SABATO 29 SETTEMBRE
Piazza della Visitazione
Matera – Ore 9,00
Una grave violazione della Costituzione Repubblicana:
Il Ministro della Giustizia chiede di trasferire un magistrato che indaga sul malaffare della politica
Chiediamo il ripristino delle garanzie di indipendenza fra i poteri
Chiediamo la sfiducia del Ministro Clemente Mastella
“Intrecci tra politica e magistratura, banche, megavillaggi turistici, sanità e scorie nucleari. Sono i protagonisti dell’inchiesta della procura di Catanzaro che sta facendo tremare la Basilicata”. Su questi temi vi racconteremo chi trema per le inchieste di Luigi De Magistris
Aderisci alla manifestazione e raccolta firme:
il comitato organizzatore 320 4049671 – 333 9089153
(chiama subito, è indispensabile l’aiuto di ciascuno. Difendiamo l’Italia)
View Comments (54)
Cari amici,
probabilmente il mio post non aggiungerà molto altro alla discussione.
Eppure sento il bisogno di scrivere, di urlare, sono con voi.
Sono con chi, sabato mattina, avrà il coraggio di andare a Matera.
Io purtroppo non ci sarò perchè sono lontano. Ma almeno via internet mi
voglio unire al coro di coloro che sono stufi della nostra dittatura
democratica italo-sudamericana. Stufo di un paese dove qualcuno può
scegliersi chi debba indagare sul suo conto.
E’ importante in questo momento far sentire il proprio appoggio a chi
manifesterà, far capire loro che siamo in tanti ad approvare il passo.
Tutto così sarà più facile.
Per una volta non dovranno essere loro ad essere isolati.
Dovranno rimanere soli coloro che ancora una volta faranno finta di
niente, coloro che resteranno ancora a guardare dalla finestra.
Sono "quelli che ti dicono che sono tutti uguali che tutti rubano alla
stessa maniera, ma è solo un modo per convincerti a stare chiuso dentro
casa quando viene la sera" (De Gregori).
Sono quelli che "non si sa mai un politico mi potrebbe sempre servire"
o quelli a cui è già servito e quindi sono condannati alla dannazione
eterna di dover pensare solo quello che fa piacere al padrone.
Tutti a Matera
Vito
Perchè non circolano per le strade di Montescaglioso questi manifestini? Sarebbe positivo coinvolgere più gente..
Stavo pensando , che se è vero che l'unione fa la forza, perchè non ci organizziamo in gruppo? Quindi partiamo insieme alla volta della manifestazione? Potremmo organizzarci con le macchine, o al max vederci là... ma sarebbe bello, dopo aver condiviso qua le nostre idee.. " scendere in campo" insieme ..
che ne dite?
E se i nostri politici ci stupissero? Se loro stessi si schierassero apertamente contro Mastella e il trasferimento di De Magistris?
Dando per scontato che sapranno dimostrare la loro innocenza, mi appello ai nostri compaesani coinvolti perché si adoperino per uscire ancora più a testa alta da questa brutta vicenda. Prenderebbero 2 piccioni con una fava: il riconoscimento della propria integrità e, in questi tempi di anti-politica, il non meno importante rispetto del proprio elettorato.
Leggo dal Manifesto di ieri:
Intanto persino un indagato dell’inchiesta Why not, Antonio Saladino capo locale della Compagnia delle opere, ha chiesto che il pm non sia trasferito: «Dovrà essere lui, dall’alto della sua professionalità a chiedere che il procedimento contro di me venga archiviato»
Altro spettacoloso autogoal della casta?
Grillo sceglie De Magistris, Il comico appoggia il pm
http://www.associazioneulixes.org/
appuntamento a Matera sabato mattina.....TUTTI
CI STIAMO ORGANIZZANDO PER PREPARARE GLI STRISCIONI DA PORTARE DOMANI AL CORTEO, QUALSIASI IDEA E' BEN ACCETTA, SE VOLETE PARTECIPARE ANCHE VOI ALLA CAROVANA CHE PARTIRA DA MONTESCAGLIOSO CONTATTE ME OPPURE DRAGO.
