E’ ormai parecchio tempo che la parola “CRISI” ha invaso le nostre vite attraverso giornali, TV, dibattiti, talk show, discorsi al bar.
Personalmente sto vivendo indirettamente intorno a me le conseguenze amare di questo periodo per moltissimi italiani, la situazione è davvero nera. Tuttavia, nonostante capisca benissimo (ve lo assicuro) i sentimenti di chi ne è stato travolto, ho una percezione delle cose che mi fa essere “critico” verso alcuni atteggiamenti e schemi mentali che credo contribuiscano a creare vittime, o che comunque non favoriscono soluzioni. Per farla breve il nostro essere bamboccioni, lobbysti, corporativi, choosy, familisti è emerso prepotentemente con la crisi e ci ha messo a nudo, dimostrando quanto il popolo italiano è inadatto alla modernità.
Per rendere meglio il mio pensiero (che è ovviamente uno sguardo cinico e spersonalizzato della tragica situazione) vi riporto il pensiero del grande Einstein, che si riferisce alla crisi degli inizi del Novecento ma le sue parole sembrano, a mio parere, straordinariamente attuali.
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.” Albert Einstein
Mi piacerebbe ascoltare il vostro parere.