In due anni di attività si sono organizzati sette concerti, quattro giornate di laboratori e seminari dal tema “Fiabe e Favole in musica”,una mostra fotografica , un concorso letterario e si è promosso un evento che ha richiamato l’attenzione delle istituzioni culturali lucane e di un vastissimo pubblico, la celebrazione di una messa cantata in latino nella chiesa Madre di Montescaglioso.
Ogni evento musicale è stato registrato dalla Quality Audio di Vercelli che ha in seguito realizzato cinque cd audio che testimoniano l’alto livello qualitativo dei concerti e al contempo sono una prova materiale dello sforzo che tutti gli associati hanno profuso perché il tutto fosse realizzato al meglio nonostante il ristretto budget a disposizione.
Oggi le attività dell’Accademia sono soprattutto di ricerca nel campo etnomusicologico. In particolare, in collaborazione con enti locali, con le Università degli studi di Torino e di Basilicata, con il centro di etnografia e dialettologia di Bellinzona, con la scuola internazionale di liuteria di Cremona, si sta seguendo e documentando un progetto che prevede la realizzazione di un’arpa viggianese, strumento popolare lucano che ebbe il suo massimo splendore nell’ Ottocento. L’intento è quello di portare alla luce gli elementi che legano la cultura musicale popolare con i suoni del mediterraneo, evidenziando i numerosi legami con i riti di derivazione greco-latina.
Il logo dell’associazione è stato disegnato da Innocenza Bianchi, studentessa della Scuola del Fumetto di Bologna.
L’ispirazione nasce dalle pagine dedicate da Carlo Levi nel ‘Cristo si è fermato ad Eboli ‘ alla figura misteriosa del ‘monachicchio’.
Il folletto vestito di rosso rappresenta infatti questo personaggio favoloso, il tamburello d’oro e la partitura simboleggiano la musica.
La speranza è che il ‘monachicchio’ ci accompagni alla scoperta di tutti quei tesori e quelle risorse che la nostra terra ancora nasconde.
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