettere e rivedere la sua posizione politica nonché a prendere le distanze dall’atteggiamento e dalle quantomeno discutibili scelte del suo capo politico, altresì, nel ricordare alla Comunità montese di essere sempre vigili su quanto sta succedendo in Italia in questo periodo storico,
AUGURO BUONA FESTA DI LIBERAZIONE A TUTTI, INDISTINTAMENTE!
Cari concittadini, non volevo perdere l’occasione di questo giorno di memoria per raccontarvi quanto appena detto: prevenire è meglio che curare!
Peppino Ditaranto, Consigliere comunale, Portavoce M5S