16.05.2017
Dirigente del partito comunista, giovanissimo, a soli 21 anni, nel maggio del 1970 fu eletto sindaco di Montescaglioso.
Divenendo da subito protagonista del rilancio socio economico di Montescaglioso che usciva da un lungo periodo commissariale durato oltre cinque anni.
Fu Tony Bubbico che nel febbraio del 1970 capeggiò la protesta dei cittadini montesi, durata oltre un mese, che vide migliaia di persone sfilare per giorni interi, fino ad arrivare all’occupazione del municipio, per combattere contro la disoccupazione che in quegli anni aveva raggiunto livelli ben oltre il 50% della popolazione.
Durante il suo mandato Bubbico riuscì a mettere in moto l’adozione del programma di fabbricazione grazie al quale fu possibile dare nuovo impulso all’edilizia montese con conseguente riduzione della disoccupazione.
Nella primavera del 1971 Tony Bubbico è ancora protagonista con i braccianti agricoli che avevano occupato le terre del consorzio di bonifica, lotta grazie alla quale si riuscì a strappare 80 nuovi posti di lavoro.
Figlio di partigiano e con grande spirito antifascista.
Uomo di grande spessore politico, fu sindaco e dirigente stimato; punto di riferimento del PCI e dell’intera sinistra montese, ma anche apprezzato per la sua correttezza e disponibilità da parte degli avversari politici e dell’intera comunità.
Tony Bubbico non è solo patrimonio della sinistra: è patrimonio di Montescaglioso.