La confraternita del Purgatorio o della Buona Morte.
Elemento importante del culto di S. Rocco a Montescaglioso è la presenza della Confraternita del Purgatorio o della Morte, la più antica del paese, che da sempre è incaricata della officiatura e custodia delle chiesa dedicata a S. Rocco. Sull’esempio della vita del Santo, le confraternite dedicate a S. Rocco, tra cui le più antiche risalirebbero al secolo XV, finalizzavano le proprie attività all’assistenza dei malati e soprattutto degli appestati, alla sepoltura dei cadaveri specie quelli abbandonati durante le epidemie che si abbattevano sull’Europa. La confraternita del Purgatorio o della Buona Morte, eretta sotto la protezione dell’Immacolata Concezione, già nella denominazione, segnala una delle principali attività svolta ovvero l’assistenza dei moribondi e la sepoltura soprattutto dei poveri. Fino agli inizi dell’ottocento i cimiteri come li conosciamo oggi non esistevano. A Montescaglioso fu realizzato tra il 1830 e l’Unità d’Italia. I luoghi di sepoltura erano nelle cripte delle chiese o in aree adiacenti i luoghi di culto. Alla chiesa di S. Rocco era annessa un’area per le sepolture dedicata probabilmente ai più poveri o ai malati vista la vicinanza al lazzaretto dell’Annunziata. Il costume utilizzato dalla confraternita richiama alcuni attributi iconografici di S. Rocco quali la mantella marrone e la conchiglia del pellegrino. Dopo il terremoto dl 1827, la Confraternita, sotto il priorato Casella, esponente di una delle famiglie più in vista del paese, promuove la ricostruzione della chiesa molto danneggiata dal sisma. Nel periodo necessario al lavoro di restauro la confraternita si sposta nella chiesa della Madonna delle Grazie. Nel 1882 la Confraternita ottiene il privilegio di poter esporre il Santissimo nella chiesa e nel 1893 l’assenso dell’Arcivescovo Di Nonno a poter celebrare messa all’alba ed al tramonto.