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    Categories: Politica

NON HABEMUS PAPA, BENEDETTO SE NE RIMANE IN VATICANO

Papa alla Sapienza: visita annullata
Il Vaticano ha ritenuto opportuno soprassedere

CITTA’ DEL VATICANO, 15 GENN- Il Vaticano ha ‘ritenuto opportuno soprassedere’ alla visita del Papa all’universita’ la Sapienza. Il Pontefice non partecipera’ all’evento previsto giovedi’ 17 e si limitera’ a inviare l’intervento che avrebbe dovuto pronunciare nel piu’ antico ateneo romano. In un comunicato della sala stampa vaticana viene spiegata la decisione ‘a seguito delle ben note vicende di questi giorni”…

io ritengo che la contestazione iniziata dai professori e poi continuata e sostenuta dagli studenti sia più che legittima, si tratta dell’apertura dell’Anno Accademico dell’Università LAICA romana l’intervento di una figura come quella del Papa non è solo da considerarsi l’intervento di un uomo di cultura qualunque… inadeguato e, a mio avviso, un pò inquietante l’invito del rettore della Sapienza fatto al papa… non giustifichiamolo dicendo che si tratta solo dell’invito ad un uomo colto…

Altro discorso sarebbe stato se l’intervento del papa si fosse limitato alla celebrazione della messa o ad una qualsiaisi altra occasione, ma l’apertura dell’Anno accademico mi puzza un pò…

alla messa io posso decidere di andarci o no, così come al convegno o l’incontro x, l’apertura dell’anno Accademico, invece, è di tutti e soprattutto dell’Università Laica, è il suo simbolo.

certo i toni raggiunti dai manifestanti hanno sfiorato l’intolleranza, su questo possiamo essere d’accordo, si poteva forse essere più cauti, per evitare le giustificate accuse di “fascismo rosso”, e non apertura al dialogo… verissimo! fatto sta che l’origine del dissenso a mio avviso è condivisibilissima. forse ci si poteva limitare alle lettere dei prof, senza scatenare la bufera e sfalzare probabilmente il messaggio.

Fatto sta che ora le barricate sono alte e il rischio di confondere le idee con istinti dittatoriali è alto.

DIALOGO, ma NEI POSTI GIUSTI, DIALOGO, RAGAZZI!!!

voi che ne pensate? 

michela:

View Comments (39)

  • L'università, culla del sapere. Luogo di scienza e di pensiero, intelletto.

    Proprio pochi giorni addietro, chiacchieravo con un docente (anche bravo) della facoltà di architettura reggina (il Papa, non era fra i nostri discorsi) e mi ha colpito una sua affermazione proprio al riguardo dell'ambito universitario. Mi dice: "sai, oggi, purtroppo, l'Università è più tattica che didattica". Mi viene da riflettere..... anche se poi, credo: non lasciare parlare una persona, chiunque essa sia è una sconfitta in partenza (ma questo è solo un mio pensiero)

  • "eh...sim arruat mbond!" ...." siamo arrivati al capolinea"

    Radio Maria sui professori della Sapienza date un' okkiata:

    ....la protesta:

    ...tg2 attacca i profs:

     

    ....tesi contrapposte su ballaro':

     

    dovere di cronaca...

     

    Ad maiora!

  • Fermo!fermo, gianni!che gran confusione che fai!ti prego!fermati.rileggi e analizza le frasi e i pensieri scritti!non fare un gran calderone, altrimenti non riusciamo a comunicare. cmq, ti sei già risposto da solo: ti cito:"Una persona che rappresenta la religione cattolica non ha diritto di parola in un contesto libero come dovrebbe essere qualsiasi ambiente laico?

    qui non abbiamo ben chiaro cosa voglia dire religioso-laico-libero.

    scusa, non è un attacco personale, ma la questione è di ben altro livello.

    attenzione ai calderoni e alle generalizzazioni.

     

    topobiche_81

    • Cerca di riflettere bene e, come dice "sporco comunista" non vedere sempre falce e martello dappertutto per favore.

      Se non sbaglio tutti quanti quelli che tu reputi fascisti rossi hanno condannato pubblicamente la critica dei professori "dissidenti" e le successive azioni degli studenti.

      Ultima la condanna del ministro MUSSI notoriamente collocato a sinistra delle componenti governative.

      Pertanto cerca di fare la tua analisi pacatamente e con obbiettività attenendoti  scrupolosamente al tema. Non riprendere  la questione dall'ottobre del 1917 per piacere o dalla breccia di Porta Pia.

