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L’AMMINISTRAZIONE ZITO E LA DEMOCRAZIA NEGATA

Le sedute del Consiglio Comunale rappresentano la massima espressione dell’attività istituzionale e democratica dell’organo cittadino. Dovrebbero rappresentare il momento di maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa della propria città.

Ma se si dovesse chiedere a un cittadino di Montescaglioso se abbia notizia delle date in cui si sono svolti i Consigli Comunali e di quanto e cosa sia  stato discusso al loro interno, dubitiamo che molti ne siano a conoscenza, poiché dall’amministrazione Zito non viene emanata alcuna sufficiente divulgazione delle date in cui si svolgono i Consigli stessi che, Cari Concittadini, vengono fissati o il Lunedi mattina alle 9,30 quando solitamente la gente va a lavorare , oppure il 30 Luglio alle 16,30 in un torrido pomeriggio estivo, in  una sala consiliare deserta e infuocata.

Se davvero Zito , che tanto declama la trasparenza, avesse voluto o volesse , condividere con i cittadini le importanti decisioni che determinano il futuro, molto incerto per la verità di un Paese mandato in dissesto finanziario dal sindaco, dovrebbe innanzitutto per garantire “trasparenza” e consentire un’ampia partecipazione dei cittadini al governo pubblico (anche se il Sindaco ha affermato “ fortemente” in più occasioni che è lui che comanda dimenticandosi che lui dovrebbe amministrare e non “comandare” e che l’autorevolezza è cosa ben diversa dall’autorità imposta)  pubblicizzare ampiamente le sedute dei Consigli che dovrebbero svolgersi in orari e luoghi  che consentano appunto una maggiore partecipazione della cittadinanza. Le sedute dei Consigli dovrebbero svolgersi in streaming (si richiederà a questo proposito di modificare il regolamento del Consiglio Comunale); tra l’altro gli assessori della Giunta Zito chiedono in sede di Consiglio ogni volta espressamente che non ci siano riprese video o registrazioni sonore durante i loro interventi, magari per non portare a conoscenza della cittadinanza le loro esternazioni di sicuro poco civili come quella di un assessore che ha apostrofato “animale” una cittadina che osava fare delle osservazioni durante un Consiglio Comunale aperto, o quella di un altro assessore che ha urlato in malo modo verso un consigliere d’opposizione che stava leggendo la propria dichiarazione di voto, venendo meno così quelle che sono le più elementari regole di democrazia.

Ho deciso, pertanto, anche se sono trascorsi dei giorni e proprio perchè mi sono resa conto che i cittadini non sono a conoscenza delle decisioni che la giunta impone, e considerando che purtroppo la situazione di Montescaglioso diverrà più grave a seguito del dissesto, di pubblicare la mia dichiarazione di voto esposta nel Consiglio Comunale del 30 luglio 2018, in cui si sottolineano le molte incongruenze dell’amministrazione di Zito.

                                           CONSIGLIO COMUNALE DEL 30 LUGLIO 2018

 

                                  DICHIARAZIONE DI VOTO SUL BILANCIO DI PREVISIONE

                                                DI ALLEANZA PER MONTESCAGLIOSO

Dall’analisi del DUP , del Bilancio di previsione e del parere del revisore dei conti, registriamo con notevole preoccupazione la dimostrazione dell’incapacità di questa Giunta ad amministrare il nostro paese , Montescaglioso, e come sempre constatiamo la mancanza di trasparenza che si evince dal bilancio stesso.

Sembra che l’amministrazione Zito non si renda conto di gestire ormai un Comune mandato “ allegramente” in dissesto finanziario, un dissesto ricordiamolo propinato da Zito come un “ opportunità”; anche se proprio non riusciamo a intravedere i vantaggi per Montescaglioso di questa sbandierata opportunità. La verità è un’altra, anzi sono tante altre: un paese dissestato è un paese che ha ipotecato il suo futuro; è sotto gli occhi di tutti il degrado che Montescaglioso sta vivendo: degrado sociale, economico, culturale.

La giunta Zito racconta ai cittadini che questo dissesto affonda le sue radici negli ultimi trent’anni; “ Finisce un mondo e inizia un nuovo mondo” sono le sue testuali parole a proposito del dissesto. E lui dov’era negli ultimi trent’anni? La risposta è semplice. Era uno degli amministratori di questo paese, era parte attiva di quel mondo che secondo quanto egli afferma ha posto le basi per il dissesto. Ha dimenticato forse Zito che egli è stato ininterrottamente consigliere comunale dal 1998 ad oggi? Che ha ricoperto dal 2002 al 2010 il ruolo di assessore ai lavori pubblici, che è stato sindaco facente funzione nel 2010, che dal 2011 al 2016 è stato consigliere d’opposizione e che dal 2016 è sindaco di questo paese? E quali azioni in questi venti anni ha messo in campo per non incorrere in un dissesto finanziario?

