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MATERA AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DELLE CITTA’ ITALIANE PIU’SICURE

 

ARTICOLO GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

è Bolzano la regina indiscussa della nona classifica annuale di Italia Oggi sulla qualità della vita, la città lucana brilla in sicurezza e avanza di posizioni
ROMA – E’ Bolzano la regina indiscussa della nona classifica annuale di Italia Oggi sulla qualità della vita nei 103 capoluoghi di provincia italiani. Nel 2007 la città altoatesina ha guadagnato ben sei posizioni rispetto a un anno prima scalzando Reggio Emilia dalla testa della classifica. Stabile, invece, al secondo posto la vicina Trento, seguita da Mantova, Bologna Modena, Siena, Firenze, Ravenna, Belluno e Piacenza a completare le prime dieci posizioni. E se lo scorso anno era stata Crotone a guadagnarsi la maglia nera di città meno vivibile d’Italia, quest’anno è stata Isernia a ottenere il triste primato. Se è vero che la piccola città molisana ha perso ben sedici posizioni in dodici mesi, è altrettanto vero che la parte bassa della graduatoria è rimasta dominio dei centri urbani del Sud Italia. Risalendo la classifica dal basso, davanti a Isernia troviamo infatti Napoli, Crotone, Benevento, Taranto, Agrigento, Caltanissetta e Reggio Calabria. Passano gli anni, dunque, ma il panorama non cambia con un’Italia divisa nettamente a metà tra un Centro-Nord attivo e dinamico e un Sud che continua ad arrancare.

Tra i grandi centri urbani, quest’anno Milano ha perso un pò del suo smalto assestandosi in 29esima posizione, otto in meno di un anno prima, mentre Roma si è posizionata 58esima per qualità della vita dal 51esimo posto del 2006. Sul fronte della classifica economica generale è stata Cuneo a primeggiare seguita da Aosta, Bolzano e Trento.
Se Viterbo fa segnare il minor numero di fallimenti, Belluno si è potuta fregiare di aver il minor tasso di disoccupazione d’Italia, mentre a Grosseto è andata la palma d’oro di città con il maggior numero di imprese registrate rispetto alla popolazione.
E’ Mantova il cuore verde della Penisola: lunghe piste ciclabili, grandi parchi, rigidi divieti di circolazione per le automobili nel centro storico della città. Sono queste alcune delle eccellenze che fanno capo alla provincia lombarda che si è imposta in testa alla sezione «ambiente» della classifica 2007. Se Mantova può festeggiare il prezioso risultato ottenuto in termini di attenzione all’ambiente, lo stesso non vale per Catanzaro, incoronata da ItaliaOggi come la città meno «verde» d’Italia. Nessuna pista ciclabile, niente zone a traffico limitato, assenza totale di isole pedonali, oltre a una delle più alte concentrazioni di biossido di azoto e di PM10. Purtroppo Catanzaro si trova in buona compagnia. Ben 23 province su 103 hanno ottenuto da Legambiente un giudizio insufficiente in ambito ambientale. Di queste, 20 si trovano nell’Italia meridionale e le restanti tre al Centro.

– AFFARI E LAVORO: Cuneo la più produttiva Piccola, poco nota ma molto, molto attiva. La città piemontese di Cuneo si è assicurata lo scettro di zona più dinamica d’Italia sotto il profilo economico. Dopo il dominio incontrastato di Bolzano durato cinque edizioni consecutive, lo scorso anno si era assistito a un ribaltone, con Siena salita in cima al podio della graduatoria. Si è trattato, tuttavia, di un fuoco di paglia. Nel corso del 2007 Cuneo ha spinto il piede sull’acceleratore recuperando terreno rispetto ai concorrenti e andando a ottenere la prima posizione in classifica. Se Cuneo può brindare a un risultato di grande prestigio, è Napoli – secondo la ricerca – la pecora nera d’Italia in quanto ad affari e lavoro. Lo scarso risultato ottenuto dalla città partenopea lo scorso anno (100esima) è stato ulteriormente peggiorato nel corso del 2007 spingendo Napoli in ultima posizione, complice uno dei più alti livelli di protesti per abitante e un’altrettanto elevata percentuale di fallimenti. Anche quest’anno, all’interno del gruppo di coda, Napoli si è trovata in buona compagnia insieme con 29 delle 32 province meridionali tra cui tutte quelle di Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. In questo contesto spicca l’assenza della Sardegna, presente invece all’interno del gruppo di province con un livello di tessuto economico giudicato come scarso ma non insufficiente da parte degli analisti.

