Si è tenuta ieri un’importante seduta del Consiglio Comunale per discutere l’approvazione del bilancio consuntivo 2011 dopo il rinvio, avvenuto nella precedente seduta, a causa della mancanza della relazione del revisore dei conti.
Assenti i consiglieri di maggioranza (lo sono ancora?) Buonsanti, Palazzo e Franco e il consigliere di minoranza Ditaranto.
All’inizio una simpatica parentesi dedicata al Consiglio Comunale dei giovani: il Presidente del Consiglio Andrisani ha presentato alla cittadinanza il giovane Pasquale Di Cuia, sindaco eletto dal consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Montescaglioso.
Si è poi passati a discutere il bilancio. Proverò a riportare quanto detto in estrema sintesi.
L’assessore al bilancio Lorusso ha spiegato che da anni il bilancio comunale versa in pessime condizioni con un forte debito ormai strutturale testimoniato dal continuo ricorso all’anticipo di cassa, dal mettere fuori bilancio fatture riferite a servizi quotidiani quali luce, gas, telefono, rifornimenti della farmacia e da entrate gonfiate a cui seguono puntualmente incassi minori. Tali affermazioni sarebbero suffragate dal monito della Corte dei Conti intervenuta in merito già nel 2009 e dal parere del Revisore dei Conti. I numeri a consuntivo evidenziano l’eliminazione di residui attivi e passivi per svariati milioni e un disavanzo complessivo di circa 3,5 milioni a cui saranno da aggiungere i debiti fuori bilancio. Lorusso ha chiesto a tutti un’assunzione di responsabilità che permetta di ripartire da zero facendo venire fuori tutti questi debiti. Continuare a gonfiare i bilanci, senza avere in realtà una cassa che permette di far fronte ai pagamenti, porterebbe in pochissimo tempo al disastro, soprattutto con le nuove leggi che impongono agli enti i pagamenti ai fornitori in massimo 30-60 giorni.
Il capogruppo della minoranza Zito si è dichiarato contrario alla lettura dei numeri offerta dall’assessore. Attraverso una lunga esposizione, con elenco dettagliato di tutte le incongruenze, Zito ha criticato nella forma e nella sostanza parecchi capitoli del bilancio, riconoscendo una situazione debitoria stimabile al massimo sui 2 milioni (1,5 milioni in meno). Zito ha inoltre segnalato la connotazione politica e poco tecnica del documento presentato dagli uffici competenti: come è possibile che a distanza di pochi giorni, in 2 diverse stesure dello stesso documento, si è passati da un disavanzo di circa 400mila nell’anno 2011 ad un avanzo di 400mila trasferendo 800mila euro di debiti negli anni precedenti? Occorre forse scaricare tutti i debiti sulla passata amministrazione facendo risultare virtuosa quella corrente?
C’è stato l’intervento di altri consiglieri che non riporto qui per brevità. Riassumo invece le posizioni sintetiche dei 2 schieramenti.
Da una parte la maggioranza afferma di dover fronteggiare una situazione debitoria gravissima con solo 2 opzioni a disposizione: dissesto o pre-dissesto. Con la prima si avrebbe il commissario a gestire i debiti, tasse alzate al massimo, l’obbligo di rientrare in 3 anni dal debito e gravissimi danni per tutta la cittadinanza. Con la seconda ci sarebbe invece la possibilità di bloccare le ingiunzioni dei debitori, aprire nuovi mutui e spalmare i debiti su 10 anni. Le tasse (imu, irpef, ecc) non sarebbero innalzate al massimo in automatico lasciando autonomia agli amministratori anche se per molti servizi per il cittadino (ad esempio la mensa, i servizi agli anziani) si passerebbe al 100% di copertura assegnata ai cittadini stessi senza possibilità di intervento da parte del comune. Chi volesse approfondire i pro e i contro del pre-dissesto (più corretto chiamarlo piano di riequilibrio finanziario pluriennale) può consultare il testo della legge salva enti locali approvata dal parlamento il mese scorso:
http://www.lagazzettadeglientilocali.it/pf/articolo/17592/Decreto-enti-locali-convertito-in-legge
Dall’altra la minoranza riconosce la situazione difficile delle casse comunali, ridimensiona però le cifre e parla di una terza possibilità: reperire altri fondi e finanziamenti attraverso entrate alternative alle solite, come fatto in passato dalle amministrazioni di destra che si sono ritrovate a gestire debiti delle precedenti amministrazioni. La minoranza sostiene che è compito di una buona amministrazione trovare soluzioni che non pesino sul cittadino, il pre-dissesto si tradurrà in ulteriori difficoltà per il cittadino che già sta affrontando una complicata situazione dal punto di vista economico.
Concludo riportando l’esito del voto: con i soli voti della maggioranza vengono approvati sia bilancio che pre-dissesto. L’aministrazione preparerà un documento di rientro dal debito da presentare alla Corte dei Conti e al ministero che, se approveranno, permetteranno l’adozione da parte del nostro comune delle norme previste dalla Salva enti locali.