RIGUARDO IL LUOGO DOVE AVVERRA' L'INCONTRO DI STASERA, CI RACCOGLIEREMO TUTTI ALLE ORE 21 DAVANTI AL CAMPO SPORTIVO... NON MANCATE .. PORTATE QLSIASI COSA VORRESTE TROVARE (CARTELLONI PENNARELI, MASCHERE ANTIGASS.. SKERZOOO)
WE WANT YOU !!!
FRANCESCO LOMONACO
MARIO DIMICHINO
ps: il rosso è per solidarieta ai monaci buddisti birmani
LEGGO SOLO ORA TUTTI I VOSTRI COMMENTI... ALTRO DA AGGIUNGERE? NIENTE, SOLO
ESSERCI!
topobiche_81
A STASERA.
solidarietà ai monaci buddisti.
DIFENDERE IL PRINCIPIO DI AUTONOMIA DELLA MAGISTRATURA VUOL DIRE DIFENDERE LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA E LA DEMOCRAZIA E LA SOVRANITA' DEL POPOLO ITALIANO DA OGNI TENTATIVO DI RIGURGITO REAZIONARIO
TUTTI AL CORTEO IN NOME DEL POPOLO ITALIANO E DELLA REPUBBLICA
MAI COME IN QUESTA OCCASIONE BISOGNA ESSERCI ED IO SARO' CON VOI.
A DOMANI
tonino ditaranto
NON MANCHIAMO .. MI RACCOMANDO !!
Chi, per impegni vari, domani non potrà essere alla manifestazione può almeno aderire alla petizione online a favore della giustizia:
http://www.petitiononline.com/040407rc/petition.html
Siamo già oltre 10mila... forza!
Mi dispiace personalizzare le discussioni ma quando sento qualcuno dire che l’erba è diventata un unico fascio, mi preoccupo.
Ringrazio Vincenzo per la solidarietà che mi offrirebbe nel caso in cui riuscissi a dimostrare che qualche stelo del detto fascio è sano. Ma lui è già sicuro che questo non è possibile. Devo perciò lasciarlo ai suoi sospetti e sono sicuro che, ragionandoci, non me ne vorrà.
Quanto al buttare a mare, come dice lui, qualche buono fra tanti cattivi, il rapporto 1 a 10000 sembrerebbe un affarone, il problema è che quando passa il principio della giustizia sommaria non sono mai i cattivi ad essere fatti fuori.
Non è una questione di buonismo né di garantismo, ma quel tipo di giustizia non ha mai funzionato. Inoltre, se ricordo bene, c’è una massima del diritto romano che dice, più o meno, che la massima severità si traduce nella maggiore delle ingiustizie.
Niente ci impedisce di tornare a prima dei romani…
Non mi sembra di aver detto che ciò che accadeva in passato fosse più grave di quanto accade adesso e, meno che mai, che il passato giustifica un così grigio presente.
Il riferimento al passato voleva evidenziare che certi fenomeni affondano le radici nel tempo. Non vuole essere un parlar d’altro, ma non possiamo far finta che certe storture siano nate oggi. Mi spiego con un esempio. Scriveva Ettore Ciccotti, storico e deputato socialista, a Francesco Saverio Nitti che si preparava a candidarsi per la prima volta in Basilicata: “gli umili non hanno nulla da chiedere al deputato; mentre gli agiati lo vogliono come un intermediario che procuri tutto, dalla croce di cavaliere allo sgravio della ricchezza mobile e perciò quanto più imbroglione, tanto meglio”.
Questo accadeva nel 1904. Venti anni dopo Ciccotti sarà nominato senatore da Mussolini mentre Nitti, per sfuggire allo stesso Mussolini, dovrà rifugiarsi in Francia. Ancora prima del trionfo del fascismo era stato massacrato da campagne di stampe “moralizzatrici” finanziate dai cosiddetti pescecani, cioè da chi si era arricchito con la guerra, e orchestrate dai più cinici esponenti dell’anti-sistema del tempo.
La violenza verbale nel dibattito politico era stata l’artiglieria che aveva spianato la strada alla fanteria dello squadrismo fascista nel 1921-’22.
Questa è certamente un’altra storia – nessuno deve spaventarsi poichè adesso non si vede in giro nessun Giolitti, Nitti, Mussolini, ecc.-, ma forse ha ancora qualcosa da insegnarci. Parlare di regime ai giorni nostri, qualificare come regime un governo come quello attuale che sta perdendo anche l’appoggio di chi lo ha votato a causa della sua debolezza e mancanza di scelte, significa però non avere minimamente idea di cosa sia un regime.
