La realizzazione del programma a Montescaglioso, segnala l’importanza archeologica del nostro territorio. Ormai si definisce sempre più chiaramente il ruolo, tutt’altro che secondario, del paese nell’assetto e nella storia del metapontino delineando nuovi ipotesi di ricerche. Purtroppo il territorio e l’abitato sono stati e continuano ad essere massacrati dagli scavi clandestini. Attività di “ tombaroli “ che alimentano il mercato illegale dei reperti archeologici. Basti pensare al saccheggio operato negli anni sessanta / settanta nella grandiosa necropoli del Belvedere / Serre, innescato dalla urbanizzazione dell’intera zona: solo in questa area sarebbero oltre un migliaio le sepolture scavate clandestinamente. La massa delle informazioni raccolte potrà essere anche un utile strumento di contrasto su questo fronte.
La ricerca ha interessata una parte minima del territorio di Montescaglioso ma ha già restituito nuove ed importanti acquisizioni: ipotesi circa gli insediamenti più antichi nel nostro territorio e la presenza di strutture produttive tardoimperiali che colmano una sorta di “ buco nero “ nella storia di Montescaglioso, collegando la fase altomediavale attestata da fonti scritte risalenti all’anno 893, alle fase tardorepubblicana. I risultati delle ricerche, dopo la conclusione di studi, verifiche e informatizzazione dei dati, si auspica, possano essere oggetto di presentazione ed allestimenti da realizzare nell’abbazia, nella prossima Primavera / Estate, a cura della Soprintendenza Archeologica della Basilicata, Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera, degli studenti e dei docenti che hanno realizzato il progetto. Franco C.