      Con affetto, Ciao

       

      • Chiaramente non volevo affatto generalizzare. La mia accusa è rivolta soltanto ad una piccola parte di quei professori (compresi quei 67) che sono offuscati dalla voglia di essere necessariamente anticattolici. Apprezzo l'intervento di Mussi che da non cattolico ha dichiarato di vergognarsi di questa situazione. Ripeto ancora una piccola parte che, come al solito in Italia, è stata in grado di dettar legge. In Italia da un pò di tempo sono sempre le minoranze a decidere.

        Cara Michela, forse è vero ho un pò fatto un calderone ma ti assicuro che quello che è successo alla Sapienza sia la lettera dei professori, sia  la contestazione degli studenti francamente è vergognoso perchè in entrambi i casi non si esprime una contestazione ad un discorso ma una richiesta di tenere la bocca chiusa. Non ha senso per una democrazia.

        Vorrei soltanto dirvi che l'Università Pontifica dell'Ecuador ha premiato il leader di rifondazione comunista Fausto Berinotti con una laurea honoris causa. Attenzione questa è una università cattolica non una vecchia sezione di nostalgici del PCI. In questa università ci sono professori cattolici che hanno accolto  senza nessuna protesta fasulla un comunista. A questo punto vi chiedo per un attimo di far finta di essere cattolici, considerate la laurea a Fausto Bertinotti inopportuna e inadeguata perchè consegnata da una università cattolica?

        Io credo che data l'ennesima figura fatta a livello internazionale siam caduti così in basso da poter prendere lezioni di civiltà e di democrazia anche da un piccolo stato come l'Ecuador. Spero di non aver fatto confusione e di essere stato chiaro.

  • Democrazia minima

    di Ilvo Diamanti
    Si odono ancora, distintamente, gli echi delle polemiche sollevate dalla rinuncia di Papa Benedetto XVI a proporre la sua lezione magistrale all'Università "la Sapienza" di Roma. Preoccupato dalla lettera dei 67 professori che avevano espresso il loro dissenso verso la sua visita. E dalle manifestazioni annunciate da alcuni circoli di studenti, anch'essi apertamente contrari all'arrivo del Papa. Anche se, probabilmente, oltre alla preoccupazione è subentrata l'irritazione per il mancato senso di ospitalità (non si invita qualcuno a casa propria per poi comunicargli che i figli lo accoglieranno, all'ingresso, per fischiarlo). Senza trascurare la volontà del Vaticano di far passare la religione civile che coltiva la centralità della "ragione" dalla parte del "torto". Rovesciando sui "militanti laici" la critica di intolleranza che, da qualche tempo, accompagna il rinnovato protagonismo della Chiesa sulla scena pubblica.

    Le polemiche dei giorni seguenti (che proseguono ancora) si sono concentrate, soprattutto, sul concetto di laicità, di libertà, pluralismo. In particolare, è stata criticata - giustamente, a nostro avviso - l'azione volta a impedire la lezione di Joseph Ratzinger. Pontefice, ma anche eminente filosofo e teologo: sarebbe stato di casa all'Università. Per contro, altre voci, più circoscritte, hanno insistito sull'inopportunità che l'autorità più rappresentativa della Chiesa aprisse le lezioni di un centro di cultura pubblica e "laica", qual è la più grande università italiana.

    Noi, tuttavia, vorremmo spostare l'attenzione dalla luna al dito che la indica. In altri termini, intendiamo soffermarci su un aspetto laterale, rispetto a questa discussione. E, tuttavia, sintomatico del male che affligge il nostro (povero) Paese; e indebolisce la nostra democrazia. Ci riferiamo alla sproporzione delle forze in campo.

    Sessantassette professori esprimono il loro dissenso verso una iniziativa dell'Università in cui insegnano. Insieme ad altri 2000 docenti. Affiancati da circa 300 studenti, che manifestano la loro protesta. E la rilanciano giovedì scorso, quando avviene l'inaugurazione. Senza il Papa, ma di fronte al sindaco Veltroni e al ministro Mussi. Studenti molto diversi da quelli del mitico '68. Definiti e auto-definiti "autonomi", non perché si ispirino ai collettivi e ai movimenti "rivoluzionari" degli anni Settanta, ma perché dichiaratamente estranei e antagonisti rispetto ai soggetti politici attuali. "Antipolitici", per usare le categorie del nostro tempo. Ripetiamo un'altra volta: 300 studenti. Trecento: in una Università dove gli iscritti sono circa 140 mila.

