AFGHANISTAN.
Il patrimonio culturale dell’Afgahnistan è molto vasto e le varie e complesse fasi della storia dell’area sono attestate dalla sua articolazone sul territorio. L’impatto della guerra sul patrimonio monumentaledel paese è stato devastante e ne ha sofferto soprattutto il è patrimonio artistico legato al Buddismo e in genere preislamico.
BAMIYAN. Luogo cruciale della storia e della geografia afgana in un’area in cui giungono a contatto le civiltà indiane e cinesi con la cultura greca veicolata dalle armate di Alessandro. Grande snodo della via della seta, al centro dellavallenei secoli IV-V, sorgono numerosi templi e monasteri buddisti aggregati intorno alle due gigantesche statue del Buddhagià attestate intorno al VII secolo dagli scritti di viaggio del monaco Xuanzang. Le statue sono direttamente scavate nella roccia con volti e decori realizzati da stucchi policromi impiantati su strutture in legno. Sull’esempio di Bamyan nell’Asia buddista si diffonderà l’attitudine alla realizzazione di luoghi di culto caratterizati dal gigantismo delle statue che restituiscono la dimensione della committenza imperiale. L’importanza del luogo di culto attirerà pellegrini e monaci, ma anche mercanti che si muovono lungo la via della seta. Nascono così le centinaia di cavità scavate nella falesia che ospita le statue. Grotte decorata anch’esse da stucchi e da affreschi purtroppo in gran parte distrutti. Nel 2001 il governo talebano di Kabul ha decretato la distruzione delle statue. (Sito UNESCO).
CHEHEL BURJ (Bamiyan). Una fortezza medievale, ormai abbandonata, eretta a difesa di un accesso alla valle di Bamyan. Un sistema di mura terrazzate intervallate da numerose torri, difende la sommità orografica. All’interno della cinta muraria, presenza di numerose grotte integrate nelle funzioni degli edifici.
FULADI (Bamiyan). Cittadella fortificata che controlla da sud l’accesso alla valle di Bamyan. Frequentazioni e fasi storiche comprese tra IV e XIII secolo d.C. La roccaforte occupa un rilievo orografico ed è integrata in un vasto sistema di cavità artificiali su più livelli destinate ad ospitare anche monasteri e luogih di culto. Importanti testimonianze della presenza di decorazoni a stucchi policromi e di affreschi.
HADDA (Ningrahar). Grandioso insediamento urbano abbandonato (I-VII secolo d.C.). Tra le più importanti testimonanze dell’incontro tra civiltà asiatiche e cultura greca. Nella vasta area della città, una fitta presenza di numerose grotte con decorazioni ad affresco e stucchi ed altre cavità artificiali usate come cisterne, luoghi di culto e sepolture.
KAKRAK (Bamiyan). Piccolo villaggio della valle di Bamyan sorto intorno ad un luogo di culto buddista costituito da grottescavate intorno ad una grande statua di Buddha. ll modello di riferimento sono le due statue principali della valle e anche questa, alta oltre 15 metri, presenta decorazioni a stucco policromi. Nelle numerose grotte, presenza di numerose statue del Buddha ed affreschi.
RABATAK (Baghlan). Caravanserraglio medievale ormai semisepolto, lungo una diramazione della via della seta con cavità artificiali utilizzate per depositi e per la raccolta dell’acqua.
RAG-I-BIBI (Baghlan). Bassorilievirupestri di epoca sassanide iportante testimonianza delle culturepreislamiche del paese.
SHAHR-I-GHULGULA (Bamiyan). Imponente città abbandonata nella valle di Bamyan. Costituisce un nodo cruciale del passaggio dell’area dalla fase storica sasanide alla conquista islamica. Nella vasta area della città medievale abbandonata, sono presenti numerose cavità artificiali in stretto rapporto con il tessuto urbano.
SURKH KOTAL (Baghlan). Grande insediamento di epoca ellenistico con presenza nell’area dicavità artificiali.
TAKHT-I-RUSTAM (Samagan). Monastero buddista scavato nei pressi di unastupa monolitica. La sepoltura probabilmente appartiene ad un monaco di rango il cui culto origina la nascita del monastero che si sviluppa alla base di una collina antistante il blocco roccioso sul quale è scavata la stupa. Alla base di questa è scavato un lungo deambulatorio che conferma la tipologia del luogo luogodi culto.
TORA BORA. Vasto complesso di grotte grotteartificiali e naturali, ritenute rifugio di Osama Bin Laden e degli insorti talebani. La località è stata attaccata e semidistrutta dalle truppe alleate.
PAKISTAN
BALOCHISTAN Karez per l’irrigazione dei campi. Vasta rete di gallerie per la captazione delle acque necessarie alla irrigazione dei terreni coltivabili. Sistema analogo alle numerose strutture presenti nell’Iran nella Cina e nei paesi del Nordafrica.
GONDRANI. Insediamento buddista, datato al VII secolo d. C, in grotta. L’insediamento è molto vasto, è organizzato su più livelli ed scavato negli mponenti sedmeti alluvionali della zona.
KHEWRA (Punjab). Vaste miniere di sale note fin dai tempi di Alessandro Magno alle cui truppe la tradizione attribuisce la scoperta del giacimento. Parte delle galleriedi scavo sono usate per la visita dei turisti. All’interno è stata costruita una piccola moschea con mattoni di sale.
NOORPUR. Eremitaggio in grotta di ” Bari Imam “, importante personalità musulmana appartenente alla tradizione Sufi, vissuto tra i secoli XVI e XVIII. La sua opera si è indirizzata nella predicazione dell’Islam tra le popolazioni di religione Indù. Secondo la tradizione locale, il monaco avrebbe vissuto per qualche anno nellagrotta. La tomba dell’Imam, presso Islamabad è meta di numerosi pellegrini e fedeli.