– IL PIU’ ALTO TENORE DI VITA: e a Trieste. Le province del Nord in testa, quelle del Mezzogiorno in coda. La graduatoria sul tenore di vita offre l’immagine di un’Italia spaccata in due. Il primato va a Trieste, che fa una grande balzo in avanti rispetto al 2006, quando si era piazzata al 25esimo posto. La posizione d’onore spetta ad Aosta, che guadagna 29 posti in classifica rispetto all’anno precedente e supera Milano, in testa nel 2006. Tra le 31 posizioni di testa è preponderante la presenza della Lombardia e dell’Emilia Romagna e vi figurano esclusivamente province dell’Italia settentrionale. A chiudere la classifica Palermo e Agrigento, rispettivamente al 102esimo e 103esimo posto. Quest’ultima conferma il piazzamento ottenuto già lo scorso anno, mentre Palermo cade in penultima posizione dall’83esimo posto del 2006. La migliore tra le province meridionali è Taranto, nonostante il calo di sei posizioni (dalla 59 alla 65) rispetto alla classifica del 2006.
Aosta città modello per i servizi ai cittadini Sportelli bancari a ogni angolo di strada; qualità dell’aria sempre sotto controllo e un numero contenuto di studenti per classe. Tre indici che spiegano il primato di Aosta nella graduatoria relativa ai servizi. La provincia della Vallèe conferma il primato ottenuto lo scorso anno, precedendo nuovamente Gorizia. Sul gradino basso del podio si piazza Udine (ottava nel 2006), che precede le città di Bolzano, Siena, Savona e Vercelli.

– SICUREZZA E CRIMINALITA’: Tra tutte le voci esaminate dalla ricerca, quella relativa alla sicurezza è tendenzialmente la più stabile: delle 20 province comprese quest’anno nel gruppo di eccellenza, ben 16 già ne facevano parte lo scorso anno. Nelle posizioni di testa si trovano soprattutto province del Nordovest e del Nordest, ma la novità rispetto alle precedenti edizioni è l’avanzata di tre province del Mezzogiorno: Campobasso, Cagliari e Nuoro. Più in generale, ai primi posti ci sono province di dimensioni medio-piccole, mentre tra le grandi si salva solo Bologna (38esima.). Firenze, Milano e Roma si piazzano rispettivamente al 54esimo, 71esimo e 75esimo posto, con Torino addirittura 79esima. Chiudono la classifica Prato, Trapani e Napoli, con il capoluogo campana che occupa posizioni di retrovie in tutte le sotto categorie, a eccezione del rapporto tra medici ospedalieri e posti letto: in questo caso è di fatti secondo dietro a Pisa. Infine Brindisi, ultima dello scorso anno, guadagna cinque posizioni, grazie a un buon monitoraggio sulla qualità dell’aria e al miglioramento degli indici relativi.
Matera conferma la vocazione alla sicurezza. Sono le grandi città quelle che vivono i maggiori problemi legati alla sicurezza. Tutte le province che fanno capo alle principali città italiane si trovano nelle posizioni basse della graduatoria: Roma è 78esima, Milano è 90esima e precede di due posizioni Torino. Più indietro Firenze (98esima), Genova e Bologna, rispettivamente terz’ultima e penultima. Chiude la graduatoria Savona, che paga l’elevata incidenza di reati contro il patrimonio. Il primato della sicurezza va a Matera, terza lo scorso anno. In particolare, il capoluogo lucano brilla per bassa incidenza di rapine, omicidi e furti di vario genere. Sul podio altre due province con capoluoghi di medie dimensioni come Pordenone (diciottesima lo scorso anno) e Frosinone (con un salto di 51 posizioni rispetto al 2006).
Fuori dal primo quartile Campobasso e Isernia, ai vertici della classifica fino al 2005, a dimostrare la fine dell’eccezione Molise sul versante sicurezza. Delle 20 province comprese nelle posizioni di eccellenza, tre si trovano in Italia nord occidentale, tutte province lombarde, Lecco, Lodi e Mantova, cinque nel Nordest (Bolzano in Trentino-Alto Adige; Treviso e Belluno in Veneto; Pordenone e Udine in Friuli-Venezia Giulia), tre nell’Italia centrale (Ascoli Piceno nelle Marche; Frosinone e Rieti nel Lazio) e ben nove nel Mezzogiorno, come lo scorso anno (Chieti in Abruzzo; Avellino e Benevento in Campania; Lecce e Brindisi in Puglia; le due province della Basilicata, Enna in Sicilia; Oristano in Sardegna).

– IL TEMPO LIBERO: si trascorre a Rimini Spiagge, discoteche e luoghi d’arte: Rimini è la mecca del tempo libero. La provincia romagnola conferma il primato dello scorso anno, precedendo in graduatoria Firenze (dodici mesi fa si era piazzata al quarto posto) e Bologna (posizione confermata). Ai piedi del podio seguono Siena, Lucca e Livorno, a completare il primato della Toscana nel settore. Tra le posizioni di testa vi sono tutte le province liguri e la maggior parte di quelle emiliano-romagnole. Chiudono invece la classifica, secondo uno schema già incontrato negli anni passati, nell’ordine Agrigento, Enna, Vibo Valentia e, in ultimo, Caserta.
Va solo un pò meglio a tutte le province di Campania, Basilicata e Calabria, a tre delle cinque province pugliesi (sono escluse dalle retrovie Bari e Lecce), Isernia in Molise, Chieti in Abruzzo, Caltanissetta, Agrigento ed Enna in Sicilia, Nuoro e Oristano in Sardegna. Non se la passano bene, però, nemmeno le province lombarde (soprattutto Pavia e Lodi) e due del Centro Italia, Frosinone e Rieti.

9/12/2007

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