    Il nostro appunto (e disappunto) è riassunto da questi numeri. Una iniziativa di grande rilievo pubblico e di grande importanza simbolica si è, infatti, incagliata sul dissenso espresso dal 2,8% dei professori e dallo 0,2% degli studenti. Tanta sproporzione suggerisce una considerazione inquietante. La nostra democrazia non è più in grado di sopportare neppure una frazione di conflitto e di opposizione così ridotta. L'opposizione di alcuni professori di Università. Ambiente dove è, quantomeno, normale che vengano espresse distinzioni, differenze; talora "eresie" culturali. La sfida irrequieta e "maleducata" di un drappello di giovani studenti. Ai quali, per età e condizione, va concessa la possibilità anche di sbagliare in proprio. Hanno di fronte una vita per sbagliare con la testa degli altri.

    Una democrazia incapace di "tollerare" un dissenso così minuscolo - anche se esprime posizioni "poco tolleranti" - è seriamente malata. Tanto più se, poi, cede. Non è in grado, comunque, di garantire il rispetto delle scelte assunte dagli organi di governo legittimi; condivise dalla stragrande maggioranza della società.

    La colpa non è del 2% degli intellettuali che si oppone, né dello 0,2% della popolazione che manifesta. E' delle istituzioni, delle autorità che si arrendono loro.
    democrazia che, come in troppe, altre, precedenti occasioni, si piega di fronte a pressioni minime. E non sopporta il minimo dissenso. E' una democrazia minima.

    repubblica.it 
    Esprime perfettamente il mio pensiero sulla vicenda.
  • è una questione a dir poco complicata. da un lato c'è chi dice che il Papa fosse stato chiamato in qualità di filosofo, perchè non dimentichiamoci che E' ANCHE UN FILOSOFO. d'altra parte: chi è che guardando quell'uomo avrebbe visto il filosofo e non il papa? purtroppo, ci sono ruoli capaci di nascondere l'uomo che li interpreta. non è stato corretto chiamare il pontefice (tra l'altro tutt'altro che tollerante, un pontefice che non voleva ricevere il dalai lama) all'apertura dell'anno accademico, ma i ragazzi non si sono mostrati aperti al dialogo e i professori hanno strumentalizzato l'evento. alla fine il discorso si è letto comunque, ma nessuno ha potuto obbiettare, dal momento che benedetto XVI non era presente...

    quindi, cosa abbiamo ottenuto???

    • Forse chi ha manifestato sapeva già in partenza che sarebbe stata una sconfitta mediatica...ma ben venga chi ha il coraggio di manifestare sempre e comunque le proprie idee...anche se si investono gli "intoccabili"! CRITICHIAMO I MODI, LE IDEE ALLA BASE....MA PREMIAMO LO SPIRITO DELLA DEMOCRAZIA! o no?!?

      Ad maiora!

  • è una questione a dir poco complicata. da un lato c'è chi dice che il Papa fosse stato chiamato in qualità di filosofo, perchè non dimentichiamoci che E' ANCHE UN FILOSOFO. d'altra parte: chi è che guardando quell'uomo avrebbe visto il filosofo e non il papa? purtroppo, ci sono ruoli capaci di nascondere l'uomo che li interpreta. non è stato corretto chiamare il pontefice (tra l'altro tutt'altro che tollerante, un pontefice che non voleva ricevere il dalai lama) all'apertura dell'anno accademico, ma i ragazzi non si sono mostrati aperti al dialogo e i professori hanno strumentalizzato l'evento. alla fine il discorso si è letto comunque, ma nessuno ha potuto obbiettare, dal momento che benedetto XVI non era presente...

    quindi, cosa abbiamo ottenuto???

  • E’ evidente che per come sono andate le cose ed anche per come la vicenda e’ stata gestita dall’informazione , ma questo era prevedibile, Benedetto XVI ne sia uscito rafforzato.

    A me sembra che in questi decenni di grandi e rapide trasformazioni, di fronte allo sgretolarsi del sistema di valori tradizionali, la chiesa di Benedetto XVI grande teologo, piuttosto che aprire le sue porte abbia deciso di rafforzare la gia’ grande fortezza intorno a se', cosa che impedisce il dialogo con le persone.

    Eppure la cultura cattolica fa parte del nostro Paese, fa parte della nostra cultura e questo arroccamento non fa bene a nessuno.

    Sono pronto a scommettere che nel giro di un secolo con una scienza imperante (ma a mio avviso anche pericolosa)  la chiesa sara’ letteralmente spazzata via, e questa e’ una perdita anche per me che non sono cattolico, perche’ se sono critico con la chiesa cattolica lo sono ancora di piu’ verso le linee culturali che sembrano avere il vento in poppa in questo momento.

    Io avrei utilizzato quell’occasione per provare a dire queste cose al papa…per dire papa sveglia!….