A mio avviso serve per uscire dalla situazione prima di tutto un processo di autoresponsabilizzazione. Un diverso modo di concepire l’essere cittadino e un recupero della centralità dell’essere cittadino rispetto ai diversi altri ruoli che ognuno si trova a svolgere (lavoratore, consumatore, genitore, contribuente, automobilista, ecc.). Ruoli che possono anche essere contrastanti: da consumatore vorrei spendere poco, come produttore vorrei guadagnare molto, ecc.
Bisogna dire chiaramente che compito della politica è dare voce agli interessi e alle aspirazioni dei cittadini. Il problema è stabilire quali interessi e aspirazioni –collettive e individuali - sono meritevoli di tutela e quali corporativi e clientelari. Servirebbe a tale scopo un’aperta, corretta e costante comunicazione fra elettori ed eletti.
Ciò che oggi manca è proprio questo tipo di comunicazione.
In passato i partiti sono stati il luogo di accoglienza, smistamento ed elaborazione delle richieste che venivano dal basso. I partiti presupponevano, chi più chi meno, una società articolata in classi; ai giorni nostri quel tipo di società si è disintegrata e né la politica né le scienze sociali sono in grado di fissare l’immagine di una società che, in superficie, cambia velocemente.
Ci sono, come in passato, ricchi e poveri, sfruttatori e sfruttati, potenti e “umiliati e offesi”, ma non c’è più coscienza antagonistica. Entro certi limiti, i “poveri” si vivono come se fossero ricchi e hanno gli stessi miti. Cercano di vestire allo stesso modo e di avere gli stessi consumi, si illudono soprattutto di poterli avere. Di questa omologazione aveva già parlato Pasolini quasi quaranta anni fa. Semplificando e banalizzando, si può dire che a una società divisa fra quelli con le pezze al culo e quelli in abito gessato ne è subentrata un’altra tutta in jeans Levi’s o abiti Armani, autentici o taroccati. Una marmellata che si appicica a tutto, ma non si lega a niente.
Il berlusconismo si è affermato grazie a queste tendenze e le ha esaltate. Nello stesso tempo ha messo insieme formazioni fortemente stataliste come Alleanza Nazionale e gruppi secessionisti come la Lega di Bossi.
Di fronte allo sfascio delle vecchie identita di classe, i partiti tradizionali sono diventati – da tempo – chiese con sempre meno fedeli, sempre più autoreferenziali e chiusi all’esterno. Sempre meno capaci di riaggregare le parti di societa alla deriva e sempre più pronti a stabilire rapporti privilegiati con altri gruppi organizzati.
In una certa misura credo che questo sia accaduto anche in Basilicata negli ultimi decenni. Mi piacerebbe, per non parlare a vanvera, avere informazioni più precise e documentate sui diversi fenomeni che si sono verificati in questo periodo nella nostra regione, ma non ne ho. La stampa locale, spesso pamphettistica e finanziata da gruppi di interesse, non mi sembrerebbe di grande aiuto nel ricostruire gli avvenimenti. Oltretutto, in generale, mi sembra che per anni abbia cantato a gola spiegata nel coro che celebrava le sorti magnifiche e progressive che toccavano alla regione, poi bruscamente musica e testo sono cambiati.
Qualche sera fa seguendo una trasmissione di Carlo Lucarelli sulla lunga stagione delle stragi in Italia, mi sono reso conto di quanto la mia memoria –ma oserei dire la memoria individuale, qualcosa di assai diverso dalla memoria storica- sia inaffidabile. Da accanito lettore di giornali come ero all’epoca, credevo di ricordare tutto ciò che era successo dalla strage di Piazza Fontana (Milano, 13 dicembre 1969) in poi, mi sono accorto che così non era e che molti fatti li avevo dimenticati.
Voglio dire con questo che forse neanche chi ha vissuto da vicino gli ultimi venti anni di storia regionale potrebbe essere consapevole dell’intero film e che perciò per capire cosa sta succedendo sarebbe perciò meglio rivedere e allineare le varie sequenze che lo compongono.
