“Abbiamo il dovere di aiutare noi stessi e le future generazioni distinguendo qualità della vita dalla quantità della vita. Speriamo che questo mio film sappia dimostrare che cambiando il modo in cui viviamo le nostre vite, saremo in grado di contribuire alla nostra sopravvivenza e al nostro benessere e, in ultimo, a quello del pianeta”. E’ l’attore Jeremy Irons che così si pronunciò in un’intervista all’uscita del suo film “Trashed ” (2012) che verrà proiettato in mattinata (ore 9.30) nell’Istituto Comprensivo “Palazzo Salinari” del centro materano ed inserito nella locandina di “Film Ambiente e Territori”, rassegna sulle tematiche dell’ambiente promossa dalla Fondazione Osservatorio Ambientale ed ideata dal cinecronista Mimmo Mastrangelo. Jeremy Irons ci conduce attraverso i cinque continenti, mostrando quanto l’inquinamento dell’aria , della terra e degli oceani prodotto dai rifiuti stia mettendo sempre più in pericolo la stessa esistenza del genere umano . Un film che è un atto d’accusa nei confronti della grande economia mondiale, ma anche un forte incitamento alla lotta e al cambiamento . In nome di un mondo migliore. “Un film impressionante, un monito per uscire dall’era sporca degli inceneritori e andare verso la civiltà dello spreco zero. Ho fatto questo film -dirà sempre Iroys all’uscita del film – perché ci sono tante persone che sentono il bisogno urgente di affrontare il problema dei rifiuti e quello della sostenibilità. C’è bisogno che questo argomento fastidioso sia compreso e condiviso dal maggiori numero di comunità in tutto il mondo per dar adito alle soluzioni più creative e produttive. Ci sono molti modi in cui la nostra presenza come comunità può essere sostenibile per il nostro paese. Molti di questi sono facili e poco costosi. Siamo in grado di coltivare gli orti possiamo riciclare, possiamo riciclare piuttosto che continuare a buttar la via le cose”. “Portare nelle nostre scuole i film sulle problematiche dell’ambiente – spiega il presidente dell’Osservatorio Ambientale Regionale, Giovanni Mussuto – vuol dire generare tra gli stessi ragazzi la consapevolezza che si può trovare un equilibrio tra i bisogni dell’uomo e quella della terra a partire dalla trasformazione di certi processi della globalizzazione”.