    • Credo che il Papa avrebbe fatto una bella lezione, sono daccordo con coloro che temevano quelle facce agguerrite di alcuni giovani che hanno osteggiato l'arrivo del Pontefice, mi associo ai commenti negativi verso di loro. E' pur vero che gli insegnanti avranno avuto le loro ragioni e, spero tanto che siano state simboliche e legate all'evento di apertura dell'Anno Accademico. Mi dispiace però che oggi i politici hanno sfruttato le telecamere per esprimere il loro collateralismo clericale, da cattolico sono indignato da questi atteggiamenti e vorrei tanto che la mia chiesa  si scrolli di dosso questi falsi approfittatori e diavoli che cavalcano l'onda per i soliti interessi.

  • Ciao michela, il tuo discorso è tutto sommato condivisibile da un punto di vista strettamente logico o teoretico.
    Il problema, come tu stessa sottolinei, è il modo e il tono della polemica da parte dei cossiddetti laici o laicisti; è lo scatenarsi del solito anticlericalismo cieco, della solita arroganza di un laicismo integralista, altrettanto oscurantista dello stesso oggetto della sua contestazione.
    Tra l'altro nelle dichiarazioni di adrenti alla protesta come Alberto Asor Rosa («Non si può prescindere da un magistero pontificio fortemente connotato da posizioni conservatrici e reazionarie»), si coglie che il problema non è il papa in quanto tale e per ciò che rappresenta (come sottolinei tu), ma il fatto che sia QUEL papa. Quindi se fosse stato un'altro papa, il problema non si sarebbe presentato?
    Poi il fatto che la chiesa ostacoli la libera ricerca può essere anche vero... ma detto da loro!
    Secondo voi è libera ricerca quella delle università italiane? Dove la maggior parte dei ricercatori è li per concorsi truccati? dove molti studenti meritevoli devono subire l'umiliazione di non passare un concorso perchè non sono "nepoti" dei baroni? dove chi è appassionato di scienza deve fare spesso le valigie e andare in America dove sarà apprezzato?
    Allora quelli studenti e professori indignati per l'invito al Papa nella loro università, si indignino per altro... e ne avrebbero di che indignarsi...

    • Consapevole della banalità del seguente paragone,ma trovo utile farlo...perché IO LA PENSO COSì.Trovo molto più OSCENO ascoltare i discorsi di Prodi o di Berlusconi, o di chi per e come loro, per poi andare CON I NOSTRI PIEDI E LE NOSTRE MANI a sceglierli e votarli, e non ascoltare il discorso del Papa. Perché?Scontatissimo: andiamo ad ascoltare, e ad assumere per VERE, parole campate in aria, senza nessun riscontro pratico, di gente scelta DA NOI, che stiamo lì come i polli a bocca aperta a sperare in qualcosa di buono(ah...poveri noi), che in realtà non si realizza mai, e poi ci "spaventiamo" di un discorso del Papa, che di sicuro ha qualcosa di meglio rispetto ad altri discorsi, e che sicuramente parte da una persona di CULTURA, scelta da e tra persone che non tengono conto delle promesse. Non mi pare che il Papa abbia mai "promesso e non mantenuto" una vita nel paese dei balocchi, mi pare che i suoi compiti siano esclusivamente quelli di predicare, intermediare, sensibilizzare.Ovvio che(come ha detto il buon Corvo )chi non voglia crederci o chi,semplicemente, non voglia ascoltarlo, è liberissimo di farlo. Al contrario,invece, di quanto accade ai comizi o ai discorsi dei politici in generale: c'è l'Altissimo sul palco, e una folla di ascoltatori(anche non credenti, MA CI SONO,per rendersi conto di COSA PROMETTE l'altra faccia della medaglia).Ed ecco la scena madre: "Vi promettooooo...che dal prossimo mese farò venire in Italia un Uomo che vi regalerà la vita eterna!" e il popolo:"BRAVOOOOOOOOO"(ad applaudire). Ragazzi, rendetevi un attimo conto...

  • Se posso esprimere la mia opinione (cosa a quanto pare non molto scontata), direi che le parole chiave di questo discorso siano: IGNORANZA, STRUMENTALIZZAZIONE, PAURA. Cercherò di essere sintetica, anche se di cose da dire ce ne sarebbero moltissime.