Anche perché l’ultimo pezzo di questo film fa riferimento a vicende gravissime che l’opinione pubblica tende a considerare frutto di un’unica perversa volontà espressa dal “sistema”, dai “potenti”, dai “politici” che, naturalmente, “sono tutti eguali”.
In Basilicata a far convergere l’opinione pubblica verso simili conclusioni sono stati casi giudiziari come quello della scomparsa di Elisa Claps e dei fidanzati di Policoro per i quali si è ipotizzato che non ci sia stata volontà di chiarirli a causa delle protezioni di cui avrebbero goduto i colpevoli.
Protezioni politiche. Ci sono state campagne di stampa che hanno presentato la Basilicata come la regione dei delitti impuniti, un’isola tenebrosa in mezzo a un mare di legalità. Nessuno, mi sembra, ha ricordato che impuniti sono rimasti anche delitti di mala come, ad esempio, molti di quelli avvenuti a Montescaglioso negli anni ottanta-novanta.
Si capisce che per studiare un fatto particolare è necessario guardarlo con la lente d’ingrandimento e riferirlo al contesto, ma se si perde il senso delle proporzioni anche il naso della Venere di Botticelli potrà sembrare una proboscide di elefante. Non che sia di grande consolazione per i parenti delle vittime, ma sappiamo che, purtroppo, oggi come ieri, in tutto il nostro paese c’è una grave carenza di legalità.
Questo non toglie nulla al fatto che su Elisa Claps, sui fidanzati di Policoro e su vari altri casi ci siano state gravi carenze d’indagini, ma strumentalizzarli sulla base di accostamenti azzardati mi sembra il modo migliore per confondere tutto e lasciare impuniti i responsabili.
Sul fatto che Danilo Restivo, il maggiore indiziato per la scomparsa di Elisa Claps, sia rimasto impunito si è costruito il teorema secondo cui questo è successo a causa delle amicizie potenti del padre. Chi conosce i nostri ambienti è portato a pensare che qualcosa del genere possa essere accaduto, farne un caposaldo di campagne basate sul dire e non dire è un’altra faccenda.
Undici anni dopo, a carico dello steso Restivo, sono maturati numerosi e gravi sospetti anche riguardo all’assassinio di Heather Barnett, in Inghilterra, ma in mancanza di prove, dopo qualche giorno di fermo la celebrata polizia inglese ha dovuto rilasciarlo.
Ad aggravare la posizione dei “politici” chiacchierati per le coperture che avrebbero dato agli autori di reati da manuali di pschiatria criminale, si sono invece aggiunte indagini sul loro specifico operare e un sospetto ha sembrato rafforzare l’altro.
Intanto è arrivata, come un temporale da tempo annunciato, l’iniziativa di Beppe Grillo che ha dato voce all’insofferenza che ormai molti italiani, soprattutto di sinistra, sentono per i governanti. Personalmente mi dispiace che la protesta non abbia trovato forme e modi più costruttivi per esprimersi, ma tant’è e se un termometro segna la febbre è inutile prendersela col termometro.
Quando la politica è debole e screditata la gente tifa per la magistratura, è già successo nel 1992 con “Mani pulite”, ma come sappiamo dopo un po’ tutto è ritornato come prima. Quando i giudici cominciarono a interessarsi di Berlusconi e compagni le sue cannoniere mediatiche aprirono nell’opinione pubblica la breccia delle “toghe rosse”: si perseguitava un innocente, erano i giudici politicizzati che ce l’avevano con lui.
Oggi ci sono giudici come De Magistris che indagano su personaggi di vari partiti. Nessuno ha attribuito loro un particolare orientamento politico, ma una -sciagurata, improvvida?- iniziativa del ministro Mastella cerca di allontanarlo dal tribunale in cui opera con motivazioni formalmente ineccepibili e redatte da altri giudici.
E’ un atto che solleva forti perplessità, sicuramente danneggia gli inquisiti che non hanno nulla da temere e aggiunge sospetti a sospetti.
Questo e altri fatti hanno creato anche nella nostra regione un composito movimento di opinione. Spero che trovi serenamente e correttamente la forza, l’orientamento e la continuità per inaugurare una stagione politica che veda protagoniste le nuove generazioni. Se ne sente il bisogno.
