OSLO\ aise\ – Una collisione tra radici italiane e percezioni nordiche: questo è “A Røbba Gnor” (Il vestitino nero), cortometraggio diretto da Margarida Paiva, con musiche e performance di Enza Lattanzi, che il prossimo 25 giugno alle 18.30 verrà presentato all’Istituto Italiano di Cultura ad Oslo, che organizza l’evento in collaborazione con il Comites.
“A
Røbba Gnor” ritrae un viaggio tra l’Italia meridionale e la Norvegia e
racconta storie di dolore, relazioni, collisioni culturali, ma anche
gioia, sogni, amore ed emancipazione.
Dopo la proiezione, Enza
Lattanzi e Margarida Paiva approfondiranno il tema in conversazione (in
norvegese) con Jennifer Aramini, psicologa italiana che vive da molti
anni in Norvegia e conosce pertanto molto bene la tematica che il film
tratta.
Le scene di “A Røbba Gnor” sono girate tra Oslo e Matera,
luoghi con background culturali molto diversi, ma entrambi in continuo
sviluppo e che quest’anno ricoprono due ruoli importanti nella storia
dell’Europa, come capitale dell’ambiente la prima, come capitale della
cultura la seconda.
Il film è una ricerca sulle relazioni delle donne
con modelli educativi tradizionali, sulla loro posizione in questo
mondo e su come esse si evolvono in relazione alla società e
all’ambiente in cui vivono, o dal quale fuggono.
“È la mia storia il
punto di partenza per questo progetto”, dice Enza Lattanzi, “trasferirsi
in un altro paese, con alcuni sogni in valigia, vivere momenti sia
magici che difficili. Attraversare un processo di dolore, celebrare una
nuova vita, un confronto tra diverse mentalità, lingue, modi di fare e
di sentire. L’urgenza di voler esplorare se stessi ci porta spesso a
sfidare i rapporti con il mondo convenzionale in cui cresciamo e,
spostandoci in altri luoghi, imbattendoci inevitabilmente in nuovi
incontri-scontri culturali”.
Curiosità: la vocale “ø” fa
parte dell’alfabeto norvegese, il simbolo della stessa si ritrova
nell’alfabeto fonetico internazionale e il suo suono viene pronunciato
in diverse lingue e dialetti europei, tra i quali alcuni del sud Italia:
da qui la scelta di fondere un titolo in dialetto (di Montescaglioso
MT) con un simbolo norvegese e internazionale. Il film è sottotitolato
in inglese, le voci e i brani musicali sono in Italiano, inglese e
norvegese.
Margarida Paiva è una visual artist di
origine portoghese che vive e lavora a Oslo. Nel 2007 ha completato il
Master all’Accademia di Belle Arti di Oslo, da allora ha esposto i suoi
film in mostre e festival cinematografici in giro per il mondo.
Enza Lattanzi si
è trasferita a Oslo, dopo una permanenza di diversi mesi, durante la
quale ha svolto ricerche per la sua tesi in Lingue e Letterature
Scandinave, analizzando la relazione tra testi e musica nella
letteratura moderna.