“Ci hanno trasmesso la loro professionalità per creare opportunità formative e lavorative. É stata un’esperienza bellissima ed estremamente formativa per il mio percorso di danza, poiché ho avuto la possibilità di confrontarmi con altri danzatori provenienti da ogni parte d’Italia, ma, soprattutto, perché ho ricevuto consigli ed apprezzamenti dagli insegnanti”, ha dichiarato la Bernalda.
Che poi ha aggiunto: “Tutta la fatica è stata ripagata perché nel galà finale mi sono esibita in più coreografie, tra cui quella per cui sono stata selezionata da Luciano Cannito. A questo si è aggiunta la soddisfazione di essere stata ammessa di diritto al Balletto Fracci-Paganini, senza esame di ammissione. Queste soddisfazioni sono il frutto dell’ottimo lavoro svolto dai miei insegnanti Maurizio Pinto ed Elsa Niccoli”.
Adesso, però, è già tempo di pensare al futuro: “I miei prossimi impegni sono quelli di continuare a studiare con i miei insegnanti e partecipare a stage formativi”. Ma quando e come è nata la passione per la danza?
“Questa passione è nata quando ero molto piccola: ballavo in continuazione così i miei genitori decisero di iscrivermi a dei corsi di danza all’Athena Club. Inizialmente ho frequentato per anni solo danza moderna ma poi, a 9, anni decisi di cambiare con la classica frequentando corsi col maestro Maurizio Pinto. A 12 anni il maestro decise di presentarmi alla sua insegnante, Elsa Niccoli, del Centro Culturale Arabesque di Castellaneta. La maestra mi propose di frequentare la sua scuola una volta alla settimana oltre all’Athena: così da circa 3 anni frequento due scuole di danza”. Frequentazioni che, come avvenuto a Taranto, evidentemente stanno dando i loro frutti.
Piero Miolla