LO “STILE ZITO E COMPANY”: VUOTI GIRI DI PAROLE, APPROSSIMAZIONE E ARROGANZA
Maria Scaramuzzo Capogruppo di Alleanza per Montescaglioso
Si fa davvero fatica a constatare che quello che è un documento ufficiale di un Ente qual è il Comune di Montescaglioso possa pubblicare un comunicato quale quello sul Consiglio comunale aperto del 6 Ottobre scorso.
Le Istituzioni, mi riferisco all’Amministrazione, per essere riconosciute tali dovrebbero essere un esempio di correttezza, di equilibrio, di rispetto verso i cittadini. Le parole utilizzate all’interno del Consiglio comunale da parte degli amministratori lasciano a dir poco basiti: il neo assessore Mongelli ha apostrofato i cittadini dicendo” zitta animale”,e quel che è peggio è che sia il sindaco Zito che il Presidente del Consiglio , non hanno neanche invitato l’assessore a chiedere scusa, cosa che è stata fatta dalla minoranza.
Il sindaco Zito nel suo comunicato relativo al Consiglio Comunale ha accusato una parte della minoranza,” Monte in testa” di avere “ teso una trappola” al povero Mongelli che avrebbe reagito urlando” animale” nei confronti di un cittadino che aveva la sola colpa di parlare, giustificando quindi l’operato del suo assessore. In una società civile chiamare un cittadino animale, non è in alcun modo giustificabile e le accuse rivolte a”Monte in Testa” sono tanto gravi quanto gratuite e offensive dell’intelligenza di un’intera collettività.
“ Animali” ,” trappola”, “stato brado”, questo è il linguaggio utilizzato da questa Amministrazione, un linguaggio che è più tipico di una giungla che di un consesso istituzionale.
A parte le ingiurie mosse alla collettività durante il Consiglio non è stata data alcuna risposta concreta ai cittadini sul tema del piano traffico , eppure le domande erano poste in maniera chiara e l’assessore al ramo , la signora Ditaranto, ha risposto in maniera vaga e indefinita dicendo che si potevano ”consultare le carte depositate negli uffici comunali!”. Risposte tanto stereotipate e superficiali da confermare quella che ormai è una certezza: che questo piano traffico altro non è se non una prova di forza di un’amministrazione che vuole imporlo alla cittadinanza. A proposito delle 1200 firme contro gli 8000 cittadini che non hanno firmato, significa che ,considerando che la popolazione montese è di 10000 abitanti, secondo il sindaco, tra gli 8000 a cui si riferisce nel comunicato avrebbero dovuto firmare anche i neonati?
Nel programma elettorale, era contemplato sicuramente il piano traffico, ma non era specificato che il traffico sarebbe stato dirottato nelle stradine del centro storico e su strade di conclamata ed evidente pericolosità ( mi riferisco a via Puccini, Salnetro, Balconi Sottani), oltre che dal manto stradale dissestato, contravvenendo ad ogni più elementare regola di urbanistica. E l’identità dell’esperto del traffico, di cui tanto era stata decantata l’assoluta e imprescindibile necessità per la redazione del piano ,resta ancora un mistero.
Se davvero l’amministrazione avesse avuto la volontà e l’onestà di redigere un serio piano del traffico, avrebbe dovuto attivare prima dell’inizio della sperimentazione, un monitoraggio della quantità dei mezzi che transitavano nelle varie strade oggetto delle modifiche di viabilità e una volta partita la sperimentazione continuare il monitoraggio per valutare se ci fosse stato un aumento o una riduzione della quantità dei mezzi e un conseguente aumento dell’inquinamento.
Invece il presunto monitoraggio è stato effettuato con dei “sensori” a dire del Presidente dell’Osservatorio ambientale, che non ha saputo spiegare però di che tipo di sensori si tratti, dove sono stati collocati, che cosa rilevano. L’inquinamento? La quantità di mezzi?Quando rilevano?
Anche le risposte vaghe del presidente rivelano, invece, tutto il pressappochismo e la superficialità di questa amministrazione.
Maria Scaramuzzo Capogruppo di Alleanza per Montescaglioso