    In primo luogo vorrei sfatare questo mito dell'inaugurazione dell'anno accademico come trampolino di lancio per non so cosa. Riprendo la frase di Frankcasa: "fuori luogo in riferimento all'apertura dell'Anno Accademico dell'Università laica di Roma. Sarebbe stato infatti come se si tentasse di dare una direttrice da seguire alla ricerca, al lavoro e agli studi universitari già come sappiamo molto mortificati….". Ragazzi, ma state scherzando??? Qui IGNORANZA e STRUMENTALIZZAZIONE vanno a braccetto: per cercare motivazioni adeguate si è data tanta importanza a un evento che altrove non conta niente. Se l'inaugurazione dell'anno accademico desse direttrici da seguire, l'Università sarebbe messa proprio male! Vorrei porre alla vostra attenzione la recente inaugurazione dell'anno accademico dell'Università degli studi di Bari nella sede di Taranto. Invitato: Massimo D'Alema, il cui grado accademico massimo è il diploma liceale. Significativo invitare all'inaugurazione dell'Università uno che non sa nemmeno cosa sia l'Università. Scusate, ma avrei preferito 1000 volte di più sentire Ratzinger, uomo di cultura, che non un ignorante. Questo a dimostrare come alla fine non ci siano significati nascosti dietro questo discusso evento dell'inaugurazione. Se poi vogliamo parlare degli ignoranti invitati negli altri giorni a parlare all'università, ne cito uno per tutti: Califano invitato a parlare alla facoltà di Giurisprudenza, Università degli studi di Bari (trovate voi il nesso Califano/Giurisprudenza, perchè credo nessuno tra gli studenti l'abbia ancora capito).

    In secondo luogo, mi sembra veramente da ignoranti impedire a Ratzinger di parlare, con la scusa che parla sempre dappertutto. Scusate, ma il diritto di parola è solo di chi non parla mai? Sono legittimati a parlare solo i dissidenti? Quindi l'Università dovrebbe invitare a parlare solo chi non parla mai o chi non è mai messo in condizioni di poter parlare? Vi ricordo che l'Università nasce nel basso Medioevo come luogo di confronto di idee, luogo di dialogo, da cui la Chiesa non veniva bandita. Invece nel 2008, nell'era della tecnologia e del "presunto" progresso, regrediamo culturalmente, impedendo al Papa di intervenire.. Ma a che serve che firmiamo petizioni per l'informazione libera nel web, se in un'Università viene impedito a qualcuno di parlare???

    Non entriamo poi nel merito della laicità, perché evidentemente da voi viene intesa esclusivamente come antitesi alla Chiesa, quando invece la laicità è libertà di espressione di tutti, e non "di tutti, eccetto la Chiesa". Laicità è permettere a tutti di parlare, così come permettere a tutti di ascoltare tutti! Perché, vorrei sottolineare che non solo si è tolto al Papa il diritto di parola, ma si è soprattutto tolto agli studenti il diritto di ascoltare qualcosa che la maggior parte voleva ascoltare.

    Una cosa poi che a quanto pare si è mal recepita è il ruolo dei 67 professori...e qui la strumentalizzazione mediatico-politica ha avuto la meglio. Subito a parlare del '68, legittimando le contestazioni degli studenti e meravigliandosi di quella dei professori. Io invece trovo più legittima quella dei professori, che sanno benissimo qual è il problema, tastano da anni il problema effettivo del limite fede/ragione, mentre gli studenti si limitano solo a studiare e in questo caso sono stati solo veicolo di idee, di cui piena consapevolezza non potevano mai avere, data la giovane età e inesperienza. Pienamente comprensibile, anche se da me non condivisa, la posizione dei fisici/biologi/matematici, perché gli scontri con la Chiesa non si limitano solo a Galilei, sbandierato ai quattro venti sui giornali. C'è il discorso di Copernico, Giordano Bruno, dell'evoluzionismo, della genetica.. continui campi di confronto/scontro con il dogma religioso.

    E poi, piccola nota sulla PAURA che vi prende non appena si parla del Papa: io non parlerei di intolleranza, ma di vera e propria paura. Ma è mai possibile che ogni volta sentiate come una minaccia la presenza del Papa? Ma di cosa avete paura? Vivete e lasciate vivere.. se siete convinti del vostro credo (religioso o non che sia), lasciate da parte questa coda di paglia che vi prende, e apritevi al confronto! Ratzinger secondo me è frutto di fraintendimenti. Antipatia, ma per cosa? è semplice paura secondo me. La sua cultura è così grande da suscitare timore forse? Per me è un uomo da ammirare: sarà perché studio filosofia e lui in questo campo è davvero in gamba, ma per me è un uomo da ammirare.

    Infine, qualche parola sul rifiuto a partecipare da parte del Papa. Si è detto che ha rifiutato perchè non sopporta le contestazioni e vuole l'unanimità dovunque vada. Ma scusate, allora perché è andato in Turchia, nonostante le minacce pubblicamente ricevute??? Non mi risulta per niente ci fosse la folla unanime ad accoglierlo. Per me è stato un rifiuto puramente strategico, da uomo intelligente qual è. Perché ricordiamoci che prima di tutto è un semplice uomo, non un mostro.

