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4 di ottobre

Ottobre: mese missionario, che santa Teresina possa proteggere tutti noi.

4 di ottobre, san Francesco, auguri al mio papà.

Chi mi conosce poco direbbe che sono una ragazza impulsiva, ma non è proprio così; i miei sentimenti e le mie emozioni guidano la mia vita, ma sempre dopo tanti pensieri e riflessioni che servono a capirmi e a conoscermi meglio; non una sola scelta della mia vita è stata presa senza mal di testa; ma l’ultima parola è il mio cuore ad averla, perché l’amore è l’unica cosa che conta.

Per un po’ di mesi non ho scritto, non ne sentivo la necessità. Come Alba (missionaria laica in Madagascar e amica/sorella gemella) ha scritto, dobbiamo ricordarci che stranieri lo saremo sempre e dobbiamo ricordarlo soprattutto perché serve a noi. La settimana scorsa sono stata da una parrucchiera per tagliarmi i capelli e lei mi ha chiesto: “Li tagli solo?” e io “Certo”. Dopo aver sforbiciato mi ha guardata attraverso lo specchio e mi ha chiesto se andava tutto bene. In quel momento ho capito che la mia prima risposta non era stata esatta, avrei dovuto anche dirle che volevo me li asciugasse.

Sono straniera, ogni giorno c’è un piccolo dettaglio a ricordarmelo, ma non sentivo la necessità di scrivere perché ormai il quotidiano è diventato mio, le giornate trascorrono  e quando qualcuno dall’Italia mi chiede come va o cosa faccio, la mia risposta è sempre la stessa “le cose di sempre, scuola e visite alle famiglie”, perché non è più la novità, è la mia vita, che mi piace e che procede serenamente.

A pensarci bene però, cose importanti da raccontare ci sono.

Bom Jesus da Lapa! Se vivi in Bahia non puoi non andarci! Dopo nove ore di autobus (per capire: io vivo in Bahia, Lapa è in Bahia: 9 ORE DI VIAGGIO), siamo arrivati in questo posto suggestivo, un santuario immerso nelle grotte e tutto intorno il sertᾶo. Sono stata in chiesa per parlare con Dio, per ringraziarlo della mia vita, per chiedergli di proteggermi e di aiutarmi a capire i suoi segnali perché la mia vita è nelle sue mani.

Settembre, mese fantastico! Ho ricevuto il regalo più bello, Ilaria, amica di avventure, un anno vissuto in simbiosi, così diverse, ma così unite. Non posso negare che anche il cibo italiano mi ha resa una persona felice, ma nulla potrà sostituire i suoi occhi che hanno visto le mie stesse cose e quello che il suo cuore e la sua pelle hanno provato. I miei bimbi ora hanno un volto, lei ha sentito il loro calore e ha guardato dentro i loro occhi. Ora le mie gioie e le mie sofferenze sono anche le sue e condividere questo con chi vuoi bene è prezioso e raro.

Dopo 5 mesi sono tornata a Salvador; se a qualcuno non fosse ancora chiaro, io adoro Salvador!! È stato strano ritornarci dopo così tanti mesi, ritornare tra la confusione della città, le persone per strada, i palazzoni, i centri commerciali, la frenesia. Salvador è stata una boccata d’aria, riappropriarmi di un mondo che è anche mio. Ma dopo una settimana volevo tornare nella mia casa, nel mio paese, poter uscire e salutare tutti, sapendo che avrei potuto passare un pomeriggio fuori di casa perché le chiacchiere di 5 minuti si possono trasformare in caffè, biscotti e tante risate, e non perché gli autobus sono in ritardo. Perché la mattina posso dormire un po’ di più, senza dovermi preoccupare di uscire con tanto anticipo, perché non si sa mai, il traffico e i ritardi degli autobus.

La Bahia è anche candomblè, è sincretismo religioso, è fascino! Il 29 di settembre ho avuto il grande privilegio di partecipare ad una festa di compleanno in cui si omaggiavano Santi Cosma e Damiano, secondo i rituali del candomblè. Spiegarvelo è impossibile, bisogna viverlo, mi è stato anche consigliato di non fare video, gli spiriti potevano infuriarsi e andar via. Sono andata a letto grata perché è vero, sono straniera, ma il carurù e il vatapà si mangiano con le mani e bisogna inginocchiarsi davanti a santi Cosma e Damiano, santa Barbara e san Michele per ringraziarli e perché no, chiedere una grazia.

E come non parlare delle elezioni amministrative. Ogni paese è anche politica: campagna elettorale, candidati, promesse, progetti, tanti sorrisi (veri o falsi chissà), ma come mi è stato già detto tante volte “quello che vedrai a Redençao non lo vedrai da nessun altra parte”. È da un mese che le mie ore di sonno non sono regolari, musica, fuochi d’artificio, moto e macchine su e giù per le strade. L’opposizione ha vinto, si spera che i prossimi 4 anni siano migliori, ma già si pensa a chi saranno i prossimi candidati nel 2020. Tante contraddizioni, tante cose per me difficili da capire, una politica che non sono abituata a vivere in questo modo, ma come ogni cosa ha i suoi pregi e suoi difetti.

E ovviamente ci sono i miei bimbi, che continuo a vivermi e ad amare. Sono loro la mia quotidianità, sono loro la mia vita e proprio per questo non c’è molto da dire. I bambini regalano gioie ma anche preoccupazioni. L’importante è esserci, non lasciarli soli e avere pazienza. E.continua a picchiare i suoi amici, ma ha imparato a chiedere per favore e a dire grazie; R. riesce a controllarsi prima di dare un pugno in faccia a qualcuno (non sempre, logico); I. non mi urla più contro se gli prendo il pallone perché non riesce a fare due tiri senza litigare o non picchia più i suoi amici con le infradito, perché sa che potrebbe tornare a casa senza; ma sa anche che per me non è la pecora nera, che se c’è da difenderlo sono lì per lui.

Vorrei concludere con questa frase di Jorge Amado:

«…Il Brasile è la somma meravigliosa di ogni possibile contraddizione: in ogni uomo veramente brasiliano scorre un sangue ricco di fermenti europei, africani, indios, meticci, ed è proprio questo che rende il Brasile così magicamente colmo di luci ed ombre, così fragile, allegro, violento, e tuttavia così impossibile da dimenticare».

Nel 2007 il primo timbro sul mio passaporto e il mio primo grande amore Lau, 12 anni. È stato lui a farmi ritornare in Brasile. Qualcuno mi ha detto: ”Non ci si innamora di un posto perché è bello, ci si innamora di quel posto perché in quel posto accadono cose belle”. Le persone che incontro ogni giorno, i loro abbracci, i loro sorrisi: il mio bello sono loro!!

Vane:
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