ANALISI DEL BILANCIO

Analizzando il parere del revisore dei conti si legge: “ in sede di allestimento del bilancio stabilmente riequilibrato corre l’obbligo di ridurre tutte le spese che non siano riconducibili a servizi pubblici essenziali” e continua” occorre tener presenti le responsabilità che incombono sugli amministratori in ragione dell’eventuale condotta superficiale  e inidonea”. Chissà se gli eventi de “ La Corrida” o “ La Notte Bianca” organizzati e finanziati dalla cassa comunale rientrino nei servizi pubblici essenziali, o se invece assistiamo ancora una volta a una gestione allegra della cosa e del denaro pubblico, soprattutto in presenza di un dissesto finanziario? L’evento della “Notte Bianca” è costata alle casse Comunali e quindi a tutti cittadini ben 4000, 00 euro e per un solo evento in un paese in dissesto finanziario ci sembra davvero un atto non solo di grave incapacità amministrativa ma anche di grande irresponsabilità ( la determinazione che con cui l’amministrazione ha affidato ad una ditta i 4000,00 euro per l’evento “ La Notte bianca” è del 27/07/2018)!

I punti della relazione del revisore che destano preoccupazione e su cui ci interroghiamo come opposizione , ma soprattutto come cittadini, sono i seguenti: a pag. 9 di 33 leggiamo testualmente: “ l’ente non si è dotato di scritture contabili atte a determinare in ogni momento l’entità della giacenza della cassa vincolata per rendere possibile la conciliazione con la cassa vincolata del tesoriere”. Se avessimo avuto qualche dubbio che questa amministrazione navigasse a vista nella gestione delle entrate e delle uscite adesso viene anche confermato dalla dott.ssa Iervolino, il revisore dei conti, che dovrebbe anche spiegarci su qua

li basi abbia condotto il proprio parere.

Nel riepilogo generale entrate per titoli fa riferimento alle previsioni definitive 2017, speriamo che in ogni caso nello stilare il parere abbia effettivamente tenuto come riferimento non le previsioni ma i rendiconti del 2017 che il revisore dovrebbe appunto aver visionato, anzi meglio ancora speriamo abbia fatto riferimento alle riscossioni effettive del 2017.

Ma è al paragrafo 4 delle entrate e spese di carattere non ripetitivo (a Pag.17/33)che vorremmo ci fossero chiarite molte cose: recupero evasione tributaria  per il 2018: 270.000,00 euro. Quali azioni la giunta Zito aveva messo in campo per recuperarli prima di dichiarare il dissesto?

Entrate per vendita di beni: 136.989,59, e fin’ora? Perché questi beni non sono stati venduti prima ? E non è mai stata attivata una procedura o emanato un bando per poterli alienare? Su quale base è stato effettuato questo calcolo? A questo proposito riportiamo la dichiarazione di voto del consiglio comunale del 28/06/2012 per l’approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili, e l’allora consigliere d’opposizione Zito esprime parere contrario alla vendita perché: “ dal testo deliberato non si evince secondo quale legge o altro provvedimento di organi sovracomunali è possibile vendere il demanio per gli usi civici” e “  le stime degli immobili e dei terreni da chi sono state redatte?” si chiedeva Zito, “ Perché procedere alla vendita di questi beni e a quale prezzo”? E noi gli facciamo la stessa domanda che lui poneva nel 2012: chi ha stabilito i prezzi dei terreni e degli immobili?  Adesso ha cambiato idea  e se si fosse andati nella direzione della vendita dei beni demaniali, così come stabilito nel piano di riequilibrio da Zito completamente disatteso in tutte le sue linee, adesso non avremmo subito un dissesto comunque a nostro parere evitabile se solo ci fosse stata una gestione della cosa pubblica più corretta.

Tornando al bilancio leggiamo: altre entrate 141.189,00 e altre da specificare per 41.000,00, a cosa si riferiscono? Nessuna trasparenza su queste possibili e fantomatiche entrate per 182.000,00 che dovrebbero rientrare appunto nel bilancio comunale;   non se ne conosce la natura e  danno proprio l’idea di non corrispondere ad alcuna seria programmazione delle entrate.

Zito e la sua giunta hanno dichiarato pubblicamente in varie occasioni che il dissesto finanziario non solo era un’opportunità per Montescaglioso ma che non ci sarebbe stato alcun aumento delle tasse, invece in particolare per la TARI, l’Ente ha previsto nel bilancio 2018 la somma di 1.078.573,73 con un aumento di euro 106.869,35 rispetto all’ultimo rendiconto approvato nel 2016. Quindi come sempre Zito ha affermato cose non corrispondenti alla realtà dei fatti.

