Caro Montenet,
domanda da un milione di dollari……..
In una societa’ dove i divorzi sono all’ordine del giorno,la vita frenetica vige sulle grandi pretese dell’essere umano,meglio:
LA CONVIVENZA O IL MATRIMONIO?
Caro Montenet,
domanda da un milione di dollari……..
In una societa’ dove i divorzi sono all’ordine del giorno,la vita frenetica vige sulle grandi pretese dell’essere umano,meglio:
LA CONVIVENZA O IL MATRIMONIO?
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Cara Sweet77 effettivamente la questione è molto complessa ma personalmente credo che la risposta tra convivenza e matrimonio meriti una riflessione preliminare: viviamo ancora in una società dove prevale la cultura delle relazioni interpersonali? Viviamo ancora in una società che metteva al centro della propria vita familiare gli affetti, la effettiva volontà di stare insieme? Io credo che la risposta al tuo quesito la si possa trovare attraverso un’analisi più approfondita degli aspetti che ho elencato. Premetto di essere dalla parte del matrimonio, in cui credo fermamente, ma quando nel nostro vivere comune viene a mancare uno di quei valori, credo che la convivenza possa rappresentare un’ottima alternativa. Quindi credo che la scelta tra convivenza e matrimonio sia soggettiva ma enormemente condizionata da ciò che oggi la realtà sociale sa esprimere e che purtroppo va verso una direzione e dimensione che lascia poco spazio al matrimonio.
La società siamo noi e siamo noi a decidere se sposarci o coinvivere,però non è tutto cosi semplice.Con un buon lavoro e un vero amore e sincero sarebbe bello sposarsi.Per chi non ha le cose che ho appena detto meglio la convivenza.
sarà perchè sono 19 anni che sono sposato con una persona fantastica con cui ho diviso momenti belli e anche tanti momenti brutti ,dove non c'è matimonio che resista se alla base di un rapporto non ci sia rispetto e complicità tra due persone che insieme devono affrontare tutti i problemi che la vita riserva.personalmente sono a favore del matrimonio come vincolo giuridico e come assunzione di responsabilità nei confronti della famiglia stessa, ma non sono assolutamente contrario al divorzio nel caso nella coppia vengano a mancare proprio il RISPETTO e la COMPLICITA
un saluto a tutti
Il matrimonio,sogno adolescenziale di verita' contraffatte da quei film smielati che vediamo in tv.Per me sarebbe piu' giusto se due persone, prima di sposarsi coinvivessero per conoscersi bene,perche' per conoscere abbastanza una persona la devi vivere veramente nel quotidiano nelle sue abitudini,insomma nei suoi pro e contro,poi sposandoti hai piu' consapevolezza di quello che stai facendo.Il matrimonio non deve essere un castello in aria o un voler incastrare una persona in un rapporto a lungo termine,ma un voler costruire insieme qualcosa di profondo basato sulla percezione reale che hai dell'altro,accentandolo per i suoi pregi e difetti perche' e' meraviglioso cosi' com'e'.Molte volte erroneamente,forse ora non piu',molte donne si sposano o anche molti uomini,con la concezione di sapere che alcune cose dell'altro non le tolleri proprio, pero' cambiera'...........SBAGLIATO!
Convivere e poi sposarsi e' piu' leale verso se stessi e verso l'altro/a.
Brava sweet77 sono pienamente d'accordo con il tuo nuovo commento sulla convivenza o sposarsi, non voglio aggiungere altro perchè hai detto le cose più importanti e più che giuste.
Credo di non potermi dire esclusivamente a favore dell'uno o dell'altra. Sposarsi o convivere sono decisioni che devono essere prese in piena libertà e coscienza, assumendosi tutte le responsabilità e gli impegni che la scelta comporta.
Personalmente, non condivido affatto la scelta di comodo di "provare" a convivere per vedere come va. Se poi va bene, allora si passa al matrimonio.
Così facendo, chi dice di credere nel matrimonio, lo svuota totalmente di significato. Che facciamo? Compriamo un frigorifero nuovo con la garanzia soddisfatti o rimborsati? Se funziona, ok. Se non raffredda bene lo riportiamo al rivenditore.
Per me non funziona così. Per me funziona che se si decide di sposarsi perchè si crede nel sacro vincolo del matrimonio, lo si fa consapevoli dell'impegno che ci si sta assumendo per tutta la vita.
Se invece si decide per la convivenza, perchè non si crede nell'istituzione matrimoniale, si fa una scelta altrettanto legittima anche se diversa dal matrimonio (e - aggiungo - che dovrebbe essere riconosciuta a livello giuridico... ma qui entriamo in un altro ambito!).
Per carità, chi convive può sempre cambiare idea e decidere di convolare a nozze, ma mi sembra troppo comodo e "conveniente" dirsi: "Amore, andiamo a convivere... Se ci stanchiamo, torniamo da mammà!".
Questo per me è sottrarsi a delle responsabilità, a delle scelte che richiedono coerenza e sacrificio, sia in un senso che in un altro.
Per me matrimonio e convivenza sono la stessa cosa,
sono superafavore di convivere prima di sposarsi, personalmente non ho mai creduto nel mito del matrimonio "a scatola chiusa", dato che la vita è piena di sorpresa gradevoli e non, eviterei la seconda se mi è possibile.
Matrimoi pomposi, fuochi d' artificio, l' ingenuo sogno di un giorno che si trasforma in divorzio dopo qualche mese perché? Perché mitizziamo troppo, snza conoscere a fondo e quando dico a fondo non dico frequentarsi, andare a fare una pizza e farsi accompagnare a casa...non mi meraviglio che dopo un pò di tempo il sogno da Principessa Sissi diventi un incubo...convivete ragazzi prima di sposarvi, risparmierete, tempo, denaro e"malsagn" come si dice a Monte!!
Saluti da Carmela
Carmela
Sono daccordo con Carmela sacrosante parole!Per quanto riguarda Cinzia invece volevo solo dire che sposarsi non conoscendosi a fondo a volte costringe entrambi a stare insieme per abitudine o per paura delle conseguenze o per eventuali figli,e questo non e' giusto per nessuno.Il matrimonio e' una promessa che deve essere fatta in totale conoscenza dell'altro,e poi chi l'ha detto che se due si separano devono ritornare da mamma',una persona responsabile forse inizialmente con difficolta',ma poi ritorna a gestire la propria vita nel migliore dei modi.Come dice anche Carmela meglio la convivenza e non il divorzio,perche' ti sembra di non conoscere la persona che hai accanto.Secondo me il matrimonio e' piu' una scelta di comodo......
E' il dilemma ormai di noi cosiddetti giovani, io penso in accordo con Pino che senza lavoro sia difficile anche pensare ai due istituti.
Credo però nella società naturale fondata sul matrimonio, penso che se le pratiche di divorzio fossero più semplici e meno a solo favore delle donne, non si parlerebbe nanche di convivenza (seppure in alcuni casi produce gli stessi diritti del matrimonio) ed aumenterebbero i matrimoni.