Rileggendo quanto scritto mi accorgo di essere stato più prolisso e molto, molto meno chiaro di quanto avrei voluto. Me ne scuso, ma gli argomento e il ragionamento che ho cercato di mettere insieme non sono dei più facili.
complimenti ai 41 commenti di montenet ed ai presenti d montenet....
drago
apemaia
tm
patty
wiseman
io
ramingo errante
E' stato bello esserci.
Stiamo facendo la storia, ognuno di noi ha un dovere, ed è quello di farsi sentire, di non far calpestare i propri diritti.
Il tim montenet è stato efficiente e collaborativo...
Un complimento a Drago per il suo discorso, autentico e molto sentito ..
http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/basilicata/news/2007-09-29_12992111.html per gli assenti ingiustificati.
Caro Cristoforo,
io credo invece che lei è stato molto chiaro nell'esprimere le sue idee. Anzi visti gli argomenti da lei messi in risalto non mi sarei certo lamentato di un discorso ancor più lungo ed articolato.
Il suo discorso fila che è una meravilgia ma, forse, ci sono delle parti incomplete. Molto spesso la passione politica verso una direzione (che dalle sue parole sembra essere di sinistra) fa dimenticare fatti ed avvenimenti accaduti di recente e fa ricordare soltanto storie passate. Lei dice: "Quando i giudici cominciarono a interessarsi di Berlusconi e compagni le sue cannoniere mediatiche aprirono nell’opinione pubblica la breccia delle “toghe rosse”: si perseguitava un innocente, erano i giudici politicizzati che ce l’avevano con lui". Su questo ha ragione e concordo con lei ma forse, non si rende conto, che la stessa cosa succede adesso con il caso Forleo-D'Alema-Fassino. Tutta la sinistra prima era impegnata a dire che i magistrati facevano soltanto il loro dovere e che non era neanche giusto contestare il loro operato. Adesso invece accusano la Forleo. Mi sembra piuttosto strano questo comportamento da parte di chi si autodefiniva paladino della giustizia.
Riprendo ancora un'altra sua frase:"Parlare di regime ai giorni nostri, qualificare come regime un governo come quello attuale che sta perdendo anche l’appoggio di chi lo ha votato a causa della sua debolezza e mancanza di scelte, significa però non avere minimamente idea di cosa sia un regime". Anche questo è sacrosanto ma a questo punto le chiedo se ha avuto la stessa opinione durante la precedente legislatura. Ricordo di quando si parlava di lottizzazione della RAI da parte di Berlusconi a seguito dell'allontanamento dei vari Biagi e Santoro dalla TV. Anche quello mi sembrava un regime un pò strano, con Adriano Celentano che sparava a zero contro Berlusconi e con Santoro che faceva la vittima. Forse in un vero regime questi personaggi sarebbero già stati quanto meno esiliati. O Sbaglio? Lei cosa pensa? Eppure la sinistra si ostinava a chiamare il tutto "regime televisivo" dicendolo alla TV. Mah...che strano!!
Sa cosa penso? penso che questa forma di antipolitica forse deriva proprio da Berlusconi. Si tutti hanno capito che quest'uomo ha fatto e continua a fare il bello ed il cattivo tempo. La sua capacità di raccogliere le masse ha messo in crisi la sua parte politica e lei, caro professore, sa meglio di me che l'unica arma per sconfiggere la destra è l'odio verso Berlusconi.
Se in Italia abbiamo questo bipolarismo è solo colpa o merito (dipende dai punti di vista) del sign Berlusconi. L'unico collante che lega l'UDEUR di Mastella con i comunisti italiani di Diliberto è l'odio comune verso Berlusconi. Così come l'unico modo per sconfiggere la sinistra è quello di osannare Berlusconi da AN alla LEGA.
Attendo una sua risposta con impazienza. Spero di essere stato chiaro
Wiseman, la lettera di Barnard la trovo molto interessante. Un ottimo spunto, e ottime riflessioni. La paura dell' auto annulamento con risvolti acritici che potrebbero indurci a cadere nella rete della Casta alternativa. Riflettiamo.
Non potendo essere presente alla manifestazione organizzata a matera, ho dato il mio contributo al sito "Perlacalabria.it". C'è una petizione "per la giustizia e la legalita" in calabria e nn solo direi io...
Ho firmato e ho commentato dicendo che "più siamo, meglio stiamo!" Vi sembrerà banale, ma a volte la banalità serve.
Legalità e giustizia per tutta l'Italia!!! Chi non ha partecipato alla manifestazione "pro de magistris" pùò cmq dare un proprio contributo sul sito perlacalabria. Fate vobis
Grazie a tutti i partecipanti della manifestazione. È stato veramente emozionante..E’ stato comunque un successo perché si è riusciti a smuovere la gente su certe tematiche. Sono state raccolte in poche ore tantissime firme. La mobilitazione continua, andate a firmare.
Desidero rispondere al prof Magistro,
Professore apprezzo la vostra analisi dettagliata sulla questione, ma non posso negarvi che mi sembra che la stessa sottovaluti i problemi di cui si parla. Nel precedente intervento avevo scritto che era secondario il discorso “ Tutti colpevoli tutti innocenti”. Ripeto è secondario, ma lo consideriamo in ogni momento.
Perché dico che si sottovalutano i problemi?
Perché quei casi di cui parlate (Claps e Policoro) bisogna analizzarli bene. Sono due vicende complicatissime.
Non sono due omicidi irrisolti come se ne vedono molti. No, sono due storie che molto probabilmente dimostrano l’esistenza di “un grumo di potere” trasversale a tutti gli schieramenti e potentissimo.
Di fronte a ciò è difficilissimo fare una serie di distinzioni tra le varie istituzioni. Sono convinto che ci sia gente che non centra nulla, ma come si fa a stabilirli, in tempi brevi? E intanto noi che facciamo, aspettiamo inermi queste sentenze?E’ quello che vogliono. No, professore, nell’attesa dobbiamo denunciare questa realtà radicata, potente. E non c’è nessuna strumentalizzazione perché questo è l’unico modo per arrivare alla Verità.
Fino a quando quel presunto “grumo di potere” non sarà scalfito, questi disgraziati non avranno la verità, perché se per vent’anni non si è arrivati alla verità ci viene qualche dubbio.
Riporto una frase di Don Cozzi, presa dalla sua lettera a De Magistris
” Dinanzi a uno scenario simile è lecito starsene tranquilli? È esagerato affermare che la situazione in Basilicata se non proprio allarmante è comunque al limite? Non Le nascondo il timore che la solita sottovalutazione con cui in Basilicata sono stati letti determinati fenomeni, questa volta ci costerà tantissimo”
Prof, sto esagerando?
Mario.
A costo di sembrare paternalista, vorrei dire a Mario che apprezzo l’impegno e la passione che investe in questo movimento e che spero che tanti altri facciano come lui.
Le rispettive posizioni sono chiare e non mi sembra ci sia da aggiungere altro se non che sarebbe proprio ora che chi aspetta da tanto tempo di avere giustizia la abbia: i parenti delle vittime e anche l’opinione pubblica che ha bisogno di recuperare la fiducia nelle istituzioni.
Da laico mi accontenterei che si arrivasse alla verità, anche senza la maiuscola. Credo anch’io che le vicende Claps e fidanzati di Policoro siano, o siano diventate, complicatissime. Sicuramente Mario le conosce meglio di me.
Le mie osservazioni riguardavano l’inefficacia di ragionamenti simili a quelle che la matematica chiama relazioni transitive (per semplificare: se Tizio - che ha commesso un reato- conosce Caio che conosce Sempronio, Sempronio sarà corresponsabile delle colpe di Tizio).
A Gianni vorrei dire che non mi pare che la sinistra sia tutta impegnata a difendere D’Alema e Fassino dalle accuse della giudice Forleo.
Che se ne difendano gli interessati è del tutto naturale. Ad ogni modo: per Fassino la camera ha concesso l’autorizzazione a procedere e per D’Alema è venuto fuori che l’autorizzazione doveva venire dal parlamento europeo a cui lo stesso apparteneva nel 2005. Un mezzo pasticcio, ma nesuno ha fatto le barricate per difenderlo.
Quando Berlusconi era sotto il tiro dei magistrati la sua maggioranza varò leggi su misura e i suoi lanzichenecchi dell’informazione (Fede, Feltri, Ferrara, Guzzanti,ecc.) diedero vita all’espressione “toghe rosse” che prima non esisteva nella pubblicistica.
Sul termine “regime”: sappiamo tutti che fortunatamente certe parole vengono usate più spesso come metafora che in senso stretto (che ne so: è un delitto mettere l’aceto nell’insalata di pomodori), ma “regime” ha conservato ancora una valenza tecnica che io salvaguarderei.
Berlusconi, padrone di televisioni, quando era al governo mandò via dalle tv pubbliche Santoro, Biagi, Luttazzi. Prodi non ha mandato via Vespa, né l’ineffabile Anna La Rosa, né altri vecchi marpioni.
Attualmente molti telegiornali danno prima notizia di cosa ha fatto il governo, poi di che cosa pensa del provvedimento Fini, Calderoli, Bondi, Cicchitto, Giovanardi, Rotondi.
Rotondi, che ha due voti.
Quando si accorgono di stare esagerando intervistano Pecoraro Scanio, soprattutto se ha una posizione diversa dal governo…
Non mi sembra che attualmente il collante che tiene insieme la sinistra sia più l’antiberlusconismo; alla fine tutto stanca, inoltre è troppo impegnata a litigare all’interno della coalizione di governo.
Prodi non ha avuto la forza numerica per imporre, anche agli alleati, una linea chiara e affrontare efficacemente le questioni per le quali era stato votato: il lavoro per i giovani, il riequilibrio del potere di acquisto dei salari, il risanamento finanziario, la sicurezza. Temo che lo rimpiangeremo e non voglio pensare a cosa potrebbe venire dopo di lui…
A quelli che si riconoscono, anche solo poco poco, nel progetto di formazione del Partito Democratico: forse il 14 ottobre sarà il caso di andare a votare...
Mi scuso con tutti gli utenti se nel mio post precedente sono uscito fuori traccia. Non mi sembra giusto parlare di politica in questo post relativo alla manifestazione pro-De Magistris.
Caro Cristoforo, rinvio la mia risposta al suo commento al post: "Qualcosa sta cambiando?"
https://www.montescaglioso.net/node/2596
Grazie a TM abbiamo anche 40 minuti di video sulla manifestazione di sabato scorso... la preparazione, la sfilata, l'assemblea in piazza. Grazie TM, grazie ai montenettiani presenti... mitico LomFra per lo striscione più bello ;-)
volevo prima di tutto ringraziare tm per la partecipazione.. è sceso apposta da fidenza per esserci e grazaie alle sue riprese tutti potete visionare l'evento. lui è un vero combattente.. ONORE A TE!! Voglio scusarmi per gli ultimi 15 minuti di riprese, tonino mi ha incautamente affidato la videocamera e ho speso gli ultimi minuti della cassetta in altre riprese, qnd avrei potuto filmare l'ottimo discorso di Mario un vero DRAGO della lotta pacifica. Kiedo quindi scusa a Mario Tm e gli utenti per questa mancanza.. ps. Per TM: Il cd è davvero molto bello, pekka un pò in qualità di registrazione ma và bene. Ankora grazie Grazie ankora ai 6 presenti da Montescaglioso.
zodd capisko la tua frustrazione di non esserci, ma sappi ke sei uno dei poki ad essere davvero scusato.. tutti sappiamo l' impegno ke hai messo fino ad ora!!
Riguardo le riprese devo dire ke tm è stato davvero "benevolo" a tenermi sempre presente, per ape sai ke non mi permetterei mai!
ps: purtroppo, a parer mio, la presenza sul portale non basta, tutti sanno quanto è importante una piazza agli okki della gente e della politica.. Siamo un popolo immaturo, si ha troppa paura di metterci la faccia... e questo lo abbiamo constato a matera qnd kiedevamo le firme ai passanti...
ramingo errante
Bubbico e il caso Annozero: il pm vada avanti io confermo la mia estraneità!
è il titolo del comunicato stampa che si legge stamane sulla gazzetta del mezzogiorno,che così continua "auspico che il pm De Magistris possa concludere le sue indagini in tempi rapidi ed eventualmente formulare le sue accuse, tanto da potermi difendere nelle sedi proprie". Che dire? finalmente una risposta seria e pacata,senza rancori e, soprattutto senza chiedere trasferimenti! mi viene spontaneo complimentarmi con lui ed auspicare la sua presenza in trasmissione questa sera, per lanciare ulteriori segnali di trasparenza e correttezza che tutti gli riconosciamo.
La pax Mastelliana strangola la giustizia