Che dire dell’acquedotto rurale il cui costo per metro cubo dell’acqua fornita , con deliberazione n.81 del 16/07/2018 passa da 0,70 centesimi a euro 5,70 per ogni metro cubo ? Tra gli altri ha subito gli aumenti anche il servizio di balneazione per i bambini.

PROVENTI DEI BENI DELL’ENTE

Per il 2017 non è dato sapere che cosa e quanto sia stato incassato. Per il 2018 sono previsti 363.200,00 euro di incassi per i canoni. A quali canoni ci si riferisce? Che cosa viene incassato? Ci chiediamo, infatti, quanto sia stato incassato dal Comune per i locali  sottostanti il campo sportivo e  adibiti ad attività commerciali e quali azioni ha messo in campo l’amministrazione per recuperare i canoni pregressi almeno dal momento in cui si è insediata nel giugno 2016.

Quanto ha incassato il Comune dai terreni demaniali? Il Signor Mongelli che , come ha dichiarato in un precedente Consiglio Comunale gira per tutta la Basilicata ( non sappiamo a fare cosa) e per quello giustifica un compenso annuo di 21.600,00 euro e rotti ( ricordiamo che i signori amministratori si sono aumentate le indennità di carica esattamente qualche giorno prima di dichiarare il dissesto) vorrebbe dichiarare alla cittadinanza in qualità di assessore all’agricoltura a quanto ammonta con esattezza l’incasso per il Comune  derivante dai terreni demaniali per ogni anno?

Un’amministrazione competente e trasparente dovrebbe periodicamente rendere evidente che cosa incassa e qual è l’avanzo di cassa. Il tanto declamato risparmio energetico che rende buie le nostre strade cittadine ad una certa ora della sera, a quanto corrisponde esattamente? Quanto incassa il Comune dagli impianti fotovoltaici installati sugli edifici pubblici per l’energia prodotta? Con quali soldi vengono effettuati i pagamenti per “ Progetto Ambiente” o per i dipendenti? La cittadinanza è al corrente che ogni anno il Comune di Montescaglioso corrisponde al canile Argo di Matera la somma di 120.000,00? Quali azioni sono state intraprese per contrastare il randagismo?

Dove sono le relazioni programmatiche degli assessori? Nel DUP leggiamo che sono stati stanziati 0 euro per il programma industria, pmi, e artigianato; 0 euro per lo sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare, settore strategico per la nostra economia; 1000,00 euro per il turismo che potrebbe invece rappresentare se opportunamente organizzato un settore che è il volano dello sviluppo economico di Montescaglioso considerando anche la vicinanza del nostro paese a Matera. Che questa giunta non avesse alcuna capacità di programmazione è fin troppo evidente.

Per concludere il revisore nelle osservazioni e suggerimenti dichiara congrue le previsioni di spesa e attendibili le entrate previste. Vorremmo invece, “ carte alla mano” come piace dire a Zito avere un riscontro preciso delle entrate effettive sulla base storica. E ci fa riflettere molto l’affermazione della Iervolino che ribadisce che non risulta ancora stanziata alcuna somma da destinare alla procedura di risanamento e che l’Ente dovrebbe reperire le risorse ordinarie e straordinarie da destinare al risanamento”.

Ci chiediamo ancora perché l’amministrazione Zito non abbia messo in campo alcuna strategia atta ad evitare il dissesto e che fino ad agosto 2017 Zito dichiarava formalmente ( vedasi dichiarazione in risposta ad interrogazione Monte in Testa) che fosse tutto sotto controllo, soprattutto i conti ( perché la politica è un’opinione la matematica no, diceva) , salvo dichiarare ad ottobre 2017 che la situazione del Comune era disastrosa.

La verità è che l’amministrazione di Zito e dei suoi consiglieri sta portando Montescaglioso direttamente ad un altro dissesto finanziario ; un’amministrazione che continua a navigare a vista  e adesso sappiamo non solo per superficialità ma anche e soprattutto per incompetenza e per la mancanza di quelle capacità anche manageriali , di programmazione e di lungimiranza che né Zito né i suoi amministratori proprio possiedono; capacità che oggi più di ieri in un Comune dissestato sono assolutamente necessarie.

Un atto di dignità sarebbe per questi signori quello di dimettersi e di liberare Montescaglioso dalla loro inutile quanto dannosa presenza.

 

 

ALLEANZA PER MONTESCAGLIOSO

Maria Scaramuzzo

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