    P.S.(x Cinzia): anche Papa Giovanni Paolo II fu invitato a La Sapienza, ci andò e fu contestato.

    • condivido ape il tuo discorso soprattutto quando parli di strumentalizzazione dei ragazzi e della manifestazione, del gridare al 68 e quando dici che il rifiuto è stato puramente strategico, così ne parliamo di più, mica so fessi i diplomatici del vaticano!
      e concordo pienamente con te sulla necessità del dialogo e della libertà di parola per tutti, e che mille volte meglio Ratzinger che gli idioti di turno invitati nelle università, per carità!
      ma proprio perchè non è Califano o Vasco rossi, che hanno ben poco peso, le condizioni sono diverse e bisogna stare attenti.
      purtroppo in certe occasioni bisogna privarsi dell'intervento di una figura così "pesante" e rilevante e da un punto di vista culturale/religioso e da un punto di vista mediatico, proprio perchè non tutti hanno la tua capacità di "non avere paura" e di ascoltare con piena autonomia, come anche a me piacerebbe che fosse,e di non interpretare a proprio modo o per i propri interessi la cosa.
      l'anno accademico, anche se come dici tu non ha più un valore di indirizzo, rimane comunque un momento simbolico, e i simboli, purtroppo, mantengono il loro valore per la maggior parte delle persone che non ha la capacità e l'autonomia di vederli solo come "eidos".
      topobiche_81

      • A mio parere con questo attegiamento la chiesa, ancora una volta, ha mostrato tutti i suoi muscoli e la totale ingerenza nella vita politica e sociale del nostro paese. Gesto di inusitata violenza degno di rimembranza dei più splendidi momenti di guerra fredda, quando, le parate militari dell'una e dell'altra parte erano atte ad  ammonire ed avvisare il mondo a  starsene buoni ognuno al proprio posto.

        Allo stesso modo la chiesa, e lo vedremo domenica, a piazza s.pietro, non mancherà di mostrare al mondo tutta la sua potenza con la celebrazione della mega solidarietà al pontefice organizzata dal cardinale Ruini.

        Io così la vedo la questione. A questo punto, secondo me un pastore di anime che non vuole più fare il pastore e che finge di arrendersi ad una civile, timida e composta contestazione da parte di chi non condivide il suo pensiero, badate bene, su alcune sue considerazioni fatte precedentemente.

        Contestazioni ce ne sono state, ci sono e ce ne saranno, almeno finchè saremo in un regime di democrazia.

        Per me diserzione premeditata. Il resto lo ha detto molto bene Michela. Grazie. 

         

         

         

         

    • Cara Ape Maya, ti parla un cattolico....che nn ha "paura" del Papa....ma ke sa fare un distinguo fra tensione verso il trascendente e Vita, atteggiamenti terreni...nn penso ke il Papa sia stato contestato x una connotazione fisiognomica ke lo rende .... poco "mediatico"....x la sua cultura inadeguata (anzi...)....forse x l'istituzione ke rappresenta in un contesto ke x alcune xs era inopportuno.(PUNTO!)..su questo possiamo o non essere daccordo. Ma il punto è secondo me un altro, PERCHE' DEVI GIUDICARE LE MOTIVAZIONI CHE SPINGONO UN INDIVIDUO A MUOVERE UNA CRITICA? ANKE SE SBAGLIATA...E' PUR SEMPRE UNA VOCE KE VA ASCOLTATA...è un esercizio di APERTURA mentale, di UMILTA'.....hai il dono di saper discernere il giusto dall'erroneo? x farlo dovresti conoscere a fondo cio' ke spinge quel manipolo di contestatori a protestare!!! nn credo proprio ke tu abbia tutti i dati x farlo...nel dubbio IO posso solo permettermi di valutare gli EFFETTI nn le Cause, ovvero, erano giusti i modi della protesta!?... e la reazione del Papa!? devo fermarmi qui...Xo' tu dici...cavolo è il Papa...nn puo' essere oggetto di critike...bisogna ke parli sempre e cmq...x quello ke incarna x i fedeli...x la sua cultura, xkè invitano Vasco e Califano.... OOEEEE'!!!!!!!...puo' avere tutti i diritti e i meriti di questo mondo...ma sai ke conquista è la DEMOCRAZIA? sai quante morti ci sn dietro? IO LI RISPETTO...e nulla nemmeno il Papa' puo' far cadere in me questo rispetto...le RELIGIONI devono finirla di allontanarsi e salire su piedistalli sempre + alti e dorati...vengano da me , mi diano una lezione, mi umilino,MA SCUSAMI... LA SNOBBERIA E LA SUXIORITA' NN LA TOLLERO' IN NESSUN MODO! a maggior ragione se viene "dall' alto"...PERKE' MI GIRI LE SPALLE??? DILLO CMQ QUELLO KE DOVEVI DIREEEE!!!C'erano dei fedeli ke aspettavano cmq quel discorso in quel contesto!!! E quando dici riguardo la sua defezione: " per me è stato un rifiuto puramente strategico da uomo intelligente, qual'è" SECONDO TE DEVE ESISTERE STRATEGIA, CALCOLO IN QUESTE "FACCENDE"!?? IL CUORE, l' UMILTA',il XDONO x la nostra misera condizione di essere fallaci?!? Te lo kiedi xkè tanta gente si allontana dalla fede?...xkè si cercano altre strade spirituali?...

       

      Ad maiora!

      • Caro Frankcasa, confesso che il tuo commento mi ha lasciato allibita. Ho dovuto leggere più volte per capirti, sia perché mi hai accusato senza riferimenti a qualche mia frase specifica, oggetto di contestazione, sia perché a un certo punto non capivo se avessi letto bene ciò che ho scritto e compreso il mio pensiero. A scanso di equivoci cercherò di essere precisa nel risponderti, in attesa di ulteriori chiarimenti e sperando di non aver equivocato le tue affermazioni.

        Non ti parlo da cattolica, ti parlo da studentessa di filosofia, che è abituata a distinguere tensione verso il trascendente e vita terrena e che è altrettanto abituata ad ascoltare le opinioni altrui, anche le più distanti, come per definizione un filosofo deve fare. Per cui la frase "PERCHE' DEVI GIUDICARE LE MOTIVAZIONI CHE SPINGONO UN INDIVIDUO A MUOVERE UNA CRITICA? ANKE SE SBAGLIATA...E' PUR SEMPRE UNA VOCE KE VA ASCOLTATA.." ti assicuro che nel mio caso è inadeguata. Se la tua critica muove dal mio uso della parola IGNORANZA, vorrei a tal proposito precisare che non è rivolta a te, non si tratta assolutamente di un voler giudicare le motivazioni della tua critica, e mi scuso se la forma scritta abbia dato questa impressione. Ho voluto esclusivamente riportare una frase da te scritta per trarre spunto per le mie riflessioni, tese a dimostrare come l'IGNORANZA sia elemento basilare di una concezione comune che vede nell'inaugurazione dell'anno accademico qualcosa che non c'è in realtà. Non voleva essere un attacco diretto a te, né è da leggere come un insulto, ma è da intendere nel senso più aulico della parola. E poi è una mia semplice opinione (l'ho scritto nel primo rigo del mio precedente commento, non a caso) e come tale va letta, così come io ho letto la tua. Non è un modo per mettere paletti o per etichettare utenti, sia chiaro. Né ho mai detto di possedere il dono dell'onniscienza o di avere il dono della verità assoluta. Né ho mai detto di essere nel giusto. Piuttosto, rigirerei a te la domanda: ma tu hai capito "cio' ke spinge quel manipolo di contestatori a protestare"? Proprio perché si deve partire dagli effetti, ti inviterei a leggere la lettera di Cini, inserita da Lazarum, nella quale l'inaugurazione dell'anno accademico è solo un pretesto. In realtà si parla di tutt'altro. Cito il passo a mio avviso più significativo: "I temi che sono stati oggetto degli studi del professor Ratzinger non dovrebbero comunque rientrare nell'ambito degli argomenti di una lezione, e tanto meno di una lectio magistralis tenuta in una università della Repubblica italiana. Soprattutto se si tiene conto che, fin dai tempi di Cartesio, si è addivenuti, per porre fine al conflitto fra conoscenza e fede culminato con la condanna di Galileo da parte del Santo ufficio, a una spartizione di sfere di competenza tra l'Accademia e la Chiesa.". Il riferimento all'anno accademico è solo successivo, di facciata; in realtà, per i contestatori, Ratzinger non deve proprio entrare in Università a parlare!!! Ratzinger parlerebbe di temi che non sono oggetto di una lezione, quando in realtà i temi affrontati da Ratzinger, nel corso di laurea in filosofia, in un'Università laica, sono il pane quotidiano! Non doveva mica parlare della Resurrezione!

        Poi, le motivazioni dell'insofferenza dei 67 professori ho detto che sono comprensibili, e se l'ho detto non è perché non ho i dati per farlo (occhio, che anche tu hai giudicato me in tal caso), ma proprio perché mi sono fatta un'idea del problema, non di certo leggendo il Corriere della Sera o vedendo Porta a Porta. Posso sicuramente non sapere tutto, ma parlo con una certa consapevolezza di cosa si stia parlando. Inoltre, non ho mai detto che il Papa non può essere oggetto di critiche, etc. Ti invito a trovare la frase in cui abbia detto una cosa del genere. Ho detto invece ben altre cose..e comunque so benissimo cosa c'è dietro la democrazia e i valori inalienabili che comporta e che rispetto.

         

        • .....ape...Ape...nn voglio dilungarmi ed entrare in polemica...nn è nel mio stile...voglio solo farti osservare ke piuttosto ke giudicare a monte una questione della quale nn si è addentro....e magari qlk passaggio puo' sfuggire...esortavo a valutare le conseguenze di una "manifestazione di dissenso democratica"...mi sconcertava il fatto ke tu reputassi "strategica"in senso positivo la ritirata del Papa! Il Papa nn avrebbe dovuto declinare l'invito, a io modesto avviso, avrebbe dovuto accettare le regole e le situazioni tipike di uno Stato laico,libero e democratico ....c'erano dei fedeli fra gli studenti ke lo volevano in quella situazione contingente, volevano ke la sua SUXIORITA' di pensiero si palesasse, ne sarebbero stati orgogliosi....invece è successo quello ke hai detto tu....la vile "strategia"...la SUXIORITA' si è palesata nella fuga da quegli esseri inferiori...IL CALCOLO.... LE VEKKIE VOLPI VATICANE hanno reputato fosse MEDIATICAMENTE + proficuo fare la VITTIMA...E ke lo stesso discorso avrebbe avuto in seguito un'importanza 100 volte suxriore....IO PREFERISCO UN PADRE KE MI SKIAFFEGGIA E MI RIPRENDE QUANDO SBAGLIO, PIUTTOSTO KE UN PADRE ASSENTE KE NN SMETTE UN ATTIMO DI OSTENTARE LA SUA SUXIORITA' E MI LASCIA SOLO NELL'ERRORE E NELL'INDIFFERENZA....o no?

          Ad maiora!

          • Frankcasa, su quest'ultimo punto sono d'accordo con te. Anche secondo me il Papa avrebbe dovuto partecipare lo stesso, ma inviterei a vedere la "strategia" non come una manifestazione di superiorità... secondo me si sta calcando troppo la mano su questo, sbagliando. Saluti.

          • Apetta....nn condivido MA accetto DEMOCRATICAMENTE la tua opinione!

            Alla prossima!!! mmh...ma le api possono pungere + di una volta?! uashuahsuh

            Ad maiora!

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    Oh my God!....bhè Michela….. è proprio il caso di dirlo. Benedetto XVI il capo della comunità cristiana CONTESTATO?!?Mmh……

    _Cosa ci si aspettava ke il Papa facesse alla Sapienza?!?.... Proporre una “Santa Alleanza” tra Fede e Illuminismo e finire col perorare una causa politica.

    _Come è stato accolto il suo invito da alcuni docenti e studenti?!?....fuori luogo in riferimento all'apertura dell'Anno Accademico dell'Università laica di Roma. Sarebbe stato infatti come se si tentasse di dare una direttrice da seguire alla ricerca, al lavoro e agli studi universitari già come sappiamo molto mortificati….non va’, non va’…..Manifestazione democratica, i toni raggiunti sn stati un po’ sopra le righe, ma trattasi pur sempre di espressione democratica del proprio pensiero….

    _Come ha reagito l’Istituzione kiesa? La visita viene annullata….x paura di “disordini”…..strano!!! O piuttosto x essere stata contestata!?! Questo è il sentire comune…... La kiesa nella figura del Papa, avrebbe cmq dovuto partecipare. E’ questo ke fa gridare vittoria ai contestatori: il fatto che le istituzioni ecclesiastiche di Benedetto XVI non accettino dissenso, né differenza, né libertà di parola. Magari c’è + intolleranza in ki pretendeva una vetrina perfetta x esporre il proprio pensiero. Pero’….xo’….. nn penso ci sia molto x cui gridare vittoria da parte dei contestatori….la kiesa cattolica ha milioni di fedeli pronti a sostenerla, piuttosto ke pensare alla cosiddetta “intolleranza” da parte della kiesa, si gridera’ al Papa censurato, alla persecuzione anticattolica, dove sappiamo tutti l’enorme peso mediatico ke la Kiesa ha. Il discorso ke Papa Benedetto aveva preparato in questa circostanza , riproposto dal Vaticano, riceverà un’attenzione esponenzialmente maggiore rispetto a quella ke avrebbe avuto in luogo dell’udienza nella Sapienza…. Eh… ad azione corrisponde reazione uguale e contraria!?! Fisica, scienza, postulati?!?...muah.…qlk forse va rivisto!!!

    C’est la vie, cheri.

     

